Terra
ricca di incantevoli attrazioni naturali, la Sardegna è da
sempre apprezzata anche per le sue specialità enogastronomiche,
tant'è che negli ultimi anni sono stati creati dei veri e propri
itinerari del gusto che mirano a far deliziare i palati delle
centinaia di migliaia di turisti che ogni anno vengono in vacanza
sull'isola. Che siano a base di carne o di pesce, ogni zona della
Sardegna ha i suoi piatti tipici e i suoi dolci, oltre agli
eccezionali vini che ogni anno conquistano premi e consensi da parte
degli intenditori.
Perché
non trasformare quindi le vacanze
Sardegna 2014 in un tour dei sapori? Partiamo dal nord: a
Sassari la cucina è rinomata per le lumache preparate in vari
modi, bollite, stufate, in salsa di pomodoro piccante o in salsa
verde. Altra specialità sono le monzette (lumachelle),
arrostite sul fuoco del camino oppure condite con olio d'oliva,
aglio, pangrattato e prezzemolo.
A
Torralba, distante pochi chilometri da Sassari e famosa per
essere inserita in una zona di enorme interesse archeologico, non si
può non assaggiare la zuppa di finocchietti selvatici, cui si
aggiunge abbondante pecorino. Durante il carnevale vengono preparate
le mantogadas, intrecci di farina e strutto conditi con
sciroppo di zucchero e limone.
Ad
Ozieri, inserito anch'esso in un'importante area archeologica,
le specialità sono le lumache con patate e la carne di cinghiale
arrostita sulla brace e servita rigorosamente su grandi vassoi di
sughero.
Spostandoci
ad Alghero, stupenda città di origini catalane, il piatto da
assaggiare per eccellenza è l'aragosta alla catalana, bollita e
condita con olio, aceto e cipolle. Ottimo anche il pesce all'agliata,
condito con aglio, prezzemolo, olio e succo di limone. Ad Alghero,
tutti i fine settimana da gennaio a marzo, si tiene la Sagra del
Bogamarì, il riccio di mare. Meritano una visita la Cantina Sella &
Mosca e quella di Santa Maria la Palma.
Nel
versante nord-orientale, precisamente in Gallura, una tappa
obbligata è Berchidda, grazioso paesino situato su un'altura:
qui ci troviamo nel tempio del Vermentino, il vino bianco sardo più
famoso ed apprezzato, da bere fresco sia come aperitivo che per
accompagnare i piatti a base di pesce. Merita una visita il Museo del
Vino, dove sono esposti reperti etnografici concernenti gli aspetti
pratici e sociali della civiltà del vino. Il museo dispone inoltre
di filmati e altri documenti multimediali interessanti e stimolanti
come il sommelier interattivo. Nel mese di agosto Berchidda ospita il
Time in Jazz, festival organizzato da Paolo Fresu che ospita ogni
anno i più bravi jazzisti mondiali.
Anche
Monti, come Berchidda, è la patria del Vermentino, tant'è
che ad agosto viene organizzata la Sagra del Vermentino. Prima di
abbandonare la Gallura bisogna assolutamente assaggiare la zuppa
gallurese o suppa cuata, preparata con strati di pane
raffermo, bagnati con brodo di carne di pecora e alternati con
pecorino stagionato.
Ci
si addentra quindi nella Barbagia, il cuore della Sardegna,
dove a farla da padrone sono i sapori forti. Si comincia dalla pecora
in cappotto, carne di pecora bollita con patate, cipolle, sedano e
pomodori secchi; tra le specialità arrosto spiccano sa cordula
e sa trattalia: la prima si ottiene avvolgendo le interiora
dell'agnello e del capretto, la seconda si prepara con il fegato, le
animelle, il cuore e la milza dell'animale, avvolte in un velo di
grasso e legate con gli intestini. Squisiti anche il capretto,
l'agnello e il porchetto arrosto, diffusi in tutta l'isola con
numerose varianti. Altro piatto tipico pastorale, stavolta dolce, è
la sebada, costituita da una sfoglia di pasta che ricopre
formaggio fresco aromatizzato con scorza di limone: di forma tonda,
viene fritta nell'olio di oliva e successivamente ricoperta di
zucchero o miele di corbezzolo. Delizioso anche il torrone,
specialmente quello prodotto nel paese di Tonara, cui viene
dedicato una gustosissima sagra il giorno di Pasquetta. La Barbagia
produce vini dal sapore forte e deciso come il Cannonau ed in
particolare il Nepente di Oliena, decantato persino dal poeta
Gabriele D'Annunzio: perfetto per accompagnare carni arrosto e
formaggi stagionati come il casu marzu (formaggio marcio), una
crema dal sapore molto particolare e pungente.
Trasferendoci
nell'oristanese, la cucina è prevalentemente a base di pesce, come
la merca, muggine lessato e avvolto in foglie d'acqua
palustre; la bottarga, uova di muggine salate, pressate ed essiccate
da gustare affettata o grattuggiata sugli spaghetti. Deliziose anche
le anguille pescate nello Stagno di Cabras, cotte alla brace e
servite con abbondante sale. Tra i vini si segnala la Vernaccia,
dolce ma dalla elevata gradazione.
Sul
versante opposto, in Ogliastra, il simbolo della cucina sono i
culurgiones, fagottini di pasta fresca ripieni di patate,
pecorino e menta fresca. Questa è l'area per eccellenza del famoso
vino Cannonau, cui il paese di Jerzu dedica un'importante e
allegrissima sagra nel mese di agosto.
Si
giunge quindi al sud della Sardegna, dove uno dei piatti più
rappresentativi sono i malloreddus alla campidanese, piccoli
gnocchetti di pasta conditi con sugo di pomodoro, salsiccia e
abbondante pecorino. A Cagliari i piatti tipici sono la
burrida, gattuccio marinato in salsa d'aceto e noci; la
fregula con cocciula, minute palline di pasta cucinate con le
arselle e i ghiozzi fritti, piccoli pesci insemolati e fritti.
Nella
piccola isola di San Pietro, in particolare a Carloforte,
va assolutamente assaggiato il cascà, variante sarda del
couscous tunisino, e la pasta alla carlofortina, condita con tonno
fresco (prodotto locale rinomatissimo) e il pesto. Nella non lontana
Capoterra non vi perdete invece is tacculas, tordi
cotti alla brace e insaporiti con rami di mirto. La zona del Sulcis,
infine, si contraddistingue per la produzione del vino Carignano, di
eccellente qualità e molto alcolico.
Ovunque
in Sardegna, seppur con piccole varianti da zona a zona, non
dimenticate di assaggiare il famoso pane carasau, chiamato
anche carta da musica, e i dolci della tradizione come i gueffus,
le pardulas, il gattò, i piricchittus, i
pistoccus e tanti altri.
Ci
sono tante agenzie che organizzano e pianificano le vacanze
sull'isola, a partire dalla tipologia dell'alloggio: il consiglio è
di prenotare una delle tante case
vacanze Sardegna per vivere più a stretto contatto con la
realtà del posto e magari fare amicizia con qualche sardo che sarà
lieto di deliziarvi con le sue specialità!
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