Nel 2017 prende il via un'emozionante collaborazione tra l'associazione di comuni Alpine Pearls, da anni impegnata nella valorizzazione di un turismo sostenibile e a "mobilità dolce" nelle Alpi, e il portale ecoturistico Ecobnb.
L'obiettivo è quello di unire le forze per intercettare ancora più efficacemente un pubblico sempre più numeroso alla ricerca di vacanze non solo a contatto con la natura, ma anche rispettose dei suoi ritmi, dei suoi equilibri e delle sue risorse. Ecobnb è tra i finalisti del prestigioso premio dell'organizzazione mondiale del turismo UNWTO Awards, le cui premiazioni si terranno il 18 gennaio a Madrid.
Il suo fondatore, Simone Riccardi, ci ha raccontato come è nato il progetto, quali sono oggi le sue caratteristiche e in che modo si integra con le attività e la filosofia delle Perle Alpine.
Ciao Simone, ci racconti come è nata l'idea di Ecobnb?
Alcuni anni fa, in occasione di un viaggio di studio nel sud Italia, cercavo una sistemazione che mi desse la garanzia di una gestione sostenibile e rispettosa dell'ambiente. Quando mi resi conto che non esistevano strumenti per cercare e trovare con facilità le strutture ricettive che rispondessero a quelle caratteristiche, ebbi l'idea di crearne uno.
Come funziona?
Ecobnb è un atlante delle strutture ricettive che investono in un futuro migliore rapportandosi in modo responsabile con l'ambiente, le risorse naturali e le economie locali. Sul sito gli utenti possono scegliere tra oltre 2000 proposte di soggiorno inserendo la meta e il periodo del loro viaggio, e richiedere un preventivo online. In una sezione apposita segnaliamo inoltre ai nostri viaggiatori numerosi itinerari adatti a un turismo "lento" e "green".
Che cosa rende speciali le strutture Ecobnb?
Le strutture presenti sul nostro portale sono classificate e ricercabili in base agli specifici requisiti di sostenibilità che soddisfano: ad esempio l'impiego di energie rinnovabili o di prodotti biologici, l'accesso senz'auto, la raccolta differenziata dei rifiuti oltre l'80% ecc. In molti casi si tratta anche di esercizi turistici la cui sostenibilità è certficata da "ecolabel" (marchi di qualità ecologica) nazionali e internazionali.
L'iniziativa sta avendo successo?
Direi di sì! Il portale conta circa 70.000 utenti al mese, a cui vanno aggiunti i contatti Facebook e Twitter. Ogni mese partono dal sito un migliaio di richieste di preventivo. I nostri clienti sono principalmente italiani e americani, seguiti da inglesi, tedeschi e olandesi. Quest'anno ci espanderemo nel mercato USA con iniziative mirate. Abbiamo numerosi partner privati e istituzionali e un'ampia copertura di stampa.
Siamo stati invitati all'assemblea annuale dei soci di Alpine Pearls a Bad Reichenhall, dove abbiamo scoperto di avere una missione in comune. Negli ultimi dieci anni Alpine Pearls ha fatto un enorme sforzo istituzionale e organizzativo per estendere la filosofia del turismo sostenibile a interi paesi. Il nostro approccio, più orientato alla promozione delle strutture ricettive, può sostenere le attività di Alpine Pearls aprendo spazi di mercato per gli esercenti che integrano la sostenibilità nelle loro offerte turistiche.
Come si svolgerà la collaborazione?
Daremo spazio alle iniziative e alle attrazioni delle Perle Alpine sul nostro blog e sui nostri canali social, oltre naturlamente a includere nei nostri database le strutture delle Perle che condividono il nostro impegno per un turismo responsabile. Introdurremo inoltre il marchio "Ospitalità Alpine Pearls" tra le certificazioni di qualità delle strutture Ecobnb. Entro il 2018 contiamo infine di integrare parte della nostra piattaforma informatica di ricerca e selezione degli esercizi turistici nei servizi Alpine Pearls.
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