Meta ambita sia per il patrimonio artistico che per la splendida spiaggia su cui si affaccia il centro storico, Cefalù affascina il viaggiatore immerso nella scoperta delle bellezze dell'isola. La posizione del centro abitato è eccezionale con il suo centro storico che abbraccia il mare con il suo piccolo porticciolo. Rinomata per la bellezza della sua spiaggia e del mare che la lambisce, Cefalù è soprattutto nota e apprezzata per il patrimonio artistico-culturale. Si pensa che le origini della città siciliana risalgano al IV sec. a. C. E che durante la dominazione normanna attraversò un periodo di grande splendore e sviluppo. Il nome Cefalù deriva dal greco Kephaloidion, che significa testa, probabilmente per la forma particolare della rocca che sovrasta il centro storico. Raggiungibile da una salita che da corso Ruggero II e per via Saraceni permette di giungere fino in cima, la rocca permette di godere di un panorama mozzafiato che spazia da Capo d'Orlando a Palermo, sullo splendido mare siciliano. Nelle giornate più limpide è possibile distinguere la sagoma delle Isole Eolie. La rocca rappresenta l'insediamento originario e conserva resti di epoche differenti tra cui spiccano le vestigia di un edificio megalitico di epoca greco-arcaica popolarmente chiamato Tempio di Diana. In cima si trovano invece i resti di un castello del XII-XIII sec. recentemente restaurato. Per chi visita la città di Cefalù, tappa obbligatoria è rappresentata dal duomo, costruzione anticamente voluta da re Ruggero. Il duomo venne eretto tra il 1131 ed il 1240 in seguito ad un voto del re normanno Ruggero II sul punto di fare naufragio di ritorno da Napoli. E' evidente l'impronta normanna soprattutto nella facciata inquadrata da torri e nell'alta abside fiancheggiata da absidiole più piccole. All'interno del duomo, la raffigurazione del Cristo Pantocratore che troneggia nella parte alta del catino absidale, la mano destra a benedire, la sinistra a reggere il testo sacro, con in greco (a sinistra) ed in latino la significativa frase del vangelo secondo Giovanni (8,12): "Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". A chi visita Cefalù consigliamo di visitare oltre al Duomo normanno, che contiene inoltre uno splendido esempio di mosaici bizantini, anche l'Osteria Magno, Palazzo del re Ruggero, il Museo Mandralisca, che racchiude una collezione numismatica, una serie di dipinti tra cui il bellissimo Ritratto d'Ignoto eseguito da Antonello da Messina intorno al 1470, ritrovamenti archeologici provenienti soprattutto da Lipari, tra i quali un singolare cratere a campana che raffigura un venditore di tonno (IV sec a.C.), una parte (esposta a rotazione) della ricca collezione malacologica, che comprende oltre 20000 esemplari, ed una serie di oggetti tra i quali si evidenzia un "rompicapo" cinese in avorio. A pochi chilometri da Cefalù è possibile visitare il Santuario di Gibilmanna, sulle pendici di Pizzo S. Angelo. Il santuario, dedicato alla Madonna, sorge in mezzo ad un bosco di querce e castagni, ad 800 m di altitudine ed ha origini molto antiche. Oggi è meta di pellegrinaggi che si intensificano il giorno della Madonna, l'8 settembre. Per chi visita la città di Cefalù sono molte, dunque, le cose da vedere.
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