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giovedì 31 dicembre 2015
La Israel Antiquities Authority indaga sulle abitudini alimentari dell'uomo di 10.000 anni fa. Si preferiscono i legumi
Il 5 febbraio 2016 c'è la 5° edizione del Raiffeisen Ski King: freestyle ski contest dell'Alpe di Siusi Snowpark (Seiser Alm/Südtirol).
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Una primavera sugli sci al costo di un solo skipass per tutta la famiglia, nel comprensorio di Carezza, in Val D’Ega (BZ)
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Zeiss presenta le nuove maschere da sci per la stagione invernale 2015/2016
La maschera da sci è un accessorio fondamentale per definire il proprio look in montagna. I modelli più ricercati sono quelli che riescono a proporre soluzioni sportive di alto livello senza però dimenticarsi di un tocco glamour.
Per il 2016, anno in cui vedremo ancora i colori fluo, i pantaloni baggy e le giacche oversize farla da padroni sulle piste da sci, Zeiss è pronta ad offrire agli amanti di sci e snowboard una nuova collezione di maschere, frutto della sua esperienza e della sua costante ricerca nello sviluppo di nuovi prodotti.
Il design super sottile e leggero delle maschere 2016, brevettato da ZEISS, offre allo sciatore una performance di alta qualità: il minor ingombro e la leggerezza garantiscono la massima libertà di movimento mentre l'ampio campo visivo dona la sensazione di non avere la mascherina indosso, garantendo un comfort prolungato e una maggiore percezione degli ostacoli.
Per gli amanti della neve Zeiss ha realizzato tre categorie di prodotti:
I modelli Combo, la novità assoluta dell'anno 2016, permettono allo sciatore una personalizzazione totale della propria mascherina. Caratterizzati da un design accattivante e colorazioni alla moda come l'arancione e il verde fluorescente, permettendo anche allo sciatore attento al proprio stile di giocare con i colori e di abbinali per le proprie esigenze. Per ogni maschera acquistata, infatti, si riceverà un elastico e un paraspiffero aggiuntivi.
- I modelli Duo, permettono di avere invece due lenti intercambiabili in una sola maschera per la massima performance visiva. Offrono un'ampia scelta di colori e dettagli di tendenza per soddisfare i gusti sia del pubblico maschile sia di quello femminile, grazie alla maschera camouflage rosa e a quella dorata, elegante e trendy.
- I modelli Mono, ideali per le condizioni di elevata luminosità, disponibili con un'unica lente, offrono una maschera per un total look bianco o nero.
Zeiss però non è solo un brand in grado di produrre accessori fashion, è soprattutto sinonimo di qualità, eccellenza e innovazione. L'azienda tedesca, leader del settore dell'ottica da oltre 160 anni, ha realizzato un'esclusiva colorazione, la SONAR by ZEISS, per le condizioni di scarsa luminosità. Questa esclusiva tecnologia di colore, brevettata ZEISS, è stata studiata per aumentare i contrasti e facilitare l'identificazione di dislivelli e ostacoli sulla neve. In questo modo, lo sciatore può reagire al pericolo con maggiore velocità e sicurezza e non è costretto a rinunciare alle sue discese nemmeno in giornate nebbiose e nuvolose.
La lente, inoltre, è stata testata durante wearing trials a Cortina d'Ampezzo in Italia e a Saas Fee in Svizzera, in collaborazione con l'Istituto di Optometria di Aalen e il Dipartimento di Medicina dello Sport della Ruhr-Universität di Bochum in Germania. I test hanno dimostrato che SONAR offre una performance superiore sia in termini di sensibilità ai contrasti, sia di percezione visiva e dei colori, rispetto a lenti ad altro contrasto disponibili sul mercato.
La nuova collezione è disponibile unicamente presso i migliori Centri Ottici ZEISS. Per maggiori informazioni e per ricercare il Centro ottico più vicino a casa propria è possibile consultare il sito internet al link:
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mercoledì 30 dicembre 2015
Notte di San Silvestro a Primavalle: Enrico Capuano, Akuna Matata e Tammurriarè, Abraxa Teatro, Pittori e Poeti Anonimi del Trullo e tanti altri!
Il 6 gennaio 2016 l'Epifania si festeggia tra avventure, boschi incantati e formule magiche con tutta la famiglia al Castello di Gropparello (PC)
“Viva viva la Befana!”
Expedia: Vacation Deprivation 2015 - Cosa saremmo disposti a fare per un giorno di vacanza in più?
martedì 29 dicembre 2015
Invasioni in Sardegna e influssi architettonici
Il sovrano, detto appunto Judex, dei quattro giudicati in cui era divisa la Sardegna, era coadiuvato da collaboratori, i curatòri: erano in genere persone colte e lungimiranti, propensi allo sviluppo culturale nella loro isola. D'altra parte, era risaputo che i diversi ordini monastici diffusi in tutto il territorio italiano dell'epoca, conoscevano ed applicavano nuove tecniche di coltivazione e di lavorazione dei prodotti agricoli, quindi richiamarli nell'isola, significava incrementare l'aspetto socio economico e al contempo quello architettonico.
Il propulsore di questo fenomeno fu un Judex, Baristone I, che, a capo del giudicato di Torres insieme a suo nipote Mariano I, nel 1063 fece richiamare nell'isola i monaci Benedettini di Montecatini, per ristabilire la moralità fra il clero, che stava assumendo comportamenti poco consoni ad un ordine religioso. In effetti egli proseguì il disegno del predecessore, suo padre Gonnario Comita, che aveva affidato la costruzione della Basilica di San Gavino di Porto Torres, a maestranze pisane. L'esempio del giudice di Torres fu seguito a ruota da altri governatori sardi, per cui si assistette all'invasione dell'isola da parte di svariati ordini monastici come i vallombrosani, i cistercensi, i camaldolesi, i vittorini, inoltre furono impiegate maestranze locali e francesi, soprattutto di origine provenzale e spagnola.
L'architettura romanica in Sardegna ebbe un ragguardevole sviluppo e tuttora si ergono, a testimonianza, molte costruzioni dedicate al culto, il cui stile deriva dall’unione e dalla sinergia di influssi diversi, in quanto lo stile architettonico allora dominante (con i molteplici elementi caratteristici delle scuole di appartenenza), si è sviluppato attorno a quello nuragico, conferendo al romanico sardo, una connotazione singolare, inedita.
Il primo esempio di architettura romanica in Sardegna si trova a Porto Torres, rappresentato dalla Basilica di San Gavino, i cui lavori iniziarono nell'XI secolo ad opera di maestranze pisane, fu inaugurata nel 1080 dal giudice Mariano di Torres e dall'arcivescovo Costantino di Castra. Un esempio di romanico provenzale è rappresentato dalla Basilica di San Saturnino, dedicata anche ai santi Cosma e Damiano, la chiesa più antica di Cagliari.La costruzione rientra fra i più antichi complessi paleocristiani della Sardegna, nel 1089 il giudice Costantino Salusio lo donò ai monaci Vittorini di Marsiglia, che realizzarono i lavori di ampliamento e di restauro seguendo i dettami del loro stile architettonico.
Molto interessante dal punto vista architettonico, la bellissima Basilica di Saccargia che si erge a Codrongianos , in provincia di Sassari, in cui confluiscono influssi stilistici di diversa derivazione. La chiesa, in segno di ringraziamento per essere stato esaudito il desiderio di un erede, fu regalata da Costantino I ai Camaldolesi, che vi fondarono una loro abbazia, successivamente furono affidati interventi di ampliamento della chiesa e la costruzione del maestoso campanile, ad architetti appartenenti alla Scuola pisana, si deve invece a maestranze di Lucca la costruzione del portico, sulla facciata della chiesa, mentre gli affreschi dell'abside, nel XII secolo, sono attribuiti ad un ignoto artista dell'Italia centrale.
In provincia di Nuoro, nella città di Ottana, si può ammirare uno splendido esempio di architettura romanica di influsso Pisano: l'antica Chiesa di San Nicola, consacrata dal vescovo Zaccaria nel 1160. Al suo interno, affreschi attribuiti ad un artista francescano, rappresentano scene della vita dei santi Francesco e Nicola, accanto a due personaggi storici: il vescovo francescano Silvestro e il giudice d'Arborea Mariano IV. L'affascinante Cattedrale di Sant'Antioco, costruita in una zona isolata in prossimità di Chilivani, presso Ozieri, sorge su una collinetta di origine vulcanica, unica costruzione dell'area che domina in tutta la sua bellezza. Ci offre un esempio della miscellanea di diverse maestranze, infatti ai monaci Cistercensi si devono gli influssi francesi con le maestranze di origine borgognona, ma non mancano elementi caratteristici del romanico lombardo e del romanico pisano.
lunedì 28 dicembre 2015
Posti esclusivi ed idee speciali per vivere il San Valentino 2016 in modo indimenticabile. Con i Romantik Hotels & Restaurants, specialisti nelle vacanze per 2.
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