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domenica 30 giugno 2019

La vacanza in un hotel Belvita è un viaggio nei sapori dell'Alto Adige. Intervista a Stephan Pramstrahler proprietario e chef del Romantik Hotel Turm.



 Un viaggio nel gusto nei Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol
 
Una vacanza in un hotel Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol è anche un viaggio nella cultura gastronomica dell'Alto Adige. Stephan Pramstrahler, proprietario e chef del Romantik Hotel Turm, racconta come nasce la passione che permette di gestire una cucina gourmet e come il territorio sia presente nei piatti proposti agli ospiti delle strutture Belvita «Quando il prodotto diventa più importante del cuoco penso che si sia sulla strada giusta».
 
Alto Adige (BZ) 28 giugno 2019 – La cucina d'eccellenza è una delle caratteristiche comuni a tutti gli hotel del gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol. Ingredienti selezionati di altissima qualità, ricette tradizionali con un tocco moderno, piatti semplici ma ricercati, combinazioni insolite per intenditori gourmet. La vacanza in un hotel del gruppo Belvita abbraccia tutti i sensi, con un'attenzione in particolare proprio all'offerta gastronomica, dove il gusto è sempre coniugato al benessere degli ospiti.
 
Come si ottiene una qualità così elevata? A questo interrogativo risponde Stephan Pramstrahler, proprietario e chef di cucina del Belvita Romantik Hotel Turm, 5 stelle a Fiè allo Sciliar in Alto Adige, caratterizzato dalle antiche torri e panorama mozzafiato. Qui la passione per la cucina si tramanda in famiglia: «Mia mamma e anche mia nonna erano delle bravissime cuoche e ho ereditato da loro questa passione. L'influenza del vissuto è provata dal fatto che anche dopo anni di esperienza rimangono nella mente i sapori dell'infanzia, che per me sono i dolci alla cannella. Io ho scelto di fare lo chef perché con la cucina si possono far felici le persone, in questo senso ogni giorno possiamo regalare delle emozioni piacevoli ai nostri ospiti. Quando il prodotto diventa più importante del cuoco penso che si sia sulla strada giusta per raggiungere una cucina di livello». Il menu di questo ristorante, come in tutti i Belvita, riserva sempre una grande importanza al territorio e alla tradizione «Io vedo la cucina altoatesina come un incontro di due culture gastronomiche» continua Stephan Pramstrahler «questo incontro fra cucina austro-ungarica e mediterranea con i prodotti tradizionali offre una varietà infinita di sapori unici. Un esempio? I "Schlutzkrapfen", tipiche mezzelune di segale ripieni di spinaci d'ortica».
 
La vacanza culinaria in un hotel del gruppo altoatesino Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol assicura un'esperienza sensoriale completa. Originali creazioni sono vere e proprie opere d'arte per occhi e palato e già il solo profumo rivela l'utilizzo di ingredienti pregiati. Giochi di gusto in bilico tra sapori mediterranei e alpini conquistano anche i palati più raffinati alla ricerca di proposte nuove ma genuine. Anche gli ospiti che devono seguire particolari regimi alimentari dettati da allergie, intolleranze o scelte etiche troveranno in queste strutture proposte alternative in grado di soddisfare ogni esigenza e una particolare attenzione nella realizzazione dei loro piatti.
 
Tutti gli hotel citati fanno parte del gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol. 

Foto © Belvita-Hotel DolceVita Resort Lindenhof (Archiv)


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martedì 25 giugno 2019

Turismo. La serie tv FRIENDS festeggia 25 anni e MADE vi porta a New York per scovare i luoghi più celebri

La serie tv FRIENDS festeggia 25 anni

MADE vi porta a New York per scovare i luoghi più celebri e amati dai 6 personaggi

 

La quasi totalità delle vicende narrate in Friends si svolge nelle vie di New York e in particolare a Manhattan. Sei amici, ognuno con le proprie particolarità, hanno trasportato per 10 stagioni nella Grande Mela i telespettatori tra risate, avventure e disavventure, storie d'amore e soprattutto d'amicizia. Friends compie 25 anni il 22 settembre e dal 1994 non sembra essere poi passato così tanto tempo.

Rachel, Monica, Phoebe, Chandler, Joy e Ross sono i protagonisti e con loro anche alcuni luoghi storici della città che si possono rivivere insieme a MADE, il tour operator che porta i viaggiatori nel cuore pulsante di ogni luogo con esperienze costruite su misura, per un viaggio unico nel suo genere capace di far vivere emozioni reali e intense. 

Tra i luoghi indimenticabili, il famoso palazzo dove vivevano i ragazzi, la tappa n.1 per i fan della serie tv. Sebbene gli interni fossero ricostruiti in set fotografici, non mancavano nella serie le inquadrature dell'esterno del loro palazzo, realmente in città! Più precisamente nel quartiere di Greenwich, all'incrocio tra Bedford e Grove street. A soli pochi passi dallo stabile, percorrendo Bedford street fino all'incrocio con Christopher street, c'è il piccolo teatro in cui Joey Tribbiani si esibiva nella terza stagione. Imperdibile anche il famoso Museo di Storia Naturale in cui lavorava Ross. Immancabile Central Park, ripresa svariate volte all'interno della serie e dove si trova l'originale Pulitzer Fountain, presente nella sigla della serie. Il famoso bar Central Perk non esiste invece nella realtà, ma non mancano nella zona tanti altri caffè che ospitano migliaia di turisti. 

Con MADE è possibile partire per New York e vivere la città in tutta la sua bellezza. 

New York a portata di 

Un itinerario di 7 giorni/6 notti, che tocca tutti i punti più celebri e imperdibili della città. In soli 7 giorni New York non avrà più segreti: sono previste visite guidate del quartiere nero di Harlem, del Queens e di Brooklyn con il suo iconico ponte, di Central Park e ancora del Rockefeller Center. Da non perdere assolutamente: la messa Gospel ad Harlem, il brunch al "230 Fifth Rooftop" con vista panoramica sull'Empire State Building e la Downtown, l'esclusiva crociera sul fiume Hudson con cena e degustazione vini a bordo, il giro in elicottero per godere della vista panoramica di Manhattan e la possibilità di assistere a un musical a Broadway. Prezzo finito a partire da 1.952€, sistemazione in camera doppia.



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Turismo: la "Top 10" delle abbazie e monasteri da visitare considerate "mecca" di specialità gastronomiche

DA SAN PIETRO DI HAUTVILLERS A GRIMBERGEN, LA "TOP 10" DELLE ABBAZIE E MONASTERI DA VISITARE E CONSIDERATE 'MECCA' DI SPECIALITÀ GASTRONOMICHE


Luoghi di culto immersi nel verde per fuggire dalle città, ma anche culla di prodotti enogastronomici caratteristici. Monaci e frati si sono dedicati alla lavorazione di birre, champagne, formaggi e biscotti richiesti ancora oggi

 

Dal Grana Padano al "Tête de Moine", passando per la birra Grimbergen ed il "Pastel de nata": chi l'ha detto che ci si debba recare in un monastero o in un'abbazia solo per un ritiro spirituale? Viaggiando in lungo e in largo per l'Europa, è possibile visitare luoghi in cui, oltre allo spirito, ad essere alimentato è, oppure è stato, anche il fisico. Suggestive location dove sono nati prodotti alimentari d'eccellenza esportati in tutto il mondo, che in alcuni casi è anche possibile gustare ancora.  Mete dove organizzare un'uscita fuori porta, in una delle principali nazioni europee, fra le abbazie e i monasteri più belli e anche gourmet.

 

È quanto emerge da uno studio condotto da Found! Story Engagement Factory      attraverso un monitoraggio su oltre 150 fonti fra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle per sondare quali siano i monasteri e le abbazie più belle da visitare nei fine settimana estivi.

 

Abbazia di Grimbergen (Grimbergen, Belgio)

Fondata nel 1128, fu distrutta per ben tre volte da un incendio, rispettivamente nel 1142, 1566 e 1798. Dopo ogni ondata distruttiva, fu ricostruita: da qui il suo simbolo, la fenice, che ne rappresenta la storia e i nove secoli di esperienza brassicola. La birra iniziò a essere prodotta nel 1128, anno della fondazione, all'interno dell'Abbazia: i monaci sfruttavano le proprietà dei luppoli donando alle birre che producevano freschezza e note amaricate per bilanciare la dolcezza dei malti utilizzati. La birra, inoltre, era una "ricompensa" per gli agricoltori, che lavoravano duramente nei campi durante il raccolto e, grazie proprio al luppolo, poteva mantenersi fresca per tutta la stagione. Da allora è parte integrante della vita dei monaci, che hanno messo tutta la loro perseveranza per poter tramandare la ricetta sino ai giorni nostri. Alla fine del 2020, inoltre, è prevista l'apertura al pubblico di un microbirrificio proprio all'interno delle mura dell'Abbazia di Grimbergen, il quale produrrà piccole quantità di birre in edizione limitata. Birre uniche ed eccezionali che potranno essere assaporate abbinate a piatti tipici della cucina belga nel ristorante in loco. 

 

Abbazia di San Pietro di Hautvillers (Hautvillers, Francia)

Ex-Monastero benedettino, situato nel nord-est della Francia, fondato nel 650 da San Nivardo. L'abbazia rimase attiva tra il 665 e la Rivoluzione francese del 1789, ospitando anche il monaco Dom Perignon che, secondo la leggenda, contribuì allo sviluppo del celebre champagne. Una prima versione racconta che la sua nascita fu del tutto casuale: dopo aver imbottigliato delle bottiglie di vino bianco, Perignon si accorse che alcune erano scoppiate. Il primo champagne, così, venne chiamato "vino del diavolo" per paura che le bottiglie scoppiassero all'improvviso. Una seconda, invece, volle che l'abate, grande sperimentatore, aggiunse di sua volontà dello zucchero e dei fiori al vino constatando come, dopo la fermentazione, potesse sviluppare delle bollicine.

 

Abbazia di Bellelay (Saicourt, Svizzera)

L'abbazia fu fondata nel 1140. Nel 1797 perse la sua funzione religiosa e la struttura fu, in successione, una fabbrica di orologi, di birra e una vetreria salvo poi divenire, nel 1890, una clinica psichiatrica con l'acquisizione da parte del Canton di Berna. L'abbazia è la culla del "Tête de Moine" (in italiano "Testa di Monaco"), caratteristico formaggio prodotto nel caseificio che si trova nel fienile dell'antico monastero, divenuto il centro storico di Bellelay, e che oggi ospita il Museo del Formaggio. Il "Testa di Monaco" è unico al mondo per le modalità in cui viene consumato, delicati "petali" di formaggio ottenuti con uno strumento a coltello orizzontale chiamato girolle. Un'arte casearia svizzera che i monaci conoscevano più di 8 secoli fa, è oggi esportata in tutto il mondo.

 

Abbazia di Chiaravalle (Milano, Italia)

Inserita all'interno del Parco Agricolo Sud di Milano, venne fondata nel 1135 grazie a San Bernardo, che era alla guida di alcuni monaci provenienti dall'abbazia francese di Clairvaux. L'abbazia di Chiaravalle è il luogo dove è stato trovato il modo per conservare il latte, utilizzandolo con l'aggiunta di caglio e sottoposto a salatura, per creare il formaggio a pasta dura, noto oggi come Grana Padano. Nelle caldaie del monastero, così, sono sorti i primi caseifici dove si sono diffusi i "casari", lavoratori esperti nella produzione del formaggio.

 

Monastero di Grande Chartreuse (Saint-Pierre-de-Chartreuse, Francia)

Fondato nel 1084, il monastero è la casa madre dell'ordine dei Certosini: si trova nelle Alpi francesi, in una magnifica cornice naturale, tranquilla e incontaminata, poco distante da Grenoble. Alle origini la comunità si sostentava con l'allevamento ovino e la coltivazione di legumi e cereali: per lungo tempo, infatti, i monaci non vollero accettare doni dall'esterno. A partire dal XIX secolo l'abbazia ottenne lustro e sostentamento mediante la produzione del celebre liquore, la cui ricetta fu scritta nel 1605 da Francois Annibal d'Estrées in un manoscritto e donata ai monaci. Oggi ne esistono due versioni, una gialla ed una verde, che vengono prodotte in loco utilizzando un distillato che arriva dal villaggio vicino di Voiron. E' possibile però ammirare solo i paesaggi circostanti e le facciate esterne degli edifici ed il museo della Grande Chartreuse, due chilometri più in basso, negli edifici della dépendance del monastero stesso.

 

Monastero di Jerónimos (Lisbona, Portogallo)

Fatto costruire dal Re Manuele I per celebrare il ritorno di Vasco da Gama dopo aver scoperto la nuova rotta per l'India. Al suo interno, nel 2017, fu firmato il Trattato di Lisbona, che rimodula i trattati su cui si fonda l'Unione Europea. Nel XVIII secolo, però, ha dato i natali anche al Pastel de nata, tradizionale dolce portoghese a base di uova. A quel tempo, gli albumi erano impiegati in conventi e monasteri per inumidire gli abiti e per evitare sprechi, con i tuorli, venivano realizzati dei dolci. A causa della Rivoluzione liberale, nel 1834 vennero chiusi tutti i conventi e monasteri portoghesi e anche quello di Belém dovette serrare i battenti. Il panettiere del convento, ritrovatosi senza più un lavoro, decise di vendere la ricetta ad un imprenditore locale, che iniziò a commercializzarli nel locale di una raffineria di canna da zucchero lì vicina. Nel 1837 venne aperta a pochi metri dal monastero una pasticceria, l'attuale Casa Pasteis de Belem, che continua ad essere proprietà dei discendenti dell'imprenditore. Oggi, Belém è una zona turistica dove si va non solo per visitare i monumenti ma anche per assaggiare i famosi pasticcini alla crema.

 

Abbazia La Joie Notre Dame di Campénéac (Campénéac, Francia)

Una terra fatta di foreste e fiumi che racchiudono le leggende più antiche della Bretagna, dove tantissimi turisti cercano 'tracce' del passaggio di Mago Merlino e della Fata Morgana, in questa cornice sorge il monastero, che si trova in Bretagna. Le suore dell'Abbazia "la Joie-Note-Dame", producono biscotti bretoni e cioccolata fondente. Ogni anno le monache francesi producono 20-25 tonnellate di biscotti e 2-3 tonnellate di cioccolata. Ma sono particolarmente famose per la produzione dei "Crocque-thé aux Amandes", biscotti alle mandorle leggeri e delicati, ideali per la colazione o per il tè del pomeriggio.

 

Monastero di San Pedro de Cardeña (Burgos, Spagna)

Fu fondato dai benedettini ed ospita nella chiesa il Pantheon d'impronta rinascimentale, dove furono sepolti il condottiere "El Cid" Rodrigo Dìaz de Bivar e la sua sposa Jimena. Situato nella comunità autonoma di Castilla y León, il monastero sarebbe diventato un'abbazia nel 1948. I monaci che lo abitano sono abili produttori di vino, come per esempio il rosso Valdevegón, liquori alle erbe e cioccolato. Fra gli altri prodotti ci sono un formaggio pecorino, il "queso de oveja joven", ed oggettistica in ceramica, direttamente dal loro laboratorio.

 

Abbazia Notre-Dame-de-Grâce (Bricquebec-en-Cotentin, Francia)

L'abbazia cistercense fu fondata nel XIX secolo, quando i monaci prosciugarono le paludi circostanti e crearono una fattoria di mucche da latte, un mulino, un caseificio, una salumeria ed un negozio monastico. La comunità, oggi, conta una quindicina di monaci trappisti, che accolgono tutti quei turisti che vogliono vivere un momento di preghiera o di contemplazione. Celebri sono anche i prodotti in vendita: salumi, ma soprattutto patè, come quello di Pére Marc.

 

Abbazia di Maredsous (Denée, Belgio)

Eretto nel 1872 in stile neogotico, dall'ordine dei Benedettini, il monastero si presenta ai pellegrini e ai turisti in tutta la sua    bellezza architettonica. L'edificio domina la valle Molignée in piena campagna, nella provincia di Namur, fra verdi prati, boschi e ruscelli. I visitatori vengono accolti nel Centro Saint-Joseph per andare alla scoperta dell'abbazia, del cimitero, del giardino, del piccolo museo del formaggio e tanti altri luoghi. Ma oltre alle visite, nell'Abbazia di Maredsous si  degustano i diversi prodotti artigianali realizzati dai monaci benedettini, i quali eccellono nella produzione del famoso formaggio d'abbazia Maredsous, realizzato con latte proveniente da allevamenti locali, e venduto nei maggiori supermercati del Belgio.




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lunedì 17 giugno 2019

Valica lancia "Trade" il nuovo modo per collegare il turista digitale con gli Operatori del settore

Valica lancia "Trade" il nuovo modo per collegare il turista digitale con gli Operatori del settore.

Grazie alla partnership tra TravelFool e Turistipercaso, Trade offre servizi riservati agli operatori di settore per vendere meglio online.

 

 

Il mercato del turismo è sempre più digitale. Ormai, la maggior parte delle prenotazioni vengono effettuate online, ed è in rete che si cercano notizie per scegliere la meta perfetta. Diari di viaggio con le cose più importati da non perdere, recensioni di alberghi, ristoranti, ma anche della città stessa, per capire, ad esempio, se sia pet friendly o se ci siano attrazioni per bambini… Tutte le domande vengono digitate sulla barra dei motori di ricerca.

 

Per aiutare gli operatori che lavorano nel settore turistico ad intercettare il proprio target di riferimento e a comunicare poi nel modo giusto, nasce Trade, il nuovo servizio offerto in partnership da  TravelFool .it e Turistipercaso .it.

Trade rientra nel piano di sviluppo di servizi innovativi e non convenzionali di Valica, la tourism marketing company, cui fanno capo entrambi i portali, e che rappresenta un vero e proprio ecosistema digitale specializzato principalmente nel turismo online, con la presenza di siti leader del settore, come PaesiOnLine .it, IlTurista .info e VitadaTurista .it.

 

Il servizio, coordinato da Rossella Giardina, account manager del gruppo Valica con esperienza pluriennale, prevede una piattaforma digitale facilmente gestibile direttamente dall'operatore, riservata alle agenzie di viaggio, ai tour operator e alle strutture e catene alberghiere, dove è possibile caricare la propria offerta inserendo le informazioni richieste. L'operatore può contare in ogni momento sul servizio di assistenza offerto da TravelFool, che consiglierà il modo migliore per formulare la proposta. I vari contenuti saranno poi condivisi sul relativo sito, sui profili social e inviati via e-mail nella newsletter, raggiungendo in media circa 6 milioni di utenti al mese.

 

Trade è un investimento modulabile e personalizzabile, pensato per adattarsi alle reali esigenze dell'operatore, per questo è prevista la possibilità di effettuare un periodo di prova gratuito. Questo consente di sperimentare in modo concreto il servizio e, con l'aiuto di un account TravelFool, capire come poter trarre il massimo dei vantaggi per il proprio business da tale strumento.



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giovedì 13 giugno 2019

Turisanda - Obiettivo sul Mondo


TURISANDA E MONDADORI PORTFOLIO PRESENTANO OBIETTIVO SUL MONDO

 

Il catalogo per guardare il mondo con occhi diversi: per chi alla passione del viaggio unisce quella della fotografia

 

Milano, 12 giugno 2019 – Turisanda, marchio che da quasi 100 anni segna la storia del turismo, e Mondadori Portfolio, l'agenzia fotografica del Gruppo Mondadori, annunciano oggi una collaborazione prestigiosa che unisce, per la prima volta in questa veste, il tema del viaggio con la fotografia d'autore.

 

Quando due realtà combinano le proprie competenze in un'esperienze unica, non può che nascere una collaborazione esclusiva: è proprio grazie alle reciproche expertise di Turisanda, eccellenza di qualità e ricercatezza nel mondo del turismo, e Mondadori Portfolio, eccellenza decennale nel mondo della fotografia, che nasce il catalogo Obiettivo Sul Mondo – Viaggia, Scatta, Condividi.

 

"Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto a cui stiamo lavorando da molti mesi". Ha dichiarato Luca Battifora, Unit Business Director di Turisanda "Una proposta che si inserisce perfettamente nel DNA del marchio Turisanda che, sin dalla sua nascita, ha sempre portato innovazione nel settore del turismo. Questo nuovo prodotto, il primo a marchio Turisanda, viaggi inconfondibili dal 1924, raccoglierà tre proposte di viaggio uniche ed esclusive per l'autunno e che, se la risposta dei nostri Clienti si confermerà positiva, sarà inserito regolarmente nella programmazione dei nostri viaggi".

 

Elisabetta De Simone, Executive Manager di Mondadori Portfolio, racconta così il progetto: "Questa partnership unica ci dà l'occasione di condividere con gli amanti del viaggio quella che è la nostra passione e la nostra mission quotidiana: imparare attraverso il linguaggio della fotografia a guardare il mondo con un occhio nuovo e trasformare l'emozione del viaggio in un ricordo indelebile".

 

Il catalogo propone un modo di viaggiare totalmente nuovo, accompagnati da professionisti del mondo della fotografia che condivideranno con i viaggiatori la scoperta della destinazione. I fotografi o i travel blogger di Mondadori Portfolio saranno i compagni di avventura con cui condividere emozioni e esperienze e che guideranno i partecipanti nell'apprendimento di tecniche e segreti del mestiere. Le mete Turisanda saranno la tavolozza di colori con cui dipingere le immagini indimenticabili del proprio viaggio da raccontare attraverso album fotografici o i social network.

 

Le proposte di Obiettivo sul Mondo riguardano tre diverse tipologie di itinerario, ciascuna abbinata a tre differenti reportage fotografici:

 

Into The Sea (Atollo di Raa/Maldive) – La fotografia subacquea: Un viaggio nato per catturare le luci e i colori dei fondali marini grazie al coinvolgimento di professionisti della fotografia subacquea. Le lezioni tecniche saranno seguite dalle uscite di snorkeling e il campo di prova saranno le acque limpide delle Maldive. Tutte le uscite in mare saranno precedute e seguite da workshop e approfondimenti nei quali commentare gli scatti realizzati e condividere consigli e suggerimenti. Partenza 20 settembre.

 

In viaggio con il Travel reporter (Kenya)– Il fotoreportage: Un nuovo punto di osservazione che insegnerà ai viaggiatori a guardare scenari e dettagli in un modo completamente nuovo. Lezioni di pratica e teoria quotidiane attraverso cui approfondire composizioni di immagini, i rapporti tra primo piano e sfondo, luce e ombra e il corretto tempo di esposizione. Non è necessario avere una particolare conoscenza della fotografia per partecipare al viaggio ma solo tanta curiosità. Partenza 7 ottobre.

 

In viaggio con il Travel Blogger (Colombia) – La fotografia sui social: Una proposta pensata per chi ama viaggiare e condividere la propria esperienza e scoprire tutti i segreti dei social media, dallo storytelling al blogging applicati al viaggio. Un travel blogger accompagnerà il gruppo per l'intero soggiorno condividendo nozioni teoriche sulla mobile photography, le diverse applicazioni per smartphone e le principali piattaforme social. La formula potrà contare su workshop giornalieri che, tra pratica e teoria, metteranno i partecipanti in grado di raccontare da subito il proprio viaggio in maniera coinvolgente. Partenza 28 ottobre.

 

Obiettivo sul Mondo per partire alla scoperta di alcune delle più belle destinazioni del mondo e raccontarle in una chiave inedita in cui le immagini del viaggio non tradiranno la bellezza dell'esperienza vissuta.



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sabato 1 giugno 2019

Turismo. Brevi e più frequenti. Il 67% degli italiani preferisce le mini-vacanze | Comunicato Stampa Avis


BREVI E PIÙ FREQUENTI

IL 67% DEGLI ITALIANI PREFERISCE LE "MINI-VACANZE"

 

Roma, 31 Maggio 2019. Cresce l'interesse per nuove esperienze di viaggio: l'Avis Travel Trends report 2019* ha rilevato un cambiamento, a livello europeo, che riguarda una maggiore propensione a fare viaggi più brevi e frequenti, con oltre la metà degli italiani (il 67%) che decide di abbandonare le tradizionali vacanze lunghe in favore di viaggi più corti.

 

Lo studio a livello europeo, reso pubblico oggi e che ha coinvolto adulti provenienti da Regno Unito, Francia, Spagna, Germania e Italia, ha rilevato che gli intervistati hanno fatto mediamente tre brevi vacanze all'anno. Non sono solo i viaggiatori più giovani a seguire questa tendenza, ma anche quelli più adulti: in particolare, le persone tra i 25 e i 34 anni e con più di 65 anni è molto probabile che si concedano cinque o più "vacanze brevi" durante l'anno (rispettivamente il 17% e il 19%). 



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