IL JAZZ INTERNAZIONALE ARRIVA IN PUGLIA
CON IL CONCERTO DI ANTONIO CIACCA
È considerato uno dei jazzisti italiani di maggiore reputazione internazionale, ricopre una importante posizione come artista, musicista e dopo circa dieci anni dall'ultimo concerto a Volturino, Antonio Ciacca, direttore della programmazione del Jazz At Lincoln Center di New York, ritorna ad esibirsi nel suo paese di origine.
Il 15 agosto alle ore 21.00 Antonio Ciacca, compositore e artista pluripremiato, si esibirà con la sua Big Band nella Piazza Centrale di Volturino, piccolo centro del Sub Appennino Dauno. Previste oltre due ore di musica dal vivo per quello che è stato definito un'autentica eccellenza italiana all'estero ed un potente rappresentante della tradizione jazz mondiale.
"Ho fortemente voluto questo evento. Quando leggo la grande considerazione a livello mondiale di cui gode l'artista Antonio Ciacca ritengo un dovere, per il suo paese di origine, creare i presupposti per una sua esibizione" dichiara il Sindaco del piccolo borgo, il geom Donato Dotoli.
"È il mio primo concerto in piazza a Volturino (il precedente si svolse al chiuso per motivi climatici n.d.r)- spiega l'artista- Sono emozionato, ma non è il luogo che suscita emozione, è il tipo di pubblico che fa la differenza. Suonare per un pubblico non abituato al jazz è per me una sfida, che accetto volentieri."
La serata è patrocinata dal Comune di Volturino e dalla Provincia di Foggia.
INTERVISTA AD ANTONIO CIACCA
D: Antonio Ciacca, compositore internazionale, nato in Germania e cresciuto a Volturino, ora vivi a New York e ti esibisci in tutto il mondo. Ci racconti il tuo percorso artistico?
R- Tra Volturino e New York c'è Bologna, mi sono trasferito in questa città per frequentare l'Università. È lì che ho scoperto la passione per la musica ed in particolare per il jazz. Sempre a Bologna ho frequentato il conservatorio e subito dopo ho cominciato a lavorare. Dal 1988 ho lavorato in Italia. Poi dal 2007 mi sono trasferito a New York ed ora dirigo la programmazione del Jazz At Lincoln Center.
D : Come nasce la passione per il jazz?
R - Negli anni Ottanta Renzo Arbore ideò un programma che riscosse un favoloso successo: Indietro Tutta. Arbore conquistò un potere non indifferente che gli permise di dare vita ad un programma inusuale: Doc. veniva trasmesso dalla seconda rete nel 1987. Lo scopo era quello di mandare in onda musica di "origine controllata" e largo spazio veniva dato al jazz. Fu in quel momento che questo tipo di musica mi incuriosì. Furono due miei amici di Volturino, anch'essi appassionati di jazz, che mi invitarono ad ascoltare brani di quel genere. Non ne potei fare più a meno. A Bologna ebbi la fortuna di vedere dal vivo grandi jazzisti, ed è stato lì che la mia visione della musica da mitologica (fino a quel momento avevo studiato Mozart e Beethoven) è diventata reale e contemporanea.
D: Ti emoziona l'idea di esibirti a Volturino, tuo paese di origine?
R- È il mio primo concerto in piazza a Volturino (il precedente si svolse al chiuso per motivi climatici n.d.r). Sono emozionato ma non è il luogo che suscita emozione, è il tipo di pubblico che fa la differenza. Suonare per un pubblico non abituato al jazz è per me una sfida, che accetto volentieri.
D: Ritorneresti a vivere in Italia?
R - Non sono legato ad un luogo in particolare. Non è un problema spostarmi da New York a Roma per lavoro; ma ora vedo l'Italia come un Paese triste e credo che il problema stia nella classe dirigente. In America abbiamo un Presidente giovane, qui la classe dirigente ha fatto il suo tempo e si continua a soffrire per la mancanza di ricambio generazionale. In America si punta sulle idee l'Italia è ferma da questo punto di vista.
D: Tornerai ad esibirti a Volturino?
R – Torno spesso nel mio paese di origine. Quando posso e gli impegni me lo permettono ritorno in Puglia. Perché no?! MI esibisco con la mia Big Band in diverse città d'Italia e senza dubbio capiterà l'occasione di esibirmi Volturino.
ANTONIO CIACCA - Nato in Germania, da genitori emigranti provenienti da Volturino, cresciuto in Italia e formatosi musicalmente negli Stati Uniti, Antonio Ciacca ha iniziato la sua carriera come sideman al fianco di Art Farmer, James Moody, Lee Konitz, Johnny Griffin, Mark Murphy, Dave Liebman e Steve Grossman, suo mentore come Antonio ricorda spesso, e con il quale ha studiato per tre anni a partire dal 1990. Nel 1993, si trasferisce a Detroit per studiare presso la Wayne State University con Kenny Barron, successivamente studia privatamente con il pianista di Mingus, Jackie Byard a New York. È del 1997 l'invito di Steve Lacy per suonare nel suo quartetto con il quale rimane per sette anni. Nel 1998 ha iniziato inoltre ad esibirsi con il sassofonista Benny Golson, con il quale collabora fino al 2010. Nel 1995, Ciacca registra il suo primo CD come leader, Driemoty, uscito per C-Jam Records. Nel 1999 ha registrato a New York City Hollis Avenue per l'etichetta tedesca YVP e nel 2002 ha registrato Autumn in New York per la Splash Records. Dopo il suo ritorno in Italia, Ciacca fa tournée in tutta Europa. Nel 2004 Ciacca torna a New York per esibirsi di nuovo al Village Vanguard con il proprio quartetto, insieme al sassofonista Wess Anderson, negli Stati Uniti, Regno Unito, e in Italia fino al 2005. Nel 2007, le competenze e le esperienze nel campo del Jazz lo portano al fianco di Wynton Marsalis, Direttore Artistico del Jazz at Lincoln Center di New York, a ricoprire l'incarico di direttore della programmazione. Quello stesso anno, incontra Jana Herzen, fondatrice della "Motema Music", durante uno spettacolo presso lo storico Langston Hughes House di Harlem, a cui segue l'uscita di " Rush Life" per la stessa. Nel 2010 l'uscita del secondo album con Motema, Lagos Blues, che documenta per la prima volta il suo amore per il be-bop, gospel, e l'influenza del blues. Commemora con questo Cd anche la sua profonda stima e complicità musicale con Steve Grossman, si unisce infatti alla sua band (Stacy Dillard, Kengo Nakamura e Ulisses Owens) dando in questo disco una autentica lezione di swing. A New York il pianista e compositore Antonio Ciacca continua la sua attività di concertista, la ricerca musicologica e la composizione che lo portano ad arrangiare per Big Band ed è a questo ensamble che sta dedicando il suo nuovo progetto discografico.
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