E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento all'iscrizione nella lista Unesco del Delta del Po, delle Alpi di Ledro e Judiciaria e dell'Appennino Tosco-Emiliano, sulla base dei rapporti Ecotur dal 2007 ad oggi. Salgono così ad un totale di 13 le riserve italiane iscritte a conferma del grande patrimonio naturalistico di cui dispone l'Italia che - sottolinea la Coldiretti - puo' contare su ben 871 i parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale.
Un ottimo biglietto da visita nell'anno dell'Expo - precisa la Coldiretti - considerata anche l'elevata presenza di turisti stranieri interessati al turismo verde. Se queste nuove aree sono acquisite al Patrimonio dell'umanità larga parte del merito - sostiene la Coldiretti - è legato ai servizi resi dalle imprese agricole per la sistemazione dei terreni, la lavorazione, le rotazioni e, sopra tutto in ragione del contrasto del consumo di spazio. In questi territori e a partire dalla biodiversità che si sviluppano delle filiere di successo risultato dell'innovazione organizzativa e della capacità di sviluppare valore aggiunto partendo dalle risorse naturali.
C'è bisogno, tuttavia - conclude la Coldiretti - di assegnare una diversa funzione al lavoro degli agricoltori realizzando, finalmente, l'aspettativa del loro inserimento negli organismi di gestione così da realizzare migliori condizioni di integrazione con aspetti sociali come la fiducia, le tradizioni e la coesione di territori che non possono, comunque, essere imbalsamati.
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