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giovedì 20 luglio 2017

Turismo ecosostenibile a Lana e dintorni. Cinema all’aperto, piscina naturale e giardino-labirinto le opere architettoniche create nella natura.



I sentieri delle Waalwege, il cinema della natura Knottnkino, la piscina naturale di Gargazzone, il giardino-labirinto Kränzelhof. Sono solo alcune delle opere che si possono ammirare a Lana e dintorni, nel cuore della Val d'Adige. Qui la mano dell'uomo ha incontrato la bellezza della natura, creando delle opere architettoniche spettacolari.

Lana e dintorni (BZ) 19 luglio 2017 – Lana e dintorni, paradiso escursionistico con panorami mozzafiato, area di melicoltura più estesa in Alto Adige, montagna con clima mediterraneo. Denominatore comune la bellezza della natura, che in questa regione è particolarmente generosa e offre paesaggi spettacolari in ogni stagione. Qui la flora alpina si sposa con palme e vegetazione esotica creando un ambiente unico, meta ideale  per chi sceglie il turismo ecosostenibile, che valorizza gli aspetti naturali del territorio rispettandolo.

Lana e i suoi dintorni (i comuni di Foiana, Cermes, Postal, Gargazzone e Monte San Vigilio) donano al viaggiatore numerose e diverse esperienze per immergersi in questo contesto dove la natura incontra l'opera dell'uomo. È infatti punto di partenza per percorsi escursionistici adatti a tutti, a piedi o in mountain bike, fra cui i facili sentieri delle Waalwege, le antiche rogge, che si snodano fra boschi, meleti, vigneti e corsi d'acqua. Escursioni in quota sul Monte San Vigilio, a 1.486 metri di altitudine, si raggiungono in pochi minuti con la centenaria funivia: qui sono bandite le automobili ed è possibile immergersi totalmente nella natura incontaminata. Esplorando le montagne ci si ritrova in luoghi unici e particolari, come il "cinema della natura" a Verano, il Knottnkino, una terrazza dotata di 30 posti a sedere in acciaio e legno di castagno in cima al Monte Zoccolo, con una vista incredibile su tutta la Valle dell'Adige.

All'insegna della sostenibilità ambientale è anche la piscina naturale di Gargazzone, raggiungibile lungo appositi percorsi sia a piedi che in bicicletta. Si tratta della prima piscina pubblica in cui è stata sostituita la depurazione chimica dell'acqua con un sistema di depurazione naturale costituito da particolari vegetali in grado di filtrare l'acqua dei 12.000 mq balneabili. A Cermes il Giardino della tenuta Kränzelhof è un esempio di ottima interazione fra il lavoro dell'uomo e l'ambiente naturale: 20 mila metri quadrati di verde racchiudono 7 giardini, un labirinto di vitigni, una tenuta vinicola a produzione biologica e un antico mulino - oggi il rinomato ristorante Miil; il tutto tra innumerevoli piante e fiori, ambienti acquatici, architetture vegetali e installazioni artistiche.


*Immagine in evidenza: Piscina naturale Gargazzone © Georg Mayr




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Parchi divertimento, boom di offerte sul web: scontrino medio 84 euro. Gardaland, Leolandia e Mirabilandia al top

Il settore si sta reinventando anche grazie ai coupon: nel 2016 gli ingressi sono cresciuti del 12,41%

Su Piucodicisconto pioggia di offerte. In Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Lazio i fatturati maggiori


Parchi divertimento, in estate il boom è sul web. 

Scontrino medio di 84 euro per gli sconti online: Gardaland, Leolandia e Mirabilandia i più gettonati. 

Andrea Boffo (Osservatorio Tikato): «Ad attirare le famiglie sono i pacchetti personalizzati: dall'abbinata con il pernottamento in hotel all'ingresso gratuito il giorno del compleanno, fino all'omaggio di un biglietto in caso di pioggia»

18 LUGLIO 2017 È un settore che vive una seconda giovinezza quello dei parchi divertimento, e lo fa anche grazie al webCrescono gliingressi – nel 2016 si è registrato +12,41% sull'anno precedente, certifica la Siae –, il volume d'affari (+3,70%) e la spesa al botteghino (+5,10%). Un settore in crescita perché sa innovare: i parchi di divertimenti si rivolgono sempre di più ad internet per avvicinare clienti con offerte e tagliate su misura.

Osservatorio Tikato ha analizzato questa tendenza misurando la predisposizione all'acquistoammonta a 84 euro lo scontrino medio dichi compra su internet i buoni sconto per i parchi divertimento, con oscillazioni che vanno dai 70 ai 100 euro a seconda delle strutture. Il costo medio d'ingresso al botteghino è invece di 14,50 euro (fonte Siae 2016): se ne deduce che a prediligere i coupon sono le famiglie e i gruppi di amici che sulle piattaforme cercano di coniugare il risparmio con l'opportunità di vivere una giornata in compagnia. 

Analizzando i flussi di traffico sulla piattaforma Piucodicisconto, leader in Italia nei coupon online, nel periodo primaverile e di inizio estate (dal 1 aprile al 16 luglio 2017) l'Osservatorio Tikato ha studiato quali sono i parchi a tema le cui offerte sono più gettonate dai consumatori. 

Al primo posto c'è Gardaland di Castelnuovo del Garda (Verona), seguito a stretta distanza da Leolandia di Capriate San Gervasio (Bergamo), mentre al terzo posto troviamo Mirabilandia di Ravenna (dove lo scontrino medio è pari a 70 euro). Più staccati, ma sempre molto apprezzati da chi naviga sul web, due parchi del Lazio: Zoomarine di Pomezia (Roma) e Rainbow Magicland di Valmontone (Roma).

Il NordEst si conferma la patria dei parchi divertimenti in Italia: il Veneto nel 2016 è di gran lunga la prima regione per volume d'affari (142 milioni di euro), l'Emilia Romagna è al secondo posto (77,5 milioni). Al terzo posto fra le regioni c'è la Lombardia (40,9 milioni) seguita dal Lazio (32,5 milioni). Al Sud e nelle Isole spiccano la Sicilia (15,2 milioni di euro di volume d'affari) e la Puglia (7 milioni), mentre al Centro è buona la performance della Toscana (8,9 milioni).

Il picco degli acquisti sul web si raggiunge in agosto, mese in cui si concentra quasi un terzo del fatturato del settore: il volume d'affari di agosto 2016 è pari a 104 milioni di euro su 360 milioni raccolti in tutto l'anno.

«Il settore dei parchi divertimenti sta dimostrando un forte dinamismo sul fronte della diversificazione dell'offerta commerciale, e il web è l'ambiente ideale per farla conoscere – commenta Andrea Boffo

dell'Osservatorio Tikato –Ad attirare le famiglie sono i pacchetti personalizzati: dai semplici sconti sui biglietti all'abbinata con ilpernottamento in hotel, dalle promozioni "compri due, paghi uno" all'ingresso gratuito il giorno del compleanno, fino al ticket omaggio da utilizzare in futuro nel caso la giornata di visita sia stata rovinata dalla pioggia».



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mercoledì 19 luglio 2017

Boom dell'ecoturismo sostenibile, 1 italiano su 2 preferisce le vacanze green

Dall'incontro tra la tutela dell'ambiente, il rispetto della cultura del posto, lo sviluppo economico locale e la soddisfazione del turista nasce l'ecoturismo sostenibile, pratica condivisa dal 48% degli italiani che premiano le scelte responsabili adottate da strutture e località turistiche. 

Dalle stelle di Hollywood alle iniziative verdi degli imprenditori del Bel Paese, il turismo eco-friendly sta spopolando soprattutto tra i giovani. 

Attenzione al consumo di risorse, utilizzo di fonti rinnovabili, alimentazione biologica e a km zero e forme di mobilità condivisa. Sono solo alcune delle buone pratiche che decretano il successo di strutture e località turistiche, apprezzate dal 48% degli Italiani che vogliono adottare, anche in vacanza, azioni rispettose per l'ambiente. Sono infatti numerosi i progetti italiani e internazionali orientati al turismo sostenibile e all'ecoturismo a dimostrazione che si tratta di un trend in forte crescita. Non a caso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2017 Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo. Sull'esempio di vip come Leonardo DiCaprio,impegnato nella realizzazione di un eco-resort, anche albergatori e imprenditori diventano più green, intraprendendo azioni a impatto zero che riscontrano interesse principalmente tra i giovani (58%), provenienti dalle grandi città come Milano (57%) e Roma (52%).

È quanto emerge da uno studio promosso da Espresso Communication per ConLegno, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1200 persone tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, forum e community, oltre al coinvolgimento di un panel di 15 docenti universitari, per indagare quale sia il rapporto degli italiani con le vacanze ecosostenibili.

"Dall'incontro tra economia locale, rispetto della biodiversità e tutela dell'ambiente nasce l'ecoturismo – spiega Fausto Iaccheri, presidente di ConLegno, Consorzio Servizi Legno Sughero – Ed è proprio dalla consapevolezza dell'importanza di preservare il patrimonio forestale che hanno origine i servizi offerti da ConLegno alle imprese consorziate, da anni impegnate nella lavorazione e nel riutilizzo di materiali naturali nel pieno rispetto delle leggi ambientali. Abbiamo avviato, a livello nazionale ed internazionale, un'azione coordinata finalizzata allo sviluppo di una "cultura" dell'utilizzo del legno atta a garantire la conformità agli standard internazionali per la protezione dell'ecosistema, incentivare la responsabilizzazione e uno stile di vita rispettoso per se stessi, gli altri e il pianeta".

Ma quali sono le motivazioni che spingono i turisti a preferire vacanze ecosostenibili? Al primo posto vi è una maggiore consapevolezza del proprio impatto sull'ambiente (62%), seguita dal desiderio di conoscere le tradizioni culturali ed enogastronomiche locali (53%), dalla volontà di entrare in contatto con la natura (52%) e dedicarsi al benessere psico-fisico personale praticando attività sportive (48%). Infine, contribuire al sostegno dell'economia e dello sviluppo locale (34%).

Secondo Forbes il termine "Ecoturismo" è stato coniato nel 1983 dall'architetto messicano Hector Ceballos-Lascurain, ma il fenomeno ha preso forma già a metà del XX secolo, definito da The International Ecotourism Society come il viaggio responsabile nel rispetto di habitat, comunità locali ed educazione. Allo stesso modo, la BBCne descrive lo scopo di ridurre le conseguenze negative del turismo sull'ecosistema, mettendo in discussione la possibilità delle generazioni future di godere delle ricchezze territoriali e culturali. Il Washington Post infine ha sottolineato l'importante ruolo dell'educazione e della conoscenza, riportando gli effetti positivi che le guide turistiche hanno riscontrato accompagnando i viaggiatori in zone selvagge e incontaminate, un ottimo pretesto far crescere la consapevolezza della fragilità dell'intero ecosistema.

L'ecoturismo è quindi un modo di viaggiare solidale ed ecologico, ma come lo mettono in pratica gli italiani? Se fare escursioni con guide locali per esplorare aree protette o borghi storici è una pratica condivisa dal 57%, acquistare e consumare prodotti locali a km zero è un desiderio per il 54%, come anche la tendenza a lasciare a casa l'automobile, quando è possibile, prediligendo i trasporti pubblici (55%). Il 47% praticainvece attività sportive all'aria aperta, mentre l'acquisto di souvenir che valorizzino l'artigianato locale è un'azione condivisa dal 43%. Infine chiedere ospitalità ai proprietari di aziende agricole e realtà artigianali per imparare il mestiere ed evadere dalla routine quotidiana è ancora una scelta per pochi (27%).

"Nonostante la crisi, il turismo, ed in particolare quello sostenibile, è uno dei pochi settori in costante crescita nel nostro Paese. Ma l'ecoturismo non dovrebbe essere percepito solo come una tendenza bensì come una vera e propria realtà comprendendo l'estrema delicatezza del nostro ecosistema – afferma Sveva Magaraggia, docente di Turismo e comunità locale all'Università Bicocca di Milano – I recenti studi della scienza del turismo sottolineano il desiderio dei villeggianti di coniugare relax e tempo libero con occasioni di apprendimento. Ne deriva una crescente offerta capace di rispondere a questi interessi". Secondo Anna Rosa Montani, docente di Sociologia dell'Ambiente presso l'Università La Sapienza di Roma: "Il futuro del turismo sostenibile dipende prevalentemente dai giovani e dai comportamenti turistici che sapranno mettere in atto". "Le persone sono più rispettose dell'ambiente perché sono più interessate alla qualità della propria vita– prosegue Matteo Colleoni, docente di Sociologia del Turismo e Politiche Urbane all'Università Bicocca di Milano – Con l'esperienza positiva dell'ecoturismo è possibile contribuire alla sostenibilità ambientale, economica e sociale adottando quotidianamente atteggiamenti virtuosi".

Sono inoltre sempre più numerose le "Star" che hanno deciso di intraprendere percorsi ecosostenibili acquistando o progettando nuove strutture green. Come riportano il NY Times e Telegraph, Leonardo DiCaprio, da sempre sostenitore delle politiche green, intende realizzare un resort di lusso sostenibile nell'isola acquistata ai Caraibi; Michael Douglas e Catherine Zeta Jones stanno rendendo una struttura turistica alle Bermuda completamente eco-friendly e operativa solo tramite energia green ed infine Brad Pitt e Angelina Jolie progettavano un parco giochi sostenibile, impiegando energia solare e riducendo le emissioni.

Secondo Chiara Mio, direttore del Master in Economia e Gestione del Turismo all'Università Ca' Foscari di Venezia: "L'ecoturismo favorisce innanzitutto una maggiore consapevolezza dei turisti sulle destinazioni visitate e sull'impatto ecologico che si traduce in comportamenti responsabili anche a casa. Inoltre apporta valore aggiunto all'esperienza vissuta dal turista tramite un rapporto più coinvolgente con il territorio e la comunità ospitante favorendo la comprensione delle problematiche e delle usanze locali. Il turismo responsabile va oltre le eco-certificazioni o le politiche verdi degli hotel – conclude la prof.ssa Mio – Va inteso come un nuovo modo di concepire la vacanza e, ancor prima, il proprio modo di acquisto e consumo, promuovendo non solo la salvaguardia delle risorse ambientali, ma anche la diversità culturale, e abbracciando valori di consapevolezza, sobrietà, equità e rispetto delle persone e dei luoghi".

Anche la tecnologia sta al passo con le nuove tendenze eco-friendly: vi sono infatti app green che tracciano le emissioni di CO2 dei veicoli mentre si viaggia, identificano i business sostenibili nelle vicinanze, calcolano il tragitto più ecologico per raggiungere la destinazione, indicano le tipologie dei rifiuti da differenziare e misurano ovunque si vada la Green Footprint, ossia il consumo umano di risorse naturali. Per non parlare dei siti di booking che consigliano le strutture più belle e responsabili. Una tendenza dirompente che ha dato vita anche a riconoscimenti a livello mondiale e continentale dedicati alle città più green da visitare nei prossimi anni. Se per il Sustainable Cities Index, che valuta gli aspetti sociali, ambientali ed economici legati all'impegno verso la sostenibilità, le città imperdibili sono Zurigo, Singapore, Stoccolma, Vienna e Londra, per la Commissione Europea le tappe obbligate per chi ama la natura dovrebbero essere la tedesca Essen, che si è aggiudicata lo European Green Capital 2017, la città olandese di Nimega, che ha trionfato nell'edizione 2018, e la capitale norvegese Oslo, che è appena stata incoronata in vista del 2019. Il titolo di European Green Leaf per il 2017, dedicato ai centri fino a 100mila abitanti, è stato invece conferito alla celebre città irlandese di Galway, mentre per il 2018 la corona è andata a Leuven (Belgio) e Växjö (Svezia).

Per quanto riguarda il Bel Paese le mete green più gettonate dagli italiani sono la Sardegna (38%), riconosciuta dalla Commissione Europea come meta sostenibile per eccellenza, la Puglia (34%) con i suoi parchi nazionali (Gargano e Murge), il Trentino (31%) con le Dolomiti, patrimonio dell'UNESCO, la Sicilia (29%) con il Parco Naturale Regionale dell'Etna, le Marche e l'Umbria (27%) con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. A livello europeo invece i turisti italiani preferiscono la Grecia (22%) con le isole incontaminate come le Piccole Cicladi, la Spagna (19%) con il tour dell'Andalusia, l'Irlanda (17%) alla scoperta della regione dei laghi del Fermanagh, la Svezia (13%), secondo paese al mondo ad aver introdotto uno statuto di ecoturismo e patria di 'Nature's Best', il primo marchio ecologico europeo, e la Danimarca (9%) con l'arcipelago eco-chic di Fionia.

Ed infine qual è l'identikit dell'ecoturista? Il 56% delle donne e il 40% degli uomini ha dichiarato di prestare maggiore attenzione all'ambiente quando vanno in vacanza. Tra di loro la maggior parte ha un titolo di studio medio-alto (71%) e un'età compresa tra i 18 e i 30 anni (58%), mentre la percentuale scende al 52% tra i 31 e i 50 anni e al 34% tra gli over 50. Infine i turisti amici dell'ambiente provengono principalmente dalle grandi città. In testa Milano (57%), seguita nella top 5 da Roma (52%), Bologna (51%), Firenze (50%) e Torino (49%).

ECCO INFINE IL DECALOGO DEGLI ESPERTI DA ADOTTARE PER DIVENTARE UN ECOTURISTA CONSAPEVOLE:

  1. Rispettare la raccolta differenziata del luogo nel quale si soggiorna
  2. Preferire ristoranti che presentano nel menù prodotti biologici del territorio
  3. Raggiungere, se possibile, le località di villeggiatura in treno o sfruttando il car sharing
  4. Acquistare prodotti a km zero direttamente dal produttore
  5. Prediligere le attività outdoor per entrare in diretto contatto con la natura praticando anche sport come trekking, ciclismo, equitazione e canottaggio
  6. Programmare escursioni in aree archeologiche e borghi storici per conoscere le tradizioni autoctone affidandosi a guide del posto
  7. Acquistare souvenir che valorizzino l'artigianato locale
  8. Chiedere ospitalità ai proprietari di aziende agricole e piccole realtà artigianali per calarsi nello spirito del luogo e imparare a svolgere piccole attività
  9. Alloggiare in strutture localizzate a distanza sostenibile dalle spiagge e dalle aree protette
  10. Soggiornare in agriturismi, campeggi o affittare una casa nell'entroterra generando una fonte di reddito per i locali e favorendo lo sviluppo sostenibile della zona





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martedì 18 luglio 2017

Costiera Amalfitana - Al Monastero Santa Rosa Hotel&Spa per scoprire Conca dei Marini, terzo borgo più bello d'Italia

Dall'attore alla principessa, il fascino discreto di un piccolo paese che ha sedotto i Vip


Conca dei Marini, terzo borgo più bello d'Italia: lo ha decretato il recente concorso "Borgo dei Borghi", promosso dalla trasmissione televisiva Rai Kilimangiaro. 

Un invito a scoprire questo piccolo e incantevole paese della Costiera Amalfitana viene dal Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, il Luxury Hotel di fama internazionale ricavato dall'attenta ristrutturazione del complesso architettonico più imponente del paese, il Convento seicentesco delle Monache Domenicane costruito su un'altissima scogliera a picco sul mare. 

Conca dei Marini, che fra l'altro ha la curiosità d'essere il quarto comune più piccolo d'Italia, è veramente uno scrigno di grandi e piccoli tesori inaspettati. Ambientali, artistici e tradizionali. 

Che sia un borgo di bellezza potente ma discreta se ne erano già accorti molti personaggi famosi, che lo hanno amato e frequentato: dal re del teatro Eduardo De Filippo (che prediligeva alloggiare al Monastero), alla principessa Margareth d'Inghilterra, a Jacqueline Kennedy che amava fare il bagno nelle acque cristalline del suo mare. E poi il poeta Alfonso Gatto che nella sua casa nel cuore del borgo scrisse i suoi ultimi versi, la famiglia Chandon del famoso Champagne, lo scrittore e regista Luciano De Crescenzo

La Grotta dello Smeraldo, le processioni e le donne-streghe
Per gli ospiti del Santa Rosa la visita alle bellezze di Conca dei Marini è sicuramente un'esperienza piacevole e ricca di sorprese, che viene organizzata taylor made dal Concierge. In barca, dal mare, si abbracciano in un sol colpo d'occhio il borgo e l'alta scogliera che lo sovrasta. 

La costa è punteggiata da un susseguirsi di piccole baie coronate da spiaggette da cartolina, in cui è incastonata la Grotta dello Smeraldo, famosa per le sue concrezioni e i giochi di luce nell'acqua. Il borgo marinaro si percorre invece a piedi, fra ripidi sentieri e strette scalinate. 

Meritano una visita le tante chiese, ad iniziare da quella di San Pancrazio, la più famosa, da cui in luglio parte una processione dedicata alla Madonna del Carmelo. 

L'altra popolarissima e partecipata processione è quella di Sant'Antonio, che il 13 giugno termina proprio nella chiesa del Monastero Santa Rosa, intitolata a Santa Maria di Grado, dove si ammirano tre preziosi e rari altari lignei. 

Dal sacro al profano: nel Campo degli Ulivi, nella parte alta del borgo, rivive la leggenda delle Janare, donne-streghe che nel XVI secolo di notte si trovavano in questo luogo circondato da magia per preparare pozioni d'amore e lanciare "fatture".

Visite alle limonaie e Culinary Experience
Il Monastero Santa Rosa organizza per i suoi ospiti visite ad antiche limonaie del paese, dove si coltiva fra l'altro il pregiato Sfusato Amalfitano, ricco di succo e di profumi, e dove si può fare un tour guidato con degustazione di varie tipologie di limoni e di prodotti da essi derivati, come il famoso Limoncello. 

I prodotti locali sono alla base delle apprezzate Cooking Experience tenute da Christoph Bob, lo chef del Refettorio, il ristorante del Resort, che iniziano nell'orto del Monastero, ricavato su terrazzamenti da cui si gode una splendida vista sulla Costiera Amalfitana, e finiscono con la preparazione di varie specialità, in cucina. 

Anche alcuni trattamenti della Spa, considerata da guide e riviste specializzate fra le migliori al mondo, valorizzano in modo originale essenze locali e mediterranee. 

Per chi vuole abbinare nella sua vacanza tutte queste cose, è stato messo a punto il pacchetto Passeggiate & Benessere: 4 giorni, con un'escursione guidata di mezza giornata con pranzo in un caratteristico fienile o un raffinato pic nic, l'esperienza di cucina con lo Chef Christoph Bob e un massaggio tonificante all'arnica nella Spa.


Su un'alta scogliera a picco sul mare da cui si gode un'incomparabile vista sulla Costiera Amalfitana, questo Luxury Hotel di fama internazionale è stato ricavato dalla ristrutturazione del Convento seicentesco delle Monache Domenicane a cui si deve l'invenzione delle famose "sfogliatelle di Santa Rosa". 

Ne è proprietaria Bianca Sharma, famosa imprenditrice americana e raffinata collezionista d'arte, che in oltre 10 anni di restauri lo ha trasformato in uno dei Resort più affascinanti ed esclusivi al mondo. 

20 fra camere e suite, tutte con vista mare, un ristorante gourmet firmato dallo Chef Christoph Bob, giardini terrazzati, un orto biologico e una suggestiva piscina a sfioro sul mare, con vista unica sulla Baia di Salerno.


Informazioni
Monastero Santa Rosa
Via Roma 2 – 84010 Conca dei Marini (SA) Costiera Amalfitana
Tel. +39 089 8321199
  


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A settembre in Salento apre l'accademia antistress

VIVOSA: IL PRIMO E UNICO ANTISTRESS RESORT D'ITALIA 

Dal 9 al 24 settembre 2017, il Vivosa Apulia Resort ospita l'"Antistress Academy" (organo ufficiale per combattere lo stress) che studia e realizza piani personalizzati per ogni singolo ospite in base ad una rigorosa scientifica misurazione dello Stress attraverso il metodo EASE, Emotional AntiStress Experience. 

Primo ed al momento anche unico "Antistress Resort" in Italia e capofila dei Resort certificati da "Unique Antistress Resorts in the World", Vivosa Apulia Resort è anche l'unica struttura nazionale dove si misurano i parametri fisiologici, quali pressione e battiti cardiaci, si somministra il test di Luscher (un test basato sui colori), per la determinazione di un "punteggio" iniziale di stress che, attraverso le prove finali simil-attitudinali e la decodifica delle espressioni emotive, permette di bilanciare e gestire un percorso per combattere ed eliminare stress e forme di stanchezza in modo duraturo.

Il test EASE, ripetuto a fine soggiorno nell'ambito dell'Offerta Wellbeing con percorsi individuali e di gruppo, servirà a confermare i benefici ricevuti a seguito dei trattamenti, dimostrando come le attività Antistress praticate abbiano influito positivamente sui parametri fisiologici, quali pressione e battito cardiaco degli ospiti, migliorandone anche le espressioni emotive e le dinamiche comportamentali.

Dal 9 al 24 settembre i personal trainer ed i coach antistress lavorano insieme ad un team specializzato per predisporre il miglior programma personalizzato antistress da suggerire agli ospiti in un ambiente che è un vero e proprio tempio del benessere. 
L'intero Resort è dedicato alla formula Antistress, integrando offerta gastronomica naturale e bilanciata ad attività fisiche mirate, sedute yoga, pilates, meditazione e trattamenti tonificanti e rilassanti.

stress è capace di esercitare sull'organismo, con la sua azione prolungata, uno stimolo dannoso, provocando tensione nervosa e logorio qualche volta non completamente non avvertito dal soggetto ma ugualmente dannoso, per questo il suo studio deve essere rigoroso e scientifico e l'offerta di trattamenti non improvvisata ed al Vivosa Apulia Resort l'Accademia Antistress conta sulla guida speciale degli esperti Simon Elliott e Myra Evans ed il supporto dello Psicologo, esperto di Ipnosi, Mirco Turco, che insieme formano una squadra per un percorso benessere davvero a 360 gradi e davvero professionale, dove nulla è lasciato al caso.

I CORSI

Durante le settimane dell'Antistress Academy, vengono organizzati diversi corsi diretti a promuovere il benessere psicofisico ed emotivo, attraverso le arti orientali, le arti di strada, l'educazione alimentare. 

Lo scopo? Sentirsi più in salute o meno stressati, e ascoltare il messaggio di Mario Romano, Mariangela Giannuzzi, Paola Di Giambattista, Simon Elliott, Myra Evans, Mirco Turco e tutto il team del personale dell'EcoResort AntiStress Vivosa Apulia: la vacanza non è sempre e solo ozio, è anche un'occasione per avvicinarsi alla consapevolezza dei nostri bisogni reali di contenimento dello stress e miglioramento dell'equilibrio psicofisico per imparare a vivere meglio e tornare a casa rinnovati, non solo nel fisico, ma anche e soprattutto nello spirito.

COMBATTERE LO STRESS ANCHE A TAVOLA

Dallo slogan "Siamo quel che mangiamo" e dalla "colazione consapevole" fino ai pasti a base di prodotti naturali, l'ecoresort Vivosa si è guadagnato il prestigioso premio "The Shell" Unique Antistress Quality per la sua offerta Antistress Healthy Food, che ha visto il suo esordio all'insegna dell'Energy Cooking firmata in team dallo stesso Chef Mario Romano e della Nutritional Cooking Consultant Paola Di Giambattista, responsabile anche dell'orto bio della struttura.

"Gusto e benessere" sono le parole d'ordine. Al Vivosa emerge la tradizione culinaria pugliese, la produzione rigorosamente bio e la cultura del chilometro zero con la tecnica orientale di cottura Nishime (dal giapponese "stufare a lungo" a vapore o pressione su griglia o al forno) che utilizza basse temperature che non intaccano i valori nutritivi dei cibi, e che unite alla fantasia dell'executive chef, Mario Romano producono un'offerta per gli ospiti davvero unica nel suo genere, mettendo la tavola tra i punti centrali del benessere. Un menu sano, alleato delle dinamiche antistress del Resort.

IL CENTRO BENESSERE ANTISTRESS
I percorsi antistress guidati e la grande SPA di 800 mq, ideale per rilassarsi e rimettersi in forma sono la cornice ideale per scacciare lo stress: qui i profumi e i colori del Salento donano alla vacanza un sapore mistico e rilassante come in una favola in cui abbandonarsi.

L'offerta della SPA comprende un'area interna con biosauna, sauna finlandese, hammam, docce emozionali, cromo-aromaterapia ed un'ampia area relax dove si può riposare tra un trattamento e l'altro sorseggiando tisane biologiche  tonificanti, mentre all'aperto le varie funzioni idromassaggio della piscina esterna riscaldata aspettano gli ospiti che possono riposarsi sui confortevoli lettini relax in un percorso benessere per aiutare a ritrovare il proprio balance interiore, compromesso dalla stressante vita cittadina.


www.vivosaresort.com
Via Vicinale Fontanelle
73059 Marina di Ugento (LE)
T  0833 931 002
Email:
info@vivosaresort.com



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La Top 10 dei luoghi da visitare in Sudafrica



Milano, 18 luglio 2017 – Il Sudafrica è una destinazione adatta a ogni tipo di viaggiatore: accoglienza calorosa, clima ideale, scenari spettacolari, sistemazioni moderne e ottima cucina. Ognuna delle 9 province sudafricane ha molto da offrire in termini di varietà di esperienze, a partire dalle sue attrazioni urbane fino ai paesaggi naturali che costellano il Paese in lungo e in largo.

Di seguito, la top 10 dei luoghi da visitare nella Nazione Arcobaleno.

1. CAPE TOWN
Situata tra l'oceano e le montagne, Cape Town, "la Città Madre", è la città più antica del Sudafrica con un patrimonio culturale di oltre 300 anni. Offre paesaggi diversi partendo dalle spiagge fino alle alture di Table Mountain e Table Bay. Per un'esperienza insolita, merita una visita Old Biscuit Mill. È un piccolo villaggio nel cuore di Woodstock dove si riuniscono i più talentuosi artisti, designer e fotografi del Sudafrica e ospita, giorno e notte, mercatini, workshop e boutique di giovani designer, ristoranti e tanti festival e musica dal vivo da non perdere.

2. WINELANDS, LA TERRA DEI VIGNETI
Percorrendo le bellissime strade del vino, è possibile scoprire le pluripremiate etichette e la deliziosa cucina del Sudafrica. La maggior parte dei vigneti si trova nella piana verdeggiante di Boland Basin, circa 80km a nord-est di Cape Town. I fiumi che scorrono in queste vallate e confluiscono nel bacino danno vita a diverse varietà di vino tra cui Syrah, Cabernet Sauvignon e Pinot Noir. Oltre ai tour di degustazione di vini, alla Vergenoegd farm si può assistere a uno spettacolo insolito e divertente: ogni giorno, 1.070 anatre sfilano tra i vigneti così da allontanare lumache e altri insetti che potrebbero danneggiarli.

3. GARDEN ROUTE
Conosciuta come "il Paradiso del Sudafrica", la famosa Garden Route attraversa un'area ricca di fascino e bellezze naturali, ideale per gli amanti dell'avventura e dell'aria aperta. Il suo nome è dato dalla ricca varietà di vegetazione che si può incontrare e da lagune e laghi che ne tratteggiano la costa. Qui è d'obbligo fermarsi ad assaggiare il biltong, carne essiccata di manzo o di altre varietà, marinata e speziata e poi tagliata in strisce sottili: una vera prelibatezza della cucina sudafricana!

4. JOHANNESBURG
Johannesburg, più affettuosamente chiamata Jo'burg, è il cuore pulsante dell'economia africana e il principale punto d'accesso al Sudafrica. La città offre infinite opportunità: dalle attività culturali grazie alla sue oltre gallerie d'arte, teatri, pub e locali aperti tutta la notte.

5. KRUGER NATIONAL PARK
Il Kruger National Park, al confine con Mozambico e Zimbabwe, ricopre una vasta area di vegetazione e savana nelle regioni più a nord del Sudafrica. Grazie all'immensa varietà di animali, flora e fauna che ospita, è considerato il parco nazionale per eccellenza del Sudafrica. Si estende per più di 20.000 km2 e conta ben 16 ecosistemi, in cui è possibile incontrare i famosi Big Five in un safari a piedi o a bordo di una 4x4.

6. DURBAN
Seconda città più grande del Sudafrica, Durban si trova sulla costa orientale. Il clima subtropicale, le spiagge mozzafiato e la vicinanza a Johannesburg l'hanno resa la destinazione più amata dai sudafricani. È il centro dei principali eventi sportivi e per gli amanti dello shopping è un vero paradiso con i suoi centri commerciali, negozi d'artigianato e bazar. Qui si può gustare il miglior bunny chow del Sudafrica, un piatto molto gustoso, originario della comunità indiana di Durban. Si tratta di pane in cassetta svuotato e riempito di curry insieme a carne di agnello, manzo, pollo, tritato o verdure.

7. ROBBEN ISLAND
Patrimonio UNESCO dal 1999, l'isola di Robben Island è un ricco paradiso naturale oltre che un luogo della memoria del Sudafrica. Dal 1961 al 1991 fu la prigione di molti membri dell'African National Congress come Nelson Mandela che la trasformò da luogo di immensa crudeltà a simbolo di speranza. Per saperne di più su Robben Island e sulla vita di Mandela, è possibile scaricare l'app Madiba's journey  che propone una mappa di 27 attrazioni turistiche, una per ogni anno trascorso in prigione da Mandela; i visitatori possono così creare il proprio itinerario e condividere il loro viaggio sui social.

8. SOWETO
Soweto si trova a sudovest di Johannesburg ed è la più grande e famosa township del Sudafrica. Da focolaio delle attività anti apartheid si è trasformata nel tempo in un allegro e vivace centro in cui ci si può immergere nel vivo della cultura e della storia sudafricana. Per conoscere da vicino la storia del Paese, si può visitare Vilakazi Street, forse la strada più famosa in Sudafrica, in cui hanno vissuto ben due Premi Nobel per la Pace, Nelson Mandela e il Reverendo Desmond Tutu. Da non perdere un pranzo al caratteristico shebeen, pub tipico di Soweto.

9. BLYDE RIVER CANYON NATURE RESERVE
Situato nella provincia di Mpumalanga e famoso per i suoi punti panoramici come God's Window, il Blyde River Canyon offre le viste migliori del Sudafrica. Tra le attività da praticare sicuramente ci sono arrampicate, nuoto e percorsi suggestivi in auto. Il territorio inoltre ospita oltre 1.000 specie di flora e fauna.


10. WILD COAST
La Wildcoast è un vero tesoro naturale. I visitatori potranno scegliere se scoprire le sue ricchezze a piedi, in 4x4 o a cavallo o uscire in barca per pescare, fare snorkeling o immersioni. Qui, ogni anno nei mesi di giugno e luglio, si può assistere alla Corsa delle Sardine, la più grande migrazione di pesci al mondo: enormi banchi di sardine migrano dalle acque più fredde del Capo verso quelle più calde di Kwa-Zulu Natal per deporre le uova. Una volta fatto, ritornano al Capo scortate da migliaia di delfini, uccelli, rapaci, balene e squali. Tutto quanto l'oceano si risveglia ed è un'emozione indescrivibile.

Questo era soltanto un assaggio di quello che può offrire il Sudafrica. Non resta che scegliere da dove cominciare il proprio viaggio! 
SOUTH AFRICAN TOURISM
South African Tourism è la DMO per la repubblica sudafricana e fa capo al National Department of Tourism. South African Tourism lavora con l'industria turistica e con il governo per promuovere il Paese a livello nazionale e internazionale ed accrescere il numero di visitatori in viaggio di piacere o affari con l'obiettivo di aggiungere 5 milioni di turisti nazionali e internazionali nei prossimi 5 anni. Il turismo rappresenta il 3% del PIL del Sud Africa e circa il 4,5% della forza lavoro totale del Paese lavora in questo settore (secondo le statistiche sudafricane del 2014). South African Tourism ha uffici in Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti.

 


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