Tutta l’Arte Contemporanea di Napoli!

Il vastissimo ed eterogeneo scenario artistico, architettonico e storico di Napoli riesce a spiegare in maniera dettagliatissima tutta la valenza culturale ed il fermento che animano questa città sempre troppo vituperata e mai abbastanza difesa, e che ha proprio in questo tipo di attrattive turistiche un punto di forza dal quale una gestione maggiormente oculata dovrebbe partire per un rilancio garantito della sua immagine.

Noi abbiamo scoperto, in un’escursione alla ricerca di segreti nascosti tra i suoi vicoli – per la quale abbiamo strategicamente optato per una base stabilita in un bed & breakfast a Napoli, e per la precisione questo,  nel ventre del suo centro storico – che la città offre arte anche per chi è più orientato agli aspetti moderni e contemporanei, ed è sempre in cerca delle avanguardie, un insospettabile campionario di proposte.
La più articolata di queste è rappresentata dal PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli, ubicato nel quartiere “bene” della città in Via dei Mille. Al suo interno trovano spazio tutte le moderne forme espressive, e non solo quindi quelle tradizionali: cinema, fumetto e design assumono nelle sue sale la stessa importanza di scultura e pittura, per un centro culturale attivissimo e sede di numerose mostre temporanee; ammirevole l’iniziativa di dedicare ogni anno ad un tema correlato con la cultura locale per inserirlo in un dibattito di più ampio respiro.
Ricchissimo anche l’archivio digitale, fonte di informazioni per operatori del settore e storici dell’arte.

Per il secondo ci si deve spostare in un’area della città brulicante di folklore: parliamo del MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, a pochi passi dal Duomo di San Gennaro, in piena area Decumani. Sono oltre cento le opere qui raccolte, a firma di nomi quali Warhol e Schifano per citarne solo un paio. La sua stessa posizione lo integra nel tessuto urbano e nella vita di tutti i giorni rendendolo tappa imperdibile. Noi abbiamo gustato una squisita pizza Margherita, rigorosamente ripiegata “a portafoglio”, prima di dirigerci verso la poco distante Accademia delle Belle Arti in Via Costantinopoli, a pochi passi di distanza: al suo interno abbiamo visitato un excursus della storia artistica napoletana di epoca moderna, come esposto nella Galleria d’Arte Moderna in essa compresa.

Per meglio approfondire e completare il discorso legato all'arte contemporanea, ci siamo poi soffermati presso il Museo Hermann Nitsch, un trionfo di arte sperimentale connessa al concetto di “Arte in Azione”, una corrente provocatoria nata nella seconda metà del ‘900. Il museo documenta le Azioni messe in atto, e riesce a coinvolgere il visitatore al punto da renderlo vero protagonista delle installazioni.
A quel punto avevamo decisamente fatto il pieno di informazioni, ed abbiamo deciso di concederci una pausa fino al giorno dopo, quando di buon mattino ci siamo incamminati verso la collina del Vomero diretti verso Castel Sant'Elmo.
Qui abbiamo potuto ammirare, esposte nel museo Napoli Novecento, più di 150 opere raccolte tramite donazioni e ricerche, tutte collegate da un filo comune, essere state realizzate dagli artisti durante la loro attività a Napoli.
La mostra è organizzata con un percorso cronologico che dal Futurismo attraversa tutto il secolo giungendo fino alle opere di artisti affermati all'epoca del terremoto del 1980, che ha fatto un po’ da spartiacque per Napoli.

Abbiamo poi concluso la nostra vacanza con un museo davvero molto particolare ed originale, il Plart, museo dedicato alla Plastica ed ai polimeri. L’area su cui sorge, in Via Martucci, è molto estesa, e consente una ricca esposizione basata sulla storia della plastica e degli oggetti di design realizzati in questo materiale, il cui uso nel design industriale è esploso proprio nel corso dello scorso secolo.
Con quest’ultima visita abbiamo concluso la nostra avventura di esplorazione di tutta l’arte contemporanea offerta da Napoli, un’esperienza che ci sentiamo vivamente di consigliare a tutti gli appassionati del genere!