7-9 ottobre 2016, nuova edizione a Livo
COMPLEANNO NUMERO 12: POMARIA VA… IN MONTAGNA!
NOVITÀ: DUE SEDI NEI BOGHI DI LIVO E RUMO PER RACCONTARE ANCORA DI PIÙ IL TERRITORIO
NOVITÀ: MOSTRA SULLA TRASFORMAZIONE DEL PAESAGGIO MONTANO A PALAZZO ALIPRANDINI LAIFENTHURN
NOVITÀ: VISITE GUIDATE A CASEIFICI E MINIERE
NUOVO SPAZIO PER GLI AMANTI DEL TURISMO EN PLEIN AIR
pacchetti weekend con degustazioni, cene ad hoc, escursioni e visite guidate
A PARTIRE DA 135 € a persona PER 2 pernottamenti
sconti per le famiglie
NOVITÀ: CONCORSO VIDEORICETTA: http://www.pomaria.org/concorso-videoricette-mela-2016
Dopo la fortunata edizione a Cles del 2015, che ha contato oltre 30.000 presenze, Pomaria prosegue nel suo viaggio in Val di Non, si sdoppia e va (anche) in montagna. Quest'anno la festa dedicata alle mele D.O.P della valle trentina andrà, infatti, in scena contemporaneamente, da venerdì 7 ottobre a domenica 9, a Livo e Rumo, due borghi limitrofi che si trovano ai piedi della spettacolare catena montuosa de Le Maddalene.
Anno dopo anno, la festa dedicata alle mele D.O.P della valle trentina (le prime ad aver ottenuto questo riconoscimento in Europa) rinnova con creatività il suo essere laboratorio di idee verdi e buone, pensate per far vivere ai visitatori lo spirito del territorio in persa diretta. Perfettamente in linea con l'ultima tendenza del turismo che va in cerca di esperienze di viaggio finalizzate al living as locals. Questa è la cosa più bella di Pomaria: il suo carattere radicato autenticamente sulla dimensione locale che si è aperto a un incontro con gli ospiti nello spirito della condivisione, elemento fondante del turismo esperienziale.
VERDI VISIONI: POMARIA ANCORA PIÙ SOSTENIBILE
Da sempre Pomaria è estremamente attenta a limitare al massimo l'impatto ambientale e per questa edizione potrà fregiarsi del marchio "Eventi Sostenibili in Trentino", che premia l'attenzione alle buone pratiche (cibo, rifiuti, illuminazione, mobilità sostenibile).
DUE SEDI PER RENDERE OMAGGIO A UN TERRITORIO FATTO DI CAMPI DA FRUTTO E STRAORDINARIE MONTAGNE
L'idea di dislocare la manifestazione in queste due località è legata proprio alla loro posizione di confine tra i meleti che punteggiano le dolci colline della Val di Non e un contesto prettamente alpino, dove le attività agricole legate alle mele passano senza soluzione di continuità il testimone a quelle dell'agricoltura di montagna, dedita all'allevamento e ad altri tipi di colture.
Livo, per la posizione e clima, è, infatti, l'ultimo paese, in termini di altitudine, ubicato proprio sulla linea che idealmente divide la zona della media valle, in cui è ancora possibile coltivare le mele, da quella prettamente montuosa, dove le mele non trovano più le condizioni ideali per crescere.
Rumo, con i suoi 1000 metri di altitudine è il primo in cui il lavoro contadino è più orientato verso l'allevamento e la coltivazione di altri prodotti come piccoli frutti, patate, ortaggi e cereali che crescono "in alto".
La convivenza a stretto contatto tra il mondo delle mele e tutto ciò che gravita attorno alle produzioni legate alla montagna è ciò che rende unica la Val di Non in tutto l'arco alpino. È possibile grazie alla sua particolare conformazione morfologica caratterizzata da un'ampiezza straordinaria con dolci pendii, perfetti per le mele, circondati da imponenti gruppi montuosi che fanno loro da corona.
Questa particolarità geografica, con il suo microclima connotato da forti escursioni termiche, è anche uno dei fattori che concorrono a rendere così buone le mele della zona. E situandosi proprio dove i meleti confinano con le pendici montuose de Le Maddalene, Pomaria ha voluto rendere omaggio a questa unicità che da secoli rende il territorio una fucina vivissima di attività contadine e artigianali e un prezioso giacimento di tesori gastronomici.
L'EDIZIONE 2016 IN PRATICA
Come si svolgerà, quindi, l'evento? A Livo andrà in scena nelle giornate di sabato 8 e domenica 9, la componente più classica di Pomaria con i corner dei produttori massimo 0-40 km, le aree tematiche di ristorazione, le esposizioni pomologiche di frutta antica e particolare, i laboratori, le mostre, le degustazioni
A Rumo, partendo dalla sera di venerdì 7 ottobre con un convegno dedicato all'agricoltura di montagna, avranno luogo interessanti attività collaterali: visite guidate al rinomato caseificio sociale, che produce pregiati formaggi solo con latte di allevatori locali; alle miniere di rame e argento (attive tra il XII e XVI secolo) e ad alcuni monumenti artistici di particolare bellezza.
A Rumo, la sera di sabato 8 ottobre, avrà luogo anche la tradizionale cena gourmet che vede impegnati i miglior chef del territorio nella rilettura delle ricette della tradizione. Clou della serata, l'esibizione di un ensemble di maestri della fisarmonica. I due borghi, situati a breve distanza, saranno collegati costantemente da un servizio di navetta
MELE PROTAGONISTE
Le prime testimonianze scritte che fanno riferimento alla coltivazione in Val di Non risalgono addirittura al XVI secolo. E dopo il successo dello scorso anno, tornerà la bottega temporanea delle mele antiche, coltivate nel meleto storico di Cles, affascinante progetto sulla memoria storica "in divenire", poiché non si basa su immagini e documenti, ma proprio sulla testimonianza diretta ed "evolutiva" di alcune varietà di piante che sono state messe a dimora da seme con l'obiettivo di farle vegetare fino alla dimensione imponente che erano solite avere quando erano abitualmente coltivate. Hanno nomi seducenti, come "Rosa doppia", "Rosa di Caldaro", "Belfiore Giallo", che sanno di antico e che ricordano anche come le mele siano parenti delle rose.
Con la novità degli eventi distribuiti su due borghi, l'incontro di carattere ludico tra i visitatori e un modello di agricoltura che con il territorio è fortemente identitario rafforza ancora di più la sua valenza legata alla condivisione e dà ancora più spazio alle eccellenze gastronomiche locali che ruotano attorno alle mele e a forme di produttività artigianale.
ECCELLENZE AGRICOLE DI MONTAGNA CHE DIVENTANO ECCELLENZE GASTRONOMICHE
Con la sua presenza a Rumo, l'edizione 2016 di Pomaria si avvicina di più anche al mondo dell'agricoltura di montagna, alla pastorizia e all'allevamento che senza soluzione di continuità si affiancano alla melicoltura. Questo borgo, infatti, sorge proprio a ridosso della spettacolare catena montuosa de Le Maddalene, dove ci sono numerosi alpeggi ancora attivi, e ha fatto della prossimità con un contesto alpino una vera e propria dimensione di vita.
La montagna a Rumo è casa perché permette di portare le mucche in alpeggio, perché fornisce una riserva di foraggio, è fonte di acqua per irrigare campi e coltivazioni – e in passato anche le segherie della zona - e dà legname per scaldarsi e per costruire. Questo sistema di vita è ancora presente e una delle testimonianze più belle e più buone è il caseificio sociale.
Un altro bellissimo esempio di interazione con la montagna finalizzata all'agricoltura sono le produzioni di piccoli frutti coltivate con dedizione e pazienza dai contadini di questa zona. Le condizioni climatiche sono perfette e il gusto di fragole, more, mirtilli e lamponi è intenso e dolce. Così come è pieno quello delle patate di Rumo e di altri ortaggi che, proprio perché nati in quota, portano con sé una grande ricchezza di sapori e note aromatiche.
Queste microproduzioni di identità strettamente locale sono motivo di grande orgoglio per la Val di Non che vanta numerosi caseifici sociali, esempio perfetto di un'eccellenza agricola che ha saputo intelligentemente trasformarsi in eccellenza gastronomica. E tra le novità più belle di Pomaria 2016, c'è sicuramente la visita guidata al caseificio di Rumo, per capire cosa c'è dietro a uno dei miracoli più buoni del mondo: il formaggio.
Bastano latte, una fonte di calore, caglio e sale e con la mano sapiente del casaro questi elementi, sempre gli stessi, quando sono combinati ad arte danno vita a una miriade di formaggi differenti tra loro. Gli allevatori di Rumo conferiscono il loro latte al caseificio e i maestri casari, oltre che in saporito Trentingrana DOP, lo trasformano in formaggi pregiatissimi, a latte crudo, aromatizzati, a pasta dura e compatta o tenera e occhiata.
IMPARARE A COSTRUIRE IL GUSTO. NON CI SONO SOLE LE MELE, MA LE MELE TENGONO VIVA L'AGRICOLTURA E LE ATTIVITÀ CHE VENGONO DAL PASSATO
Naturalmente, anche nella sua nuova dimensione, Pomaria ospiterà le degustazioni organizzate con la condotta locale di Slow Food, i corsi per confezionare strudel (la ricetta autentica non prevede l'uso della pasta sfoglia), confetture, composte, succhi di mela, aceto, persecche… con un occhio di riguardo per i piccoli frutti. Ancora più spazio sarà riservato alle esposizioni artistiche e fotografiche e alle attività per bambini, che saranno organizzate con la preziosa collaborazione delle Fattorie Didattiche del Trentino.
Gli spazi dedicati agli espositori saranno oltre 60. Si potranno gustare la profumatissima mortandela, che con la sua miscela di spezie è diventato uno dei salumi più famosi e apprezzati del Trentino, ma anche numerosi prodotti caserari artigianali. Non mancheranno inoltre, piccole produzioni spumantistiche di Trento D.O.C., distillati, mieli artigianali, dolci e pasticceria secca e altre leccornie di piccoli artigiani.
Un posto speciale sarà riservato anche a produzioni cerealicole locali che hanno riscoperto varietà antiche, di montagna e rare. La passione per la riscoperta dei sapori di un tempo ha portato i produttori a riattivare antichi mulini a pietra e gli sfarinati che vengono macinati à l'ancienne permettono di preparare pani e dolci dalle fragranze uniche.
Il recupero di coltivazioni antiche, che affiancano quella delle mele in zone che, per l'altitudine e il microclima, non sono adatte per la crescita dei meli, sta diventando sempre più diffuso in Val di Non ed è stata favorito proprio dall'anima "consapevolmente" contadina di questa parte del Trentino che, da molto tempo, ha avviato un interessante lavoro di "tracciatura" della propria storia e dei processi che l'hanno portata ad essere quello che è oggi.
Come da tradizione apriranno le proprie porte alle forme vive di cibo e agricoltura edifici storici come il Palazzo Aliprandini-Laifenthurn, esempio straordinario di conservazione architettonica che risale al XIII secolo. Sarà teatro di una mostra dedicata alla trasformazione del paesaggio montano, esposizioni e incontri e Pomaria è anche un'ottima occasione per varcare le sue porte.
FIELD FOOD & STREET FOOD
E dopo il successo dell'esperimento dello scorso anno, torna a Livo la bontà del field food, il cibo che si consumava lavorando in campagna, lontano da casa, trasformata in di street food. Ci saranno i gustosissimi orzotto da passeggio, i piccoli canederli fritti, i panini che racchiudono hamburger e imbottiture speciali e altre cose sfiziose, da mangiare camminando tra un espositore e l'altro.
TUTTI INSIEME SI IMPARA A RACCOGLIERE LE MELE IN UN CAMPO
Tra le "certezze" più apprezzate che saranno presenti, il campo di mele che i visitatori avranno a loro disposizione proprio per imparare come si fa a raccogliere le mele direttamente dalla pianta. Il raccolto è in corso, le mele sono ancora fresche e non è certo difficile acquistarle appena confezionate. Gli organizzatori e i contadini della Val di Non vogliono però che i visitatori vivano un'esperienza vera. Il campo interamente a loro disposizione sarà ancora più grande, i maestri raccoglitori saranno al loro fianco con cassette, scale, racconti di vita e insegneranno agli allievi come si fa a raccogliere una mela nel modo migliore per farla durare nel tempo. I movimenti sono delicati ma, al tempo, stesso fermi e decisi. È proprio grazie a loro che il frutto si stacca di colpo, con il suo picciolo, dato fondamentale per la conservazione. Così come lo è il modo in cui viene maneggiato e riposto. Tutte le azioni devono essere svolte con la massima cura e attenzione, altrimenti le mele si ammaccano e perdono la loro croccantezza.
SPECIALE TURISMO EN PLEIN AIR
Gli amanti dei viaggi in camper sono, fin dall'inizio, molto legati a Pomaria. Più servizi anche per loro, quest'anno, con un'area dedicata, situata in prossimità dell'area camper del comune di Rumo, aperta gratuitamente per l'occasione. I posti saranno circa 70 e i visitatori avranno nelle vicinanze, senza spostare il mezzo, farmacia e negozi e potranno raggiungere comodamente a piedi le attività organizzate nel paese di Rumo, spostandosi a Livo con la navetta attiva durante tutto il weekend.
E POMARIA HA ANCHE LA SUA MONETA DI SCAMBIO!
Nel 2016 torna anche la moneta di Pomaria! Nel corso di tutto l'eventi si potranno acquistare in alcuni "punti informazioni", infatti, i suoi gettoni che potranno essere utilizzati per acquistare laboratori e attività, ma anche per alcune degustazioni e per le colazioni, le merende e gli aperitivi a tema.
LA MAMMA DI POMARIA: LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE
Un progetto che punta a un turismo di qualità
Se a Pomaria è possibile assistere a una vera e propria gustosa messa in scene di prodotti locali è merito dell'attività di ricerca e selezione dell'Associazione "Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole". Con i suoi 180 affiliati, tutela a promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a "rischio di estinzione".
L'associazione "Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole" nasce nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche della Valle del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita ad un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita in questi splendidi posti un ottimo servizio.
Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l'offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio.
www.pomaria.org
www.visitvaldinon.it
www.stradadellamela.it
www.melinda.it
Per prenotazioni pacchetto vacanze:
www.guidavacanze.it
La quota parte da 135 € a persona e include 2 pernottamenti in agriturismo con trattamento B&B; visita a Mondo Melinda; pranzo con degustazione di prodotti tipici presso le aree di ristorazione di Pomaria; visita all'acetificio Sidreria Trentina che produce anche il pregiato spumante di mela, pranzo tipico presso la sidreria; visita guidata a un canyon della Val di Non o a Castel Thun con audioguida. Inclusa nel prezzo Guest Card Trentino e 5 gettoni per Pomaria. Sconti per famiglie.
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