Le vacanze estive sono dietro l'angolo e i turisti in partenza o arrivo in Gran Bretagna si chiedono se sia cambiato qualcosa a livello di diritti dei passeggeri aerei.
Nel Regno Unito è previsto un decremento dei passeggeri del 3-5% entro il 2020 come predice lo "IATA Brexit report", Danilo Campisi, Manager di AirHelp, si esprime così sul voto: "Anche se sono deluso dal voto del popolo britannico, UE261 continuerà a proteggere i passeggeri che volano dentro e fuori del Regno Unito per gli anni a venire ancora, e noi continueremo a lottare per il loro compenso legittimo in caso di problemi con i loro voli".
Due sono gli interrogativi fondamentali.
1. I passeggeri hanno ancora diritto ad avere un risarcimento in caso di problemi nel viaggi di andata o ritorno verso il Regno Unito?
"Assolutamente sì. - chiarisce Campisi - Nonostante il voto infatti ci vorranno almeno 2 anni perché la situazione diventi esecutiva e quindi efficace.
2. Che cosa accadrà ai diritti dei passeggeri una volta che Brexit sarà ufficiale ?
Difficile saperlo con così tanto anticipo, abbiamo provato a fare diverse ipotesi ed è più che probabile che verrà mantenuta una certa tutela per i passeggeri.
"Mentre il Brexit solleva molte domande per gli inglesi che si recano all'estero - conclude il manager di Airhelp - e per gli europei che viaggiano nel Regno Unito, al momento con assoluta certezza non c'è bisogno di preoccuparsi per la perdita dei diritti dei passeggeri aerei nel Regno Unito.
Per coloro che viaggiano all'interno o all'esterno del Regno Unito questa estate, tenere a mente che è meglio conoscere i propri diritti prima della partenza per poter essere pienamente consapevoli delle vostre opzioni nel caso in cui il volo sia in ritardo o cancellato".
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