Nasce una piattaforma web, realizzata da AREA, che raccoglierà e valorizzerà i risultati di 78 progetti costati 250 milioni di fondi europei, realizzati negli ultimi 7 anni nell'area Adriatico-Ionica.
Michele Trimarchi, Università di Bologna: "In Europa 7,5 persone non fanno un'esperienza culturale, è un mercato potenziale enorme".
Trieste, 12 settembre 2016. Friuli Venezia Giulia in prima linea per disseminare e moltiplicare i risultati e le esperienze frutto di 78 progetti europei del Programma IPA Adriatic, finanziati con complessivi 250 milioni di euro in 7 anni nell'area Adriatico-Ionica.
Quattro gli ambiti interessati: economia del mare, infrastrutture regionali, turismo sostenibile, protezione del territorio e sua valorizzazione.
Obiettivo: capitalizzare processi innovativi e costruire iniziative sostenibili dal punto di vista economico e ambientale.
Una cinquantina di rappresentanti dei Paesi coinvolti - Italia (con Friuli Venezia Giulia e Puglia), Slovenia, Croazia, Erzegovina, Albania - si sono dati appuntamento in una Convention internazionale a Bari che si concluderà oggi con l'intervento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
"Per far fruttare quanto prodotto, ma soprattutto per generare filiazioni inedite e accrescere ulteriormente la diffusione di buone pratiche – spiega Marcello Guaiana, di AREA Science Park – stiamo creando una piattaforma web che consentirà di leggere in modo intelligente quanto realizzato dai 78 progetti che intendiamo valorizzare. Per esempio, con il progetto Adriacold per l'adozione della tecnologia di raffrescamento nota come 'solar cooling' che produce freddo a partire dall'energia termica prodotta dal sole, è possibile abbattere nei periodi estivi la bolletta di hotel e strutture di accoglienza in genere. Anche questo contribuisce a un turismo più sostenibile".
La positiva esperienza di AREA con Adriacold è stata illustrata a Bari insieme ad altri tre recenti progetti Ipa Adriatic, che hanno riguardato la promozione dell'utilizzo regolato delle rocce calcaree slovene; la valorizzazione dell'arte contemporanea attraverso l'audiovisivo; l'interazione tra teatro e territorio con singolari forme di racconto.
La nuova piattaforma web, alimentata con contenuti elaborati insieme ai partner del progetto Adria Wealth, sarà pronta per gli inizi di ottobre.
"Si tratta un serbatoio prezioso per consolidare iniziative, generarne di nuove e, non meno importante, valutare se l'idea che si ha può avere successo o se è già stata sperimentata senza dare riscontri esaltanti" – sottolinea Guaiana.
Il processo di capitalizzazione avviato da Adria Wealth – che ha una copertura finanziaria di circa 1,2 milioni di euro – sta dando già i suoi risultati.
Uno di questi sarà presentato in una Convention a Sesana il 14 e 15 settembre dove, spiega il capoprogetto di Adria Wealth Lino Manosperta, "debutterà lo spettacolo Moving Stones, incentrato sul valore della pietra e messo in scena da una compagnia di danza pugliese e da una slovena sollecitate dai risultati del progetto sulle rocce calcaree slovene, che è stato realizzato dall'Istituto geologico della Slovenia". È uno spettacolo destinato a girare per l'Europa.
Successivamente, dal 19 al 21 ottobre Adria Wealth approderà a Trieste con un evento durante il quale saranno presentati agli operatori del territorio e alle istituzioni storie positive e replicabili che stanno maturando in forma strutturata in altre regioni italiane e, più in generale, nei Paesi che si affacciano sull'Adriatico.
Materiale interessante, perché il mercato potenziale è consistente: "Su 10 europei, 7,5 di loro attualmente non fanno un'esperienza culturale. Rappresentano un mercato da cercare, e tocca a noi farlo progettando un turismo culturale integrato" - mette in evidenza il professor Michele Trimarchi, tra i massimi esperti italiani di economia della cultura e docente all'Università di Bologna.
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