Madrid, 27 luglio 2018 – Spotahome, la piattaforma 100% online di affitti per soggiorni di medio-lungo periodo ha svolto un'indagine tra oltre 80 centri urbani principali di tutto il mondo per scoprire quali sono le destinazioni più healthy, da diversi punti di vista.
Nel fornire ai suoi utenti un servizio completo, Spotahome è particolarmente attenta a dare informazioni esaustive sulle proprie destinazioni per favorire una scelta il più possibile consapevole a coloro che si trovano a intraprendere un trasferimento in una diversa città.
La qualità della vita che una città offre è un aspetto cruciale se si vuole poter vivere al meglio l'esperienza di medio lungo periodo all'estero.
Vivere in una città healthy significa poter disporre di palestre e centri sportivi, di una significativa quantità di parchi e aree verdi, di punti di ricarica per veicoli elettrici, di un'incidenza minore di fast food sulla ristorazione generale locale, di una qualità dell'aria e dell'acqua ideali, oltre a tutto ciò che impatta sul work-life balance.
Ognuna delle città è stata classificata in base alla sua performance rispetto a 10 fattori distintivi, correlate alla salute: ambiente, salute, vita lavorativa, alimentazione.
Amsterdam raccoglie una media tale di risultati da occupare il primo posto, tra i suoi ranking più alti, quello relativo all'equilibrio vita lavoro, dato che indica il numero di lavoratori con giornate lavorative lunghe (più di 50 ore alla settimana) e i punti di ricarica per auto elettriche.
Al secondo posto troviamo Oslo, per nulla penalizzata dalla bassa posizione in riferimento alle ore di luce giornaliere, ma anch'essa con ranking alti rispetto ai punti di ricariche per auto elettriche, oltre alle aree verdi distribuite pro capite.
Terza posizione per Monaco di Baviera, con ottimi ranking rispetto al numero di ristoranti fast food, molto bassi rispetto alla media disponibile in città e livelli di qualità di aria e acqua.
Nota dolente per le uniche due città italiane prese in esame, Roma e Milano, che ospitano rispettivamente il 35° e il 61° posto con ranking particolarmente bassi in generale.
AREE VERDI
Il primato per paese più green è della Germania, quello con più città che per numero di palestre, parchi e punti di ricarica per macchine elettriche pro-capite vantano i numeri più alti, Amburgo in testa per numero di aree verdi, Monaco in settima posizione per qualità dell'aria e Berlino e di nuovo Amburgo rispettivamente al quarto e quinto posto per capillarità di Electric Car Charging Points.
Le città in assoluto che però occupano i primi posti per qualità di aria e acqua sono destinazioni lontane, come Nuova Zelanda e Australia, al 1° e al 2°, completa il podio l'Islanda.
QUALITA' DELL'ARIA E DELL'ACQUA
Se si parla di qualità dell'acqua e dell'aria, sono Australia e Nuova Zelanda a farla da padrone con al seguito i paesi nordici. Wellington e Canberra si trovano al primo e secondo posto. Reykjavik, Helsinki, Zurigo, Stoccolma occupano le posizioni seguenti.
LA SALUTE
Le città dell'est Europa spiccano invece per attitudine sportiva, la presenza cioè di centri sportivi e palestre rispetto alla popolazione locale. Tallin e Belgrado si trovano al primo e secondo posto, Zagabria, Ljubljana e Bratislava si trovano rispettivamente al quinto, sesto e settimo.
Se si parla di aspettativa di vita, invece, è l'Oriente a svettare: Tokyo al primo posto, che conferma l'efficacia della tradizionale cucina giapponese, e, a seguire, Singapore.
Al terzo posto l'Islanda con Reykjavik seguita da Hong Kong, Ginevra e Zurigo.
L'ALIMENTAZIONE
La presenza di fast food invece, è prerogativa dei paesi occidentali, giacché ai primi posti per minor numero pro capite sono Kuala Lumpur, Il Cairo, Lima, Cape Town e Muscat, mentre agli ultimi posti troviamo le principali capitali europee.
Per quanto concerne la percentuale dell'obesità diffusa fra i cittadini, Tokyo, Seoul, Singapore, Hong Kong sono le città più performanti, a riconferma di quanto sia diffusa un'alimentazione sana e che assicuri una vita lunga e in salute.
Tutti i risultati sono disponibili al seguente link: report
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www.CorrieredelWeb.it
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