Pasqua con i tuoi, Sardegna con chi vuoi :-)
La nostra Sardegna non potrebbe essere più bella di come la vediamo in questi giorni attraversandola per godere delle tante manifestazioni che a partire dagli eventi del Capodanno 2011 ci stanno piacevolmente accompagnando alla Settimana Santa.
E così i suggestivi Fuochi di Sant Antonio, o le tante opportunità del magico Carnevale Sardegna in arrivo sono un appuntamento da non mancare per chi volesse regalarsi un'esperienza emozionante con tanti ricordi da incorniciare.
Una terra verde, ospitale, ispiratrice di sensazioni forti e gradevoli grazie ai suoi odori caratterisitici, i sapori della sua eccellente cucina tradizionale, i colori del suo paesaggio mutevole e rasserenante.
Un 'occasione per conoscere tradizioni secolari come le sfilate delle maschere del Carnevale Sardegna, dalla forza visiva ed emotiva senza eguali grazie ai riti dionisiaci che si ripetevano per secoli accompagnando il processo di rigenerazione tipico della vita dei campi.
Un' occasione da condividere con i propri amici ed i propri cari, di partecipazione, di nuove esperienze ed amicizie, potendo scegliere tra vari itinerari possibili. Un percorso culturale visitando i misteriosi e affascinati Nuraghes, o le escursioni in una terra dalla bellezza unica che si rinnova di mese in mese.
Un calendario di emozioni dal cuore della Sardegna che ci accompagna alle Vacanze di Pasqua.
Sardegna Pasqua 2011 scegliendo tra i tanti Hotel Sardegna e le loro offerte, per delle Vacanze Sardegna tutte da inventare, sia che ci si voglia immergere nella bellezza degli scenari marini, sia che si voglia sperimentare un percorso culturale, escursionistico per trekkers o amanti del cavallo, o godere di un itnerario enogastronomico per coccolare al meglio tutti i nostri sensi grazie a primi, vini, fomaggi, pane e dolci frutto di antica sapienza.
Un grazie speciale al bravo fotografo Matteo Setzu che con amore e passione da sempre scolpisce i momenti e le pose più suggestive della nostra amata Sardegna con i suoi scatti.
«Apollonia ritornò al suo forno ed alla sua farina impastata, della quale fece mirabilmente il pane per la Pasqua, pane bianchissimo, tutto intagliato e traforato; le casadinas, focacce di pasta e di formaggio fresco ingiallito con lo zafferano e certe figurine in forma di bimbi fasciati, di mummie, d’uccelli, che per testa avevano un grosso uovo cotto».Grazia Deledda, Pasqua (“Racconti”, 1905-08)
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