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lunedì 29 giugno 2020

Vacanze, boom dei viaggi dog-friendly contagia vip e influencer: dagli esperti ecco i 10 consigli per tutelare la salute dei cani ed evitare infortuni

VACANZE, IL BOOM DEI VIAGGI DOG-FRIENDLY CONTAGIA VIP E INFLUENCER: DAGLI ESPERTI ECCO I 10 CONSIGLI PER TUTELARE LA SALUTE DEI CANI ED EVITARE INFORTUNI

Seguire una dieta equilibrata, prestare attenzione a scale e al "salto in auto" e affidarsi agli specialisti per le cure tecnologiche come laser e tappeti rotanti. Ecco alcuni dei consigli dei veterinari per tutelare la salute degli amici a 4 zampe durante le sempre più frequenti vacanze dog-friendly: da un'indagine britannica è emersa infatti una crescita del 41% nelle prenotazioni, trend seguito anche da star come Michelle Hunziker, Chiara Ferragni e Orlando Bloom.

 

Durante il periodo di lockdown milioni di persone hanno trascorso molto più tempo in casa e, non potendo uscire, si sono rese ancora più conto di quanto la compagnia di un animale domestico fosse fondamentale. Come fedeli compagni di vita, hanno dato il loro sostegno per superare questo periodo e, con l'arrivo della bella stagione, non ci si vuole più separarne, nemmeno in vacanza. Infatti, secondo un recente studio pubblicato da Pet Business World su dati della compagnia di viaggi dog-friendly PetsPijamas, le prenotazioni di questo genere di vacanze hanno registrato a maggio una crescita del 41%. Trend che promette di esplodere anche in Italia, dato che secondo Coldiretti già nel 2019 due italiani su 5 sono partiti con il proprio animale, grazie ad un aumento dell'ospitalità "pet-friendly" diffusa lungo tutta la Penisola. Basti pensare che solo su Instagram gli hashtag #dogtravel e #pettravel sono protagonisti rispettivamente di oltre 138mila e 73mila post. Ma quali sono rischi e pericoli in cui potrebbero incorrere i cani durante viaggi e gite fuori porta? Quali sono invece le razze canine più soggette a infortuni e quali sono gli accorgimenti che i padroni devono utilizzare per tutelare la salute dei propri cani? Secondo gli esperti particolare attenzione va posta alle articolazioni, soggette soprattutto durante i viaggi e lunghe passeggiate a importanti sollecitazioni, alla situazione legata al peso e alla dieta seguita durante l'anno, all'attività fisica e al nuoto, senza dimenticare di prestare attenzione ai tipici movimenti dei cani in vacanza come il "salto in auto" e la corsa sulle scale. Tra le razze più soggette a spiacevoli infortuni "vacanzieri" gli esperti segnalano sia cani di grossa taglia, come Labrador, Rottweiler e Dobermann, sia esemplari più contenuti nelle dimensioni, come i Jack Russel. L'evoluzione scientifica permette però ai cani di recuperare sempre più in fretta, grazie a tecnologie come la tecarterapia per animali (Doctor Tecar Plus Vet), il laser con lunghezze d'onda ad hoc (iLux Plus Vet), le onde d'urto (Pulswave Vet), fino a procedure ortobiologiche come l'impiego di PRP (concentrato piastrinico di derivazione ematica) e di fattori di crescita-cellule staminali di derivazione da tessuto adiposo autologo.

 

"La lesione del legamento crociato craniale del ginocchio è l'infortunio ortopedico per eccellenza e prima causa di zoppia dell'arto posteriore del cane: la particolare conformazione dell'articolazione del ginocchio canino fa sì che il legamento crociato craniale sia sottoposto in modo costante a sollecitazioni e incontri degenerazione e conseguente possibile rottura – affermano la prof.ssa Liliana Carnevale e la prof.ssa Chiara Giudice del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Milano Tra le razze canine più soggette a infortuni, sia per conformazione sia per attitudine comportamentale, ci sono ad esempio Labrador, Golden Retriever, Pittbull ed American Staffordshire, Rottweiler, Border Collie, Pastore Tedesco, Dobermann, Bulldog Inglese e, tra quelli di taglia medio-piccola, Jack Russel Terrier e Beagle. I cani da lavoro ed i cani sportivi sono da considerarsi animali "atleti" a tutti gli effetti e come tali sono facilmente predisposti ad infortuni. Nel caso di incidenti subentrano le cure veterinarie, diventate sempre più tecnologiche: tra le ultime novità nei centri di fisioterapia veterinaria ci si avvale di tappeti rotanti con ozono-idroterapia associata, agopuntura e chiropratica. Anche la medicina rigenerativa è destinata a trovare sempre più ampio riscontro per il trattamento delle problematiche ortopediche nei piccoli animali, come avviene da tempo in medicina umana e in quella equina".

 

Andare in vacanza con il proprio compagno a 4 zampe è un trend che contagia sempre più celebrities e influencer: sui social si può notare come Paola Turani non si separi mai dal suo Bovaro del Bernese e dal suo Terranova lungo i sentieri di montagna, Michelle Hunziker non perde mai l'occasione di immortalare i suoi due amati Barboncini mentre Chiara Ferragni è sempre in compagnia della sua Bouledogue Francese durante la maggior parte dei suoi viaggi. Tra le star internazionali che seguono questo trend ci sono Orlando Bloom, Lewis Hamilton, Ricky Gervais e Jennifer Aniston. C'è invece chi ha reso il proprio cane un vero e proprio travel blogger come Marcel Le Corgi, un elegante Corgi immortalato nei luoghi più spettacolari del mondo, e Miami Traveller Dog, una simpatica Chihuahua che nei suoi scatti mostra le bellezze del Pianeta. A sottolineare la crescita di questa tendenza ci ha pensato Tripadvisor, secondo cui 3 italiani su 5 cambiano meta se non ci sono strutture ad hoc, infatti la possibilità di introdurre gli animali domestici è tra i servizi più ricercati (30%) nella scelta di una sistemazione estiva. Infine, secondo quanto pubblicato da Pet Travel Advisor, tra i servizi dog-friendly più rilevanti è emerso che il 27% delle persone vorrebbe più ospitalità da parte di hotel e campeggi, il 15% vorrebbe più servizi sulle spiagge per i cani e il 14% preferirebbe il libero ingresso nei ristoranti.

 

Anche il Made in Italy continua a dare il suo contributo con lo sviluppo di nuove tecnologie sempre più innovative e futuristiche per la salute degli animali. "Forti dell'esperienza di oltre 35 anni nella realizzazione di laser per la riabilitazione, abbiamo applicato le più moderne tecnologie sviluppandole specificatamente per i pet – spiega Ennio Aloisini, CEO di Mectronic– La linea Vet può essere applicata con successo in traumatologia, riabilitazione e in tutte le patologie che presentano dolore, infiammazione, edema, ferite e ulcere. Abbiamo dedicato particolare attenzione alle patologie di cani e gatti, creando protocolli personalizzabili in funzione della taglia, del colore della pelle, del colore e della lunghezza del pelo, dello stato della patologia e della dimensione dell'area da trattare. Tra gli utilizzi delle nuove tecnologie al servizio dei veterinari c'è anche la cura dei danni ai tendini e l'irritazione dei legamenti: grazie ai nuovi trattamenti come la terapia laser ad alta energia, si possono ottenere risultati impensabili fino a pochi anni fa".

 

Ecco infine il decalogo degli esperti per prevenire e curare i più frequenti infortuni nei cani:

1.    OCCHIO ALLA BILANCIA       
Seguire una dieta equilibrata e mantenere sotto controllo il peso può ridurre il rischio di infortuni.

 

2.    INTEGRATORI ALIMENTARI PER LE ARTICOLAZIONI 
Se consigliato dal veterinario, l'uso di integratori quali i condroprotettori può aiutare le articolazioni.

 

3.    MAI DIMENTICARE L'ATTIVITÁ FISICA           
L'esercizio è essenziale ma va mantenuto su livelli costanti, evitando eccessi e brusche variazioni.

 

4.    CONCEDERE DELLE SESSIONI DI NUOTO        
Il nuoto può essere di grande beneficio: esistono oggi anche centri attrezzati e con personale specializzato.

 

5.    MASSIMA ATTENZIONE ALLE SCALE               
L'attenzione dev'essere massima nel cane anziano, cercando ove possibile di evitarle o farle lentamente.

 

6.    EVITARE IL "SALTO IN AUTO"            
Per evitare complicazioni, aiutare sempre il cane a salire e scendere dall'auto, evitando pericolosi salti.

 

7.    VAI COL LISCIO? MEGLIO DI NO        
I pavimenti lisci sono un nemico insidioso: meglio attrezzarsi con dispositivi antiscivolo e tappeti.   

 

8.    NON RINUNCIARE AD UN CONTROLLO ORTOPEDICO            
Durante le visite veterinarie di routine potrebbe essere utile chiedere anche un controllo ortopedico.

 

9.    RIVOLGERSI SEMPRE A SPECIALISTI
In caso di infortunio ortopedico chiedere sempre un consulto veterinario specialistico.

 

10.  IN CASO D'INFORTUNIO? SCIENZA E TECNOLOGIA A DISPOSIZIONE DELLO SPECIALISTA

Tecarterapia (Doctor Tecar Plus Vet), laser (iLux Plus Vet), onde d'urto (Pulswave Vet): come ricordato dal CEO di Mectronic sono sempre di più le metodologie hi-tech per curare gli amici a 4 zampe.




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sabato 13 giugno 2020

Turismo: Zurigo, il bentornato agli italiani è con pacchetti speciali e un’attenzione particolare alla sicurezza

Zurigo, il "bentornato" agli italiani è con pacchetti speciali e un'attenzione particolare alla sicurezza

 

Milano, giugno 2020. Dal 15 giugno il "re-opening" di Zurigo sarà completo con l'apertura dei confini svizzeri verso l'Italia. Ora la città si appresta ad accogliere finalmente i turisti italiani con pacchetti speciali e un'attenzione ancora maggiore a pulizia e sicurezza.

Hotel, negozi, musei, teatri, cinema, piscine, camping, zoo, giardini botanici, strutture per il tempo libero hanno riaperto i battenti già dal 6 giugno mentre sono ormai consentiti assembramenti fino a 30 persone e manifestazioni fino a 300 persone, mantenendo inalterate tutte le norme relative al distanziamento di sicurezza. A Zurigo in particolare, con il re-opening, è partita ufficialmente la stagione estiva con l'apertura dei Badi lungo il fiume, delle "spiagge" del lago e dei bar e ristoranti all'aperto.

 Tutto è pronto quindi per ospitare finalmente i turisti per il periodo più caldo dell'anno con una promozione pensata da Zurigo Turismo e prenotabile dalla pagina web zuerich.com/reopening valida per i primi 6 week-end a partire dal 12 giugno (il primo fine settimana del 12/06 ancora chiuso al mercato italiano). Le offerte includono soggiorni in oltre 70 strutture alberghiere per un totale di più di 7.000 camere scontate a partire da 86 franchi in camera doppia con colazione, la Zurich Card al -20% per viaggiare in città e avere sconti in musei, negozi e ristoranti e altre promozioni per incentivare la ripartenza del turismo.

Il tutto con un'attenzione particolare a pulizia e sicurezza con il lancio in tutta la Svizzera dell'etichetta "Clean & Safe" per rendere il soggiorno ancora più tranquillo in questa delicata fase di ripartenza. Questa etichetta/label, fornita dalle associazioni di categoria, è declinata in sei versioni diverse a seconda dell'attività svolta: alloggi, gastronomia, impianti di risalita, wellness & spa, trasporti pubblici, seminari/congressi. Le realtà turistiche avranno così un'opportunità in più di comunicare ai loro ospiti l'impegno in questo campo, per offrire un'esperienza ancora più serena e rilassante, grazie al rispetto di rigide norme di igiene e comportamento.

"Questo periodo di clausura ci ha fatto apprezzare ancora di più le bellezze e le peculiarità della nostra città – affermaMartin Sturzenegger, Direttore di Zurigo Turismo – per questo ci siamo attrezzati al meglio, sia dal punto di vista turistico che della sicurezza, per poterle condividere con tutti i nostri ospiti, di cui abbiamo sentito la mancanza. Zurigo riapre in sicurezza e vi aspetta per un periodo di vacanza che penso tutti, in particolar modo gli italiani così colpiti dall'emergenza sanitaria, si meritano".

 

Zurigo

Al centro dell'Europa e della Svizzera, affacciata sull'omonimo lago, attraversata dal fiume Limmat e attorniata dalle Alpi, Zurigo propone un'offerta unica che coniuga più di 50 musei, oltre 100 gallerie d'arte, boutique di prestigio di stilisti internazionali e zurighesi, numerosi ristoranti e locali trendy in particolare nei vecchi quartieri industriali riconvertiti, intensa vita notturna, avvenimenti per adulti e bambini. Una delle città con la miglior qualità della vita al mondo, Zurigo si raggiunge da Milano in sole 3 ore e mezzo di treno e un'ora d'aereo.



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ANDA lancia i Tour Adventure Italia

ANDA LANCIA I TOUR ADVENTURE ITALIA

Tre nuovissime proposte di viaggio per ripartire dal nostro Paese

 


In continuità con la campagna di gruppo "Ripartiamo dall'Italia" ANDA, il brand di Eden Viaggi che offre ai viaggiatori la possibilità di immergersi nell'essenza vera dei luoghi, con viaggi organizzati in piccoli gruppi con un team leader, lancia la sua nuova linea di viaggi in Italia con tre nuovissimi tour in Sicilia, Sardegna e Puglia.

Tutti i tour di ANDA sono pensati per chi ama viaggiare in tutto il mondo con nuovi compagni di avventura, uniti dallo stesso desiderio di scoperta autentica e voglia di condivisione prima, durante e dopo il viaggio. Questo concept dei viaggi di gruppo viene ora portato nei tour in Italia, dove il senso resta quello dei viaggi in libertà, con una totale autonomia di scelta su come viaggiare e cosa fare, senza rinunciare alla voglia di vivere una vacanza particolare e conoscere persone nuove.

"Le soluzioni di viaggio ANDA prevedono il pernottamento in camera doppia o tripla, ma con un supplemento il cliente può tranquillamente richiedere una camera singola", dichiara Nadia Cenciarini, Product Manager Anda"Si può scegliere quale mezzo di trasporto utilizzare, ad esempio se usufruire della propria auto, noleggiarne una od organizzarsi con altri viaggiatori in loco. Si può valutare volta per volta se partecipare o meno alle attività previste dall'itinerario oppure vivere la destinazione prendendosi del tempo per sé. Molte attività offerte da ANDA in Italia sono all'insegna dello sport e dell'avventura, non sempre adatte a tutti, ma è proprio questa totale libertà che rende il tour accessibile a chiunque abbia il desiderio di visitare Sicilia, Sardegna e Puglia con occhi diversi".

Tutti i tour prevedono naturalmente la predisposizione di tutte le misure di sicurezza previste dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in merito all'emergenza Covid-19. Sarà rilevata la temperatura dei partecipanti al viaggio, premurandosi che siano adeguatamente forniti di guanti e mascherine. Anche le escursioni saranno eseguite nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, così come sarà garantito il pernottamento in strutture che rispettino le medesime normative.

 

Sicilia Adventure

Un itinerario in self drive che sorprenderà tutti gli amanti della libertà, della natura e dei paesaggi mediterranei, alla scoperta del grande patrimonio che offre la Sicilia. Esperienze culinarie e all'insegna dell'avventura, bodyrafting, escursioni in barca e fuoristrada: un Sicilia coast to coast da ovest a est, da Palermo passando per la Riserva dello Zingaro e Favignana, la Scala dei Turchi, le Gole dell'Alcantara, un emozionante trekking sull'Etna e lo snorkeling a Taormina.

Prezzo a partire da € 1240

Partenze: 13 agosto - 10 settembre

 

Sardegna Adventure

Una Sardegna diversa dal solito, un self-drive immersi in paesaggi unici lungo itinerari meno battuti, con la libertà di gestire in autonomia le visite e le soste: le grotte marine in kayak o il profondo canyon Su Gorropu in fuoristrada, i Murales di Orgosolo, le dune di Piscinas, il Complesso Nuragico di Barumini, il Pozzo di Santa Cristina e l'arcipelago della Maddalena. 

Prezzo a partire da € 1370 

Partenze: 24 luglio - 21 agosto

 

Puglia Adventure

Con partenza dai Sassi di Matera, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, il tour si prolunga verso sud, in Puglia, tra storia, natura, mare e tanto divertimento. Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Lecce, Ostuni, Polignano a Mare, tra avventure in kayak, trekking, spiagge bianche, ulivi secolari e i famosi trulli di Alberobello. Storia, mare, avventura e l'ottima cucina pugliese.

Prezzo a partire da € 1050

Partenze: 1 agosto - 29 agosto

 

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Per Eden e per tutto il Gruppo Alpitour la garanzia di sicurezza e cura del cliente sono obiettivi principali, per questo ha da subito valutato le indicazioni governative, recependole e integrandole alla propria offerta per assicurare al cliente, che vuole prenotare le proprie vacanze, ampie garanzie e flessibilità, condizioni straordinarie promosse dalle campagne del Gruppo Alpitour "Ripartiamo", insieme a "Eden è con te", che danno la libertà al cliente di cancellare gratuitamente la propria prenotazione, fino a tre giorni prima della partenza.

Il tour operator ha inoltre iniziato a ripensare i propri servizi fin dall'arrivo in struttura, ripercorrendo tutte le azioni che si svolgono in un villaggio e stilando una serie di raccomandazioni e regole da applicare e seguire per garantire la massima sicurezza dei clienti e del personale, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale attualmente previste. Si sta lavorando alla definizione di procedure di sanificazione degli spazi comuni e privati, all'ottimizzazione dei flussi degli ospiti, alla rimodulazione dell'intrattenimento per i più piccoli e alla progettazione di un servizio di animazione diffusa per evitare gli affollamenti, solo per citare alcuni esempi.

Eden Viaggi rappresenta un punto di riferimento nel mercato turistico, grazie a un'offerta varia e trasversale capace di soddisfare tutte le esigenze e grazie alla sicurezza che da sempre contraddistingue il Tour Operator. Infatti, per agevolare gli italiani in questo momento ha pensato a delle ulteriori garanzie di prenotazione, rinvio e cancellazione a maggiore tutela del viaggiatore in questo momento in costante evoluzione.  




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Decreto Rilancio, Global Blue: dimenticata la filiera del turismo internazionale





Decreto Rilancio, Global Blue: dimenticata la filiera del turismo internazionale

 

Milano, 11 giugno 2020

«Si sta facendo il grande errore, difficilmente recuperabile, di dimenticare il settore imprenditoriale dedicato al turismo internazionale. Questo comparto ripartirà nei prossimi mesi con maggiore cautela rispetto a quello dei viaggi interni, ma cedere su questo fronte significa mandare in fumo anni di lavoro per posizionare l'Italia tra le mete preferite – se non "la" preferita – dai viaggiatori stranieri, perdendo una fetta fondamentale di mercato».

 

Così Stefano Rizzi, Country Manager di Global Blue Italia, la principale società per i servizi di tax free shopping, un settore inscindibilmente legato ai flussi dei viaggiatori extra-UE, in merito ai lavori parlamentari di conversione del Dl Rilancio che avrebbero escluso la possibilità di votare alcuni emendamenti dedicati proprio agli strumenti per il turismo internazionale, in particolare all'abbassamento della soglia minima di spesa per il tax free shopping.

 

«Anche nel piano definito dal Comitato presieduto da Vittorio Colao lo shopping di lusso, soprattutto dei turisti esteri, è stato indicato come uno dei "prodotti sui quali l'Italia possa esprimere elementi distintivi"» sottolinea Rizzi. «Intorno al turismo, come in questi mesi hanno spesso sottolineato sia il Ministro Dario Franceschini sia la Sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi, ruota gran parte del rilancio dell'economia italiana, essendo un settore particolarmente importante per l'intero PIL. Ma nei fatti, almeno fino a oggi, le proposte della filiera che lavora con i turisti internazionali, coloro che hanno elevate capacità di spesa quando viaggiano, sono state quasi del tutto ignorate».

 

«Dal nostro osservatorio, da tempo segnaliamo come l'Italia rischi di perdere competitività se non si allinea agli altri diretti competitor europei. Se lo shopping è diventato un elemento in grado di influenzare e indirizzare un viaggiatore a preferire un Paese piuttosto che un altro, sappiamo che un elemento di forte attrattiva per chi viene da Paesi extra-UE in questa scelta è la possibilità di fare acquisti personali e avere il rimborso dell'Iva» prosegue il Country Manager di Global Blue Italia.

 

«Paesi come Germania, Gran Bretagna, Spagna hanno eliminato da tempo la soglia minima di spesa per il tax free shopping: significa che da loro il rimborso è previsto spendendo qualsiasi cifra, anche pochi euro. In Italia, al contrario, abbiamo ancora una delle soglie più alte in Europa: per poter avere il rimborso dell'Iva i turisti devono spendere per ogni acquisto almeno 154,95 euro, le vecchie 300.000 lire del 1993. Alla Camera sono stati presentati alcuni emendamenti che proponevano di abbassare anche in Italia questo livello minimo di spesa, ma sembra che tra i 1.200 emendamenti che verranno posti in votazione non ci sia spazio per questo tema. Sarebbe stata un'occasione davvero importante, per consentire agli operatori di avere uno strumento in più di attrazione nei confronti dei turisti e per non lasciare sul campo un ulteriore pezzetto di competitività italiana nei confronti dei nostri vicini europei».



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Legambiente e Touring Club Italiano presentano Vacanze Italiane. 14 le mete umbre

Legambiente e Touring Club Italiano presentano Vacanze Italiane 

Oltre 200 proposte di viaggi inaspettati a due passi da casa

Per un'estate sicura nell'Italia che non hai mai vista

La ciclovia della Valle Umbra, la Spoleto Norcia e la Ciclabile delle Gole del Nera. Panicale, Montone, Città della Pieve, i Borghi delle bandiere arancioni. I Monti Sibillini a dorso di mulo. Le grotte del Monte Cucco e il canyoning della Forra del Casco. Il Parco regionale del Trasimeno con la cooperativa dei pescatori. I trekking a cavallo tra le colline di Perugia, Gubbio e Assisi. La Via di Francesco. La pesca no kill nel fiume Nera e Poggiodomo, il più piccolo comune dell'Umbria e la natura del Coscerno Aspra.

Le mete umbre selezionate in una guida on-line per vacanze indimenticabili all'insegna del distanziamento fisico ma della condivisione culturale e sociale

Da Perugia a Narni, passando per le ciclovie dell'Umbria, ma anche i cammini storici e religiosi lungo la Via di Francesco, senza dimenticare i Borghi delle Bandiere Arancioni, il Lago Trasimeno e la natura che domina incontrastata della Valnerina, dei Monti Sibillini e del Parco del Monte Cucco. 
E' l'Umbria più autentica e forse meno conosciuta, raccontata da Legambiente e Touring Club Italiano in Vacanze Italiane e che in questa estate 2020 potrà rivelarsi una fantastica scoperta per tanti connazionali.

La nuova guida on line Vacanze Italiane di Legambiente e Touring Club Italiano raccoglie oltre 200 itinerari per la stagione estiva ormai in partenza. Si tratta di un'ampia rassegna di soggiorni dal nord al sud della Penisola per tutti i gusti e le abilità tenendo conto delle misure anti–covid19 da adottare.

Quattordici le mete e i percorsi dedicati alla scoperta dell'Umbria. La ciclovia della Valle Umbra, la Spoleto Norcia e la Ciclabile delle Gole del Nera. Panicale, Montone, Città della Pieve, i Borghi delle bandiere arancioni. I Monti Sibillini a dorso di mulo. Le grotte del Monte Cucco e il canyoning della Forra del Casco. Il Parco regionale del Trasimeno con la cooperativa dei pescatori. I trekking a cavallo tra le colline di Perugia, Gubbio e Assisi. LaVia di Francesco. La pesca no kill nel fiume Nera e Poggiodomo, il più piccolo comune dell'Umbria e la natura del Coscerno Aspra.

Consultare Vacanze Italiane è semplice, basta andare sul sito www.touringclub.it/vacanzeitaliane dove sarà possibile leggere i vari itinerari suddivisi e scelti sulla base di un lavoro congiunto che ha visto Legambiente e il Touring Club Italiano collaborare insieme a tour operator specializzati e network del settore come AITR (Associazione ItalianaTurismo Resoponsabile), Sweetmountains, Turismoacavallo e Amodo (Associazione Mobilità Dolce). Ogni proposta di viaggio è accompagnata da un link informativo che consente di approfondire le informazioni sul sito del tour operator o del soggetto territoriale che ospita l'offerta.

"Con la guida Vacanze Italiane – dichiara Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria – raccontiamo quel turismo di prossimità e di qualità che caratterizza la nostra piccola regione. Partendo dalla straordinaria bellezza della natura, dei borghi, aree meravigliose e poco conosciute, cammini e le ciclovie. Percorsi capaci di unire tutela e sostenibilità ambientale. La stagione estiva di quest'anno sarà molto particolare. Porta con sé i segni di una pandemia che ha colpito l'Italia e il mondo intero e ci costringerà al distanziamento fisico, ma può diventare l'occasione per riscoprire un turismo più sostenibile e legato alla mobilità dolce, scoprendo luoghi straordinari dell'Umbria, all'insegna del rispetto e della scoperta di un grande patrimonio ambientale eculturale".





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Come riaprire la casa al mare e/o in montagna, dopo il lungo periodo di chiusura forzata? Da MCE Lab i consigli per cambiare domicilio in sicurezza

Come riaprire la casa al mare e/o in montagna, dopo il lungo periodo di chiusura forzata? Da MCE Lab i consigli per cambiare domicilio in sicurezza

Milano, giugno 2020 – Con la Fase 3 dell'emergenza sanitaria è possibile muoversi in libertà tra le regioni e finalmente raggiungere le seconde case. Che si trovi in montagna, in campagna o al mare, è probabilmente rimasta chiusa per un tempo prolungato.

  

Ecco allora i consigli di MCE Lab, la piattaforma di MCE Mostra Convegno Expocomfort dedicata ai temi del comfort residenziale, dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale per una riapertura in totale sicurezza. 

 

Secondo Egisto Canducci, coordinatore di MCE Lab, in assenza di ristrutturazioni/aggiornamenti impiantistici valgono le operazioni di riapertura di routine: si verifica la pressione dell'impianto idrico (se si tratta di un impianto autonomo attraverso il termo manometro della caldaia, in caso di impianto centralizzato è sufficiente verificare che non ci sia aria nei termosifoni attraverso le valvoline disaeratrici (di sfogo dell'aria, montate sui singoli corpi scaldanti), si puliscono i filtri della rete idrica (se ci sono filtri sull'impianto si possono semplicemente smontare, pulire e rimontare senza utilizzare prodotti specifici, in caso di filtri autopulenti è sufficiente effettuare una pulizia seguendo le istruzioni del produttore), si arieggiano abbondantemente gli ambienti e si fa scorrere l'acqua delle tubature dell'acqua sanitaria.

 

Se l'abitazione è dotata di un termoaccumulo di ACS (il boiler di casa o quello della centrale) e se questo è stato tenuto inattivo per molto tempo, è doveroso effettuare uno shock termico per prevenire la formazione di batteri, portando l'accumulo > 65/70°C alzando la temperatura dello stoccaggio e programmando elettronicamente il miscelatore termostatico. Il consiglio è di aprire poi, uno alla volta, tutti i punti di prelievo di ACS, facendo scorrere l'acqua calda, per sterilizzare le tubature ed eliminare i batteri che si possono essere formati durante il periodo di inattività.

Se si tiene l'accumulo a temperature inferiori, questa operazione va ripetuta una volta alla settimana, per prevenire il batterio della legionella; se la casa si trova in un complesso che è dotato di produzione di ACS centralizzata, sarebbe utile tener la temperatura degli accumuli >65°C, dotare la rete di distribuzione già in fase di progettazione di una valvola termostatica elettronica provvista di un sistema di trattamento di shock termico, e seguendo le istruzioni del produttore, impostare  una volta alla settimana la disinfezione della rete in orari in cui difficilmente si usa acqua calda (ad es. alle 3 del mattino) per mantenere alta la qualità dell'acqua distribuita.

Periodicamente MCE Lab fornisce "I consigli per..." chiunque sia incuriosito e voglia saperne di più sui temi dell'innovazione, dell'efficienza energetica, della sostenibilità ambientale, delle energie rinnovabili, della climatizzazione e del design.



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giovedì 11 giugno 2020

Turismo sostenibile. Nidec ASI contribuisce alla ripartenza “green” del turismo italiano portando in quota i turisti di Cortina d’Ampezzo con la rinnovata funivia Faloria

Nidec ASI contribuisce alla ripartenza "green" del turismo italiano portando in quota i turisti di Cortina d'Ampezzo con la rinnovata funivia Faloria

Dopo il lockdown degli scorsi mesi e in vista dei mondiali di sci alpino 2021 e delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, la funivia Faloria si rinnova e sceglie Nidec ASI per aumentare sicurezza e affidabilità con un sistema di trasmissione elettrico che permette di salvaguardare l'ambiente

Milano, 11 giugno 2020 – Le funivie sono centrali per attirare visitatori e appassionati di sport invernali, e quindi per far ripartire il turismo italiano, un settore centrale per il rilancio economico del nostro Paese. Nidec ASI - capo azienda della piattaforma Nidec Industrial Solutions del gruppo Nidec –, tra i Gruppi impegnati rispetto alla ripartenza economica in un'ottica di maggiore sostenibilità, ha avuto un ruolo chiave nel rinnovamento sostenibile della storica funivia Faloria di Cortina d'Ampezzo, che collega il centro della città con il Monte Faloria a 2.120 m, punto di snodo delle piste da sci nei mesi invernali e meraviglioso belvedere sulle Dolomiti. I turisti che questa estate visiteranno le bellezze naturalistiche delle Alpi avranno la possibilità di muoversi in modo sostenibile, in linea con le misure di contenimento imposte dal Governo, riducendo al minimo l'impatto sull'ambiente, grazie alle innovative soluzioni green firmate Nidec ASI. 

In totale, la funivia supera 900 m di dislivello e si sviluppa, già dalla sua costruzione nel 1939, attraverso 3 stazioni: quella inferiore a Cortina, nei pressi della stazione degli autobus (metri 1.230 s.l.m.), quella intermedia in località Mandres (m 1.500 s.m.) e una stazione a monte, raggiunta con un'unica successiva campata, superando un dislivello di 646 metri che, con uno slancio rapidissimo ed emozionante, approda al rifugio Faloria. Proprio quest'ultimo tratto della salita, che prevede il transito della vettura a pochi metri dalla roccia, correndo parallela alla montagna, regala ai passeggeri una spettacolare vista sulle Dolomiti che difficilmente potrebbe essere catturata altrimenti.

Nello specifico, Nidec ASI e i suoi professionisti degli stabilimenti di Montebello, centro di eccellenza mondiale nello sviluppo di sistemi all'avanguardia per l'evoluzione del trasporto a fune, e di Monfalcone, realizzeranno e forniranno un'architettura SMART di nuova generazione, che integra automazione e sicurezze delle 3 stazioni e delle 4 cabine, consentendo una diagnostica integrata di tutto l'impianto sia dalla postazione locale di supervisione, sia da remoto. La funivia sarà anche dotata di un'innovativa dorsale radio (wi-fi), con gestione degli hand-over di veicoli in movimento simile a tecnologie Railway, per la comunicazione tra le stazioni (monte/intermedia/valle), i veicoli di automazione e le sicurezze. Infine, il progetto di Nidec ASI prevede di ampliare significativamente la banda passante per la diagnostica integrata e la videosorveglianza a bordo, grazie alle telecamere TVCC nelle stazioni e nelle 4 cabine, per la sicurezza dei passeggeri, e fronte/retro per la sorveglianza della via di corsa.

I nuovi sistemi installati da Nidec ASI permetteranno alla funivia Faloria di raggiungere i più alti standard di sicurezza mondiali, grazie alla maggiore affidabilità, alla diagnostica degli equipaggiamenti elettrici e grazie alla comunicazione terra/bordo che consentirà la videosorveglianza, la comunicazione con i passeggeri e l'osservazione dei punti critici dell'impianto, per agire tempestivamente e prevenire ogni tipologia di problema.

"Forti della nostra esperienza di oltre 40 anni nella progettazione e nello sviluppo di sistemi di controllo e automazione industriale per gli impianti di trasporto a fune, il nostro team di ingegneri ha studiato un sistema ad hoc, sicuro, affidabile e duraturo, in grado di valorizzare un impianto storico come quello della funivia Faloria che, dal 1939, porta e continuerà a portare in quota migliaia di turisti e sciatori. Da ora, rispettando ancora di più l'ambiente grazie alle tecnologie green che abbiamo sviluppato e installato," ha commentato Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI e Presidente di Nidec Industrial Solutions. "Siamo infatti particolarmente orgogliosi di questo progetto realizzato in Italia che contribuirà a offrire una funivia completamente all'avanguardia ai turisti e agli abitanti della zona che, dopo il lockdown, vogliono visitare i paesaggi mozzafiato che questa zona ci regala, riducendo al minimo l'impatto sull'ecosistema alpino e contribuendo alla ripartenza del settore turistico. Un progetto, questo, che si inserisce nell'impegno del nostro Gruppo per lo sviluppo di soluzioni innovative che contribuiscano alla trasformazione in ottica sostenibile dell'energia, della logistica e dell'industria."

 

Con oltre 600 installazioni in 40 anni di attività ai massimi livelli del settore, Nidec ASI offre infatti soluzioni personalizzate e all'avanguardia per ogni tipologia di impianto, abilitando la transizione energetica verso modalità di trasporto sempre più sostenibili, svolgendo un ruolo fondamentale in progetti dislocati in ogni angolo del mondo, come la cabinovia di Mosca, inaugurata in occasione degli ultimi mondiali di calcio, che collega lo stadio Luzhniki al belvedere presso l'Università Statale di Mosca.



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Turismo, Property Managers contro il Piano Colao: “Spinge a incentivare gli alberghi rispetto alla locazione di appartamenti: è folle”.


Turismo, Property Managers Italia contro il Piano Colao: "Spinge a incentivare gli alberghi rispetto alla locazione di appartamenti: è folle".

Il presidente Bettanin: "Siamo la chiave per la ripartenza invece veniamo denigrati: è inaccettabile"

Firenze, 10 giugno 2020 - Il Piano Colao per la ripartenza post Covid considera il turismo come elemento centrale della ripartenza. Ma muove contro il settore extra-ricettivo, che rappresenta oltre la metà del comparto, proponendo di incentivare il turismo alberghiero a discapito di quello residenziale. "E' inaccettabile: non solo la maggioranza del settore del turismo residenziale non riceve incentivi e contributi dal governo, previsti invece per gli alberghi per fronteggiare l'emergenza Covid-19, adesso viene anche attaccato e denigrato" afferma Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, Associazione Nazionale di categoria del Turismo Residenziale che rappresenta quasi un migliaio di aziende che operano in maniera professionale in questo settore, e più di 60.000 alloggi su unità immobiliari dislocate in tutta Italia.

Nella scheda 43.i del rapporto "Iniziative per il rilancio Italia 2020-22" che il Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao ha consegnato nei giorni scorsi al Governo, tra le misure per la protezione del settore e dell'occupazione, si legge: "Occorre stimolare la domanda del prodotto alberghiero, rispetto a quella della locazione di appartamenti".

Un'affermazione "folle", secondo Property Managers Italia. "Questa sarebbe la soluzione per la ripartenza partorita dal comitato di esperti? Condannare alla disoccupazione un milione di lavoratori, fra diretti e indiretti, far fallire centinaia di aziende che pagano le tasse, versano contributi, imposta di soggiorno e ritenuta per le locazioni turistiche?" si chiede Bettanin. "Noi siamo il settore che può garantire la ripartenza immediata del turismo: i turisti ora preferiscono alloggi che garantiscono sicurezza e privacy e sono diffusi anche nei borghi storici, dove gli alberghi non ci sono e non ci potranno essere se non con invasive opere di cementificazione che distruggerebbero la bellezza storica, artistica e paesaggistica di questi gioielli che solo il nostro paese può vantare e che rappresentano  la vera unicità del Bel Paese. Il mondo intero si sta muovendo verso la ricettività in villa e in appartamenti, negli altri paesi europei il settore riceve incentivi, da noi è l'opposto: veniamo denigrati e declassificati tanto da condannare queste aziende alla chiusura".

Il turismo in appartamento o in strutture extra-ricettive rappresenta più del 55% dell'intero comparto dell'hospitality in Italia, il 4-5% del Pil nazionale. Il Piano Colao invita (nella scheda 49) a valorizzare e usare per uso turistico beni immobiliari di valore storico e artistico, attraverso bandi di gara per la concessione di questi immobili ad uso alberghiero, con l'obiettivo anche di valorizzare aree, come i borghi, "di grande valore storico e artistico, al momento non adeguatamente valorizzati." Questo è proprio lo spirito del settore extra ricettivo: valorizzare gli immobili esistenti e non cementificare il territorio. E' grazie alle strutture extra-ricettive che i turisti riscoprono e vivono i borghi storici, facendo da volano economico: secondo uno studio dell'Università Bocconi, infatti, per ogni turista la spesa destinata all'alloggio è pari solo al 23%: il resto è destinato a ristoranti, negozi, musei, servizi collegati.  "Screditare la ricettività extra alberghiera significa non solo condannare i property managers  ma anche gli operatori che vivono di questo mercato indotto e che  milioni di persone  tra ditte individuali e aziende" afferma Bettanin.



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domenica 7 giugno 2020

TURISMO OPEN AIR: UN NUOVO MODO DI VIVERE LA VACANZA MADE IN ITALY

Di seguito i risultati dell'edizione 2020 dell'Osservatorio sul turismo open air a firma Human Company, quest'anno in collaborazione con Istituto Piepoli.

La ricerca fornisce una panoramica su dimensione, importanza e potenzialità del comparto, ponendolo come opportunità, soprattutto in questa fase, per il rilancio del turismo domestico e candidandolo come alternativa possibile e consapevole (il 75% degli intervistati si è dichiarato propenso al turismo sostenibile) per un nuovo modo di vivere la vacanza made in Italy.

Turismo OPEN AIR:

IN ITALIA UN COMPARTO DA OLTRE 8 miliarDi di euro.

UN NUOVO MODO DI VIVERE LA VACANZA MADE IN ITALY.

         

  • Nel 2019 fatturato stimato di 8,5 miliardi di euro
  • Su quasi 80 milioni di viaggi stimati nel 2019, il 25% è outdoor
  • Puglia, Toscana e Sicilia le TOP destinazioni Italia
  • Stagione 2020: il 49% aspira all'open air
  • Esperienziale e di qualità: evoluzione della vacanza all'aria aperta
  • Great Expectations: profilo del nuovo turista outdoor
  • Turismo sostenibile: il 75% si dichiara propenso 

Sarà un'estate insolita quella che stiamo per vivere, segnata dalla convivenza con il Coronavirus. 

Tra le tante incognite create dall'emergenza sanitaria una cosa è certa: le vacanze saranno di prossimità, più lente, consapevoli e sicure. 

In questo scenario c'è un comparto dell'industria dei viaggi in Italia che più di ogni altro oggi sembra rispondere alle esigenze del viaggiatore, nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza: l'ospitalità open air. 

Un settore che, continuando un percorso di crescita e riqualificazione ormai in atto da tempo, alla vigilia della prossima stagione si candida come alternativa possibile per un nuovo modo di vivere la vacanza made in Italy.

A esplorare questo segmento turistico è l'Osservatorio del Turismo Outdoor 2020 realizzato da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nell'ospitalità open air, in collaborazione con Istituto Piepoli. 

Realizzata con metodo quali-quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana e un gruppo selezionato di operatori del settore, la ricerca, arrivata quest'anno alla terza edizione, fornisce un'analisi dell'attuale mercato domestico del turismo all'aria aperta individuandone le caratteristiche, i trend e le possibili evoluzioni ai tempi del Coronavirus.

 

TURISMO OUTDOOR DOMESTICO

Secondo le stime dell'Istituto Piepoli il fatturato del turismo all'aria aperta nel 2019 si attesta intorno a 8,5 miliardi di euro (di cui 5,2 miliardi di euro per servizi ricettivi e 3,3 miliardi di euro per servizi di ristorazione), con una quota di viaggi in Italia che si aggiudica il 25% del totale: dei quasi 80 milioni di viaggi degli italiani in Italia e all'estero lo scorso anno (Istat, febbraio 2020), 20 milioni sono stati outdoor (stima sui soggiorni in villaggi e camping e viaggi itineranti effettuati con caravan e simili) per un totale di 92 milioni di pernottamenti, pari al 23% del totale.

Secondo il campione intervistato da Istituto Piepoli le vacanze outdoor più lunghe nell'ultimo anno sono estive in otto casi su dieci (da giugno a settembre), svolte in Italia per la medesima quota, con rilevanza di Puglia (13%), Toscana (11%) e Sicilia (10%). Per il 69% sono state vacanze prevalentemente balneari e fatte in coppia (53%) o con tutta la famiglia (34%). A scegliere la montagna è stato il 16%, seguito dalle città e località d'arte con il 12%.

 

 

LA STAGIONE 2020

Le recentissime stime di Istat indicano che, solo nel periodo marzo-maggio, l'emergenza Covid-19 ha bruciato una quota pari al 18,5% delle presenze dell'intero anno turistico (Istat, aprile 2020).

Secondo l'indagine di Istituto Piepoli il 41% degli intervistati afferma che l'emergenza sanitaria non ha modificato i programmi di vacanza, il 16% che ha dovuto annullare le vacanze a febbraio-marzo, il 39% ha cancellato i viaggi programmati ad aprile-maggio e il 3% le vacanze estive. Non manca chi dice che non andrà in vacanza (3%) e chi aspetta l'evoluzione (4%). È comunque il 69% gli italiani che dichiara l'intenzione di andare in vacanza nei prossimi 12 mesi e, sebbene la quota sia di -14 punti percentuali rispetto a un'analoga rilevazione svolta un anno fa, si osserva comunque un forte desiderio di ritorno alla normalità, di cui le vacanze sono parte importante. La propensione alle vacanze aumenta decisamente (77%) tra quanti sono andati in vacanza lo scorso anno, e cresce ancora di più tra quanti hanno fatto una vacanza outdoor in villaggio, camping o viaggio on the road nell'ultimo anno (80%).

 

 

POSIZIONAMENTO DELLA VACANZA OUTDOOR

La ricerca restituisce una descrizione del turismo open air come un settore che ha avuto una forte crescita negli ultimi dieci anni e che per certi versi ha guidato una sorta di rivoluzione culturale nella percezione collettiva del turismo stesso in generale.

Nell'open air si ritrova consolidata e amplificata la forma più attuale di turismo, il turismo esperienziale, intimamente legato al territorio e capace di fare vivere soggiorni unici e gratificanti in termini di un arricchimento personale e relazionale. Nel desiderio di un'esperienza turistica all'aria aperta di questo tipo è cresciuta la voglia di "qualità", elemento che ha stimolato un'evoluzione quantitativo (è a sua volta aumentata) che qualitativa (gli standard del servizio offerto sono notevolmente migliorati).

Secondo i dati dell'Osservatorio quasi metà degli intervistati (49%) aspira a una vacanza outdoor: per il 35% si tratta di persone che già oggi soggiornano in strutture all'aria aperta e il 14% di turisti che fanno vacanze di tipo diverso.  Fra le diverse tipologie di vacanza open air, il villaggio riceve il gradimento più alto, poiché piace a ben il 58% degli intervistati, seguito subito dopo dal viaggio on the road (44%) e dalla casa mobile (42%).

 

 

PROFILO DEL TURISTA OUTDOOR

Così come l'innovazione del concetto di vacanza open air sta vincendo pregiudizi e resistenze frutto di un retaggio tutto italiano di soggiorno low cost e spartano, allo stesso modo negli ultimi anni si è modificato il profilo del turista open air.

Dall'indagine di Istituto Piepoli a praticare turismo all'aria aperta sono soprattutto uomini (il 45% del totale degli intervistati uomini contro il 40% del totale tra le donne), compresi nella fascia d'età tra 35 e 64 anni (53%) e in misura abbastanza uniforme tra i residenti delle diverse regioni italiane.

Guardando ai Megatrend, che caratterizzano l'evoluzione sociale e dei diversi mercati oggi a livello internazionale (fonte CSIRO, rapporto "Our future world – global megatrends that will change the way we live"), Istituto Piepoli colloca il turista outdoor nel cluster "Great expectations", che fa riferimento al desiderio sempre più marcato nelle persone di fare esperienze psicologicamente gratificanti in qualsiasi acquisto e consumo/fruizione di un prodotto o servizio. In altre parole, non basta più, genericamente, essere soddisfatti di un prodotto o servizio: l'obiettivo è esserne letteralmente "deliziati" in termini di standard qualitativi e autenticità dell'esperienza. 

 

 

IL TURISMO SOSTENIBILE

Lo sviluppo sostenibile del settore turistico è diventato una necessità inderogabile, oltre che un bisogno sempre più sentito: significa rispetto per l'ambiente e il territorio, nonché sviluppo equo

e diffuso nella comunità. La crescita inesorabile del turismo mondiale ha determinato una pressione ambientale e sulle comunità che necessitano di intervento coordinato tra autorità e privati, affinché si concretizzi una crescita più attenta e inclusiva. Ma quanto davvero gli italiani sarebbero disposti a sacrificare per il turismo sostenibile? Sappiamo che la sostenibilità è un tema che raccoglie un consenso sempre più ampio e forte, ma sono ancora davvero pochi coloro che traducono l'interesse per la sostenibilità in comportamenti concreti.

La ricerca di Istituto Piepoli rileva un'area di favore per il turismo sostenibile del 75%, corrispondente a quanti dichiarano che sarebbero certamente (17%) o probabilmente propensi (58%) a pagare di più per una vacanza sostenibile. Si tratta di un'area di propensione molto ampia, che tuttavia si stima essere effettivamente pari a una quota minore e pari al 27% sul totale degli italiani (quota calcolata con stima Agostini, che assegna probabilità differenziata a seconda delle risposte di propensione). Quanti hanno fatto vacanze outdoor nell'ultimo anno mostrano una sensibilità maggiore con un indice del 34%.

 

Luca Belenghi, Direttore Generale di Human Company, ha dichiarato: «Fin dalla sua prima edizione nel 2018 il nostro Osservatorio del Turismo Outdoor si è rivelato uno strumento utile per monitorare un comparto che negli ultimi anni in Italia ha registrato costanti trend di crescita, intercettando prevalentemente un pubblico estero. Questa nuova edizione arriva in un momento di grande difficoltà e incertezza per l'industria del turismo e pone il settore dell'outdoor come la modalità di vacanza più adeguata al rilancio del turismo domestico. Dalla nostra indagine risulta che la vacanza è ormai tra i beni di prima necessità: il 69% degli italiani intervistati, infatti, ha intenzione di farne una e il 49% aspira all'open air, per sua natura sostenibile e sicura. Quali leader del settore, noi di Human Company siamo pronti a vivere questa strana stagione estiva con ottimismo ma con i piedi piantati per terra: le nostre strutture – dai camping in town ai village – stanno aprendo progressivamente, pronte a offrire soggiorni in tutta sicurezza, grazie anche a un importante processo di digitalizzazione. Forti più che mai dei nostri valori di qualità, innovazione e legame con il territorio, siamo pronti ad accettare la sfida che ci offre il mercato per attuare una rivoluzione culturale che svecchi la percezione del turismo en plain air tra i connazionali, presentando loro un prodotto premium che ha tutte le carte in regola per un'esperienza di soggiorno made in Italy in totale sicurezza, a contatto con la natura e la cultura del nostro meraviglioso Paese».

 

Livio Gigliuto, Vicepresidente Istituto Piepoli SpA ha commentato: «In questa prima metà del 2020 siamo atterrati in un nuovo Pianeta: cambia il modo in cui mangiamo, ci teniamo in contatto, viaggiamo. Non cambia però il nostro bisogno di alimentarci, di socializzare, di andare in vacanza. Il turismo open air, da quanto emerge dalle nostre indagini, è la risposta che già c'era a un bisogno che ora sappiamo di avere: il bisogno di "uscire a riveder le stelle" dopo mesi di chiusura forzata, di vivere esperienze di turismo sicuro e sostenibile. Studiare il turismo outdoor significa oggi gettare un occhio sul futuro del concetto di vacanza, più "stanziale", più sicuro. Qual è l'identikit del turista outdoor? È di età compresa tra 35 e 64 anni, residente nei centri medio-grandi. Vive probabilmente ritmi serrati durante l'anno e vuole fuggire dalla città, cercando contatto con l'aria aperta. Potremmo definirlo un turista "Great expectations": vuole vivere sempre esperienze memorabili. Non vuole essere "soddisfatto" della vacanza, vuole poterla raccontare. Risponde all'archetipo del saggio, non più a quello del rivoluzionario: è maturato, lontano dal passato da turista improvvisato, trasgressivo o alternativo, è un esploratore riflessivo. Un saggio che vuole vivere esperienze nuove, ma sane e sicure».



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