Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione degli Stati generali del Turismo sostenibile a Napoli con la firma dell'accordo per la valorizzazione dei circuiti nazionali di eccellenza a sostegno dell'offerta turistica tra il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
Complessivamente – stima la Coldiretti - tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l'acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande - sottolinea la Coldiretti - circa 26 miliardi di euro su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo. Si tratta della principale voce del budget delle vacanze che – precisa la Coldiretti – ha superato persino quella dell'alloggio. Un risultato reso possibile dal primato nell'enogastronomia conquistato dall'Italia che - continua la Coldiretti - puo' contare sul primato europeo con 272 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti dall'Unione, 415 vini Doc/Docg, quasi ventunmila agriturismi e oltre 6.600 fattorie dove acquistare direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, senza dimenticare le centinaia di citta' dell'olio, del vino, del pane ed i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo.
"E' questo il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "si tratta di un bene comune per l'intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l'Italia può oggi offrire con orgoglio sul palcoscenico mondiale". L'Italia e il suo futuro sono legati alla capacità di tornare a fare l'Italia anche nell'offerta turistica, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza che – precisa Moncalvo - sono il proprio patrimonio storico ed artistico, il paesaggio e il proprio cibo.
Non è un caso - precisa la Coldiretti - che due stranieri su tre considerino la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia mentre ben il 78 per cento degli italiani in vacanza vuole gustare i prodotti tipici del luogo in cui si reca secondo l'indagine Coldiretti/Ixe'.
Una passione che riguarda anche l'acquisto di souvenir con piu' di un italiano su quattro (28 per cento) che - precisa la Coldiretti - torna a casa con specialità alimentari tipiche da gustare al rientro o da donare a parenti ed amici. Vino, formaggi ed olio di oliva Made in Italy raccolgono gli interessi dei turisti stranieri anche se con aspettative diverse a seconda delle nazionalità. L'apprezzamento per il vino ad esempio varia molto con gli americani che - conclude la Coldiretti - amano particolarmente il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche ai tedeschi insieme all'Amarone della Valpolicella ed al Collio mentre i russi bevono soprattutto Chianti, Barolo, Asti e Moscato d'Asti e gli inglesi Prosecco, Chianti, Barolo.
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