Un happening che coinvolge tutta la comunità, protagonista dall'8 luglio al 29 agosto di una performance live all'interno dell'installazione dell'artista e compositore israeliano Yuval Avital. Nei due mesi di esposizione, le donne canturine, con la loro presenza evocativa e i loro gesti sapienti, hanno invitato il pubblico a riflettere sulla responsabilità di ognuno nell'ereditare e perseguire lo straordinario patrimonio culturale della tradizione, da sempre trasmesso da madre in figlia.
Da donne a donne. Un tema ripreso e amplificato ora nella performance di 30 merlettaie che con i loro tomboli si dispongono a formare un "cordone ombelicale" che dall'esterno della Cattedrale della Fabbrica del Vapore raggiunge l'ingresso dell'installazione per proseguire poi nella navata laterale. Una sorta di percorso della tradizione vivente fatto di mani e volti al lavoro, un richiamo rivolto alla città affinché l'attenzione alle tradizioni artistiche dei nostri territori diventi stimolo per nuove interpretazioni.
In quest'ottica, alle merlettaie si uniscono le giovani designer di "UN pizzo", che hanno interpretato la tradizione con un tombolo di circa 1 m e fuselli giganti capaci di intrecciare una corda di 1cm di diametro per creare arazzi e tappeti dalle dimensioni non convenzionali che riproducono su grande scala i tipici punti della tradizione canturina attraverso un gesto di folk art design.(www.unpizzo.com).
Al termine della performance, i tre merletti che raffigurano il Terzo Paradiso, frutto del lavoro collettivo di queste odierne parche, vengono "staccati" dai tomboli: un momento magico e solenne in cui le donne canturine tolgono delicatamente gli spilli e controllano le giunture. I manufatti vengono poi consegnati in una cerimonia simbolica.
Con questo appuntamento ALMA MATER celebra e dà idealmente voce a tutte le tradizioni manifatturiere dei territori, eleggendo il gesto artigianale come esempio di quell'energia creatrice che intreccia rapporti umani e bellezza.
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