L'epopea del ciclismo rivive a Bormio
con la Scalata Cima Coppi
In programma il 30 agosto, lungo i leggendari tornanti dello Stelvio, la quattordicesima edizione della manifestazione ciclistica che ripercorre una delle tappe più avvincenti del Giro d'Italia
Bormio, 30 luglio 2014 – Appuntamento sabato 30 agosto sui tornanti dello Stelvio – tra Alta Valtellina, Svizzera e Alto Adige – con la quattordicesima edizione della manifestazione ciclistica non competitiva "Scalata Cima Coppi". Un'occasione unica per tutti gli appassionati di questo sport: la partecipazione è libera, gratuita e non c'è nemmeno bisogno di iscriversi.
Inoltre è consentito iniziare la scalata all'orario più "consono" in base alle proprie esigenze o preferenze. Insomma, basta arrivare muniti di bicicletta e con tanta voglia di faticare: chi partecipa, verrà ampiamente ricompensato dal magnifico scenario naturale e dalla consapevolezza di essersi misurato con una delle tappe che hanno fatto la storia del Giro d'Italia.
Qualche informazione tecnica: dal versante lombardo, partendo da Bormio (www.bormio.eu), la salita si sviluppa per 21,5 km e 1.533 metri di dislivello; la pendenza media è del 7,1%, con massimi del 14% circa (40 i tornanti). Dal versante altoatesino invece, partendo da Spondigna, la salita ha una lunghezza di 27,36 km e un dislivello di 1.868 metri, con pendenza media tra il 9% e l'11% e punte massime del 15% (ben 48 i tornanti). Arrivo per tutti al Passo dello Stelvio, a 2.758 metri di quota.
Lungo il percorso è naturalmente prevista l'assistenza sanitaria e saranno presenti diversi punti di ristoro. L'evento, organizzato dal Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio, prevede la chiusura al traffico veicolare, dalle ore otto alle sedici, sui versanti lombardo, altoatesino ed elvetico. Per chi arriva in auto, ampi parcheggi sono disponibili nella zona artigianale di Prato allo Stelvio e in zona funivie, Via Milano e zona Pentagono a Bormio.
La passata edizione ha fatto registrare oltre novemila partecipanti, dai più allenati, concentrati sulla prestazione cronometrica, agli amatori intenti a godersi la pedalata nella natura o le soste ai gettonatissimi punti ristoro del Parco.
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