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martedì 29 settembre 2020

GIBUS REALIZZA GLI SPAZI OUTDOOR PER UN ESCLUSIVO HOTEL IN SARDEGNA


GIBUS REALIZZA GLI SPAZI OUTDOOR PER UN ESCLUSIVO

HOTEL IN SARDEGNA

 

SACCOLONGO (PD), 8 SETTEMBRE 2020

 

GIBUS (GBUS:IM), il brand italiano del settore outdoor design di alta gamma, PMI Innovativa quotata su AIM Italia e fondata nel 1982, ha realizzato l'area outdoor del Punta Negra, esclusivo hotel in Sardegna.

 

Il Punta Negra ha scelto GIBUS con l'obiettivo di valorizzare gli spazi esterni all'albergo, che si affaccia sull'omonima spiaggia ed è immerso nella nicchia ecologica unica nel suo genere del Parco Naturale di Porto ConteCapo Caccia ad Alghero.

 

Il prestigioso hotel aveva la necessità di realizzare una struttura fissa, ma la posizione troppo vicina al litorale aveva reso impossibile ottenere i permessi necessari. L'innovativa tecnologia delle pergole bioclimatiche – che per le norme urbanistiche non comportano alcun aumento della volumetria costruita – ha offerto al Punta Negra un'efficace soluzione.

 

Al Punta Negra sono state installate 8 pergole bioclimatiche Med Twist, affiancate, grazie all'avanzato concept modulare, in una mirata combinazione in grado di garantire alla struttura uno spazio outdoor estremamente ampio e gradevole, caratterizzato inoltre dai più evoluti comfort.

 

Contraddistinte da un design pulito ed essenziale, in grado di esaltare ulteriormente la straordinaria bellezza del luogo, le pergole Med Twist si integrano perfettamente nello splendido contesto ambientale in cui è inserito l'hotel.

 

Dotate di una solida struttura in alluminio estruso verniciato a polveri, che donano un'elevata qualità percettiva delle superfici facendole risultare piacevoli alla vista e al tatto, queste pergole presentano un'innovativa copertura a lame orientabili da 0 a 120°, perfetta per ottimizzare il microclima della sottostante area.

 

La funzionalità dei modelli Med Twist permette all'hotel di sfruttare al meglio la lunga stagione di accoglienza concessa dalla mitezza del clima, a ogni ora del giorno e della sera, variando l'esposizione al sole e al vento a seconda delle condizioni atmosferiche e dei desideri dei clienti, nonché consentendo loro di fruire degli spazi outdoor anche in caso di pioggia. In aggiunta alla normale attività alberghiera, le pergole consentono al Punta Negra anche di ospitare eventi all'aperto che stanno riscuotendo un crescente successo.

 

Durante il periodo estivo, la disponibilità di un ampio spazio di mediazione fra interno ed esterno ha rappresentato un'importante opportunità per l'albergo di Alghero che, in tutta sicurezza, ha potuto accogliere i propri ospiti in un'area outdoor confortevole e altamente suggestiva.

 

Il modello Med Twist è proposto da GIBUS all'interno della linea Lusso High Tech, vertice tecnologico dell'ampia gamma di soluzioni offerte dall'azienda. Anche grazie alle performance messe a segno da questa linea, che nel 2019 ha rappresentato il 29% dei ricavi della società, protagonista di un incremento del +46,6% rispetto al 2018, GIBUS ha realizzato lo scorso anno un fatturato pari a 40,9 Euro milioni, migliorando del +20,4% il dato di 34,0 Euro milioni registrato al 31 Dicembre 2018.

 




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martedì 22 settembre 2020

Turismo in Italia: l'importanza di investire sulle persone

TURISMO IN ITALIA: 
L'IMPORTANZA DI INVESTIRE NELLE PERSONE

Dopo la crisi post-Covid e le difficoltà del periodo estivo, il comparto turistico italiano si muove su uno scenario ancora estremamente incerto.
Per sostenere il settore si stanno cercando soluzioni o proposte in diverse direzioni e da parte di differenti attori in gioco, ma quali sono gli investimenti più urgenti e necessari? Quali sono le risorse reali, quali le aree di miglioramento per il comparto turistico?

Spoiler: le persone con le loro competenze e professionalità, anche e soprattutto nel turismo.

Il Travel and Tourism Competition Index, da poco reso pubblico dal World Economic Forum, ci offre una fotografia del comparto mettendo a confronto 140 Nazioni, analizzate sulla base di indici economici molti precisi e dettagliati. 

Il quadro che ne emerge è estremamente interessante e dovrebbe servire come un faro nella notte del turismo post-Covid per indirizzare la strategia di investimento su un settore trainante, ma ancora non compreso del tutto nelle sue potenzialità, per la crescita economica dell'Italia.

Nella classifica stilata dagli analisti del World Economic Forum, per quanto riguarda la posizione generale l'Italia si mantiene a discreti livelli, con un ottavo posto a cui contribuiscono in particolare le bellezze naturali (per cui l'Italia si colloca al 7° posto) e l'offerta culturale, che ci vede al 4° posto, insieme al business travel.

Ma qual è l'elemento chiave che ancora frena la crescita economica del turismo in Italia? Non sono le infrastrutture, di cui si parla spesso come aspetto principale su cui si dovrebbe investire, visto che alla voce "Tourist service infrastructure", l'Italia si colloca al decimo posto su 140.

Quello che veramente impedisce di sviluppare al massimo le potenzialità del nostro Paese e che penalizza pesantemente la crescita del comparto travel è la mancanza di investimento sulle risorse umane

Infatti, quando si arriva alla voce "Human resources and labour market" il dato emerge in tutta la sua gravità: l'Italia precipita al 63° posto.

"Investire sulle persone, su quello che chiamiamo lo 'human factor', è fondamentale e sempre più urgente", commenta Elena Sisti, fondatrice di Elesta Art Travel, l'unico tour operator italiano con direzione artistica, che da sempre mette le persone e le loro competenze al centro del proprio approccio al turismo. "Appare incomprensibile che in un Paese come l'Italia si trascuri, o addirittura si ignori, il valore e il ruolo essenziale della preparazione delle tante figure professionali che fanno conoscere e amare il nostro Paese. In primo luogo le guide turistiche, che sono in grado di fare la differenza nel servizio offerto ai turisti, dando contenuti di qualità, introducendo con delicatezza e passione alla scoperta di luoghi più o meno conosciuti del nostro Paese, costruendo quella rete che di fatto contribuisce a portare visitatori e a far scegliere una destinazione turistica piuttosto che un'altra. Ma anche tutti gli operatori del turismo, sul cui aggiornamento costante si dovrebbe investire, per il futuro e per la crescita dell'Italia."

                               

"Valorizzare le figure professionali già esistenti dotate di elevate competenze è essenziale", sottolinea Valeria Gerli, presidente di ConfGuide-GITECAssociazione Guide Italiane Turismo e Cultura aderente a Confcommercio Milano e vicepresidente nazionale della Federazione ConfGuide, "ed occorre evitare di creare figure surrogate, non professionali, prive di preparazione e competenze specifiche, oltre che della necessaria abilitazione. Le guide turistiche sono i professionisti della divulgazione, della didattica e della valorizzazione dei beni culturali nei confronti di tutte le tipologie di pubblico. È indispensabile che il settore Cultura, ai diversi livelli amministrativi, si avvalga finalmente delle guide professioniste in tutti i progetti e in tutte le azioni, creando un'alleanza sistematica che avrà ricadute positive diffuse e farà della qualità la cifra caratteristica del turismo in Italia. La qualità, infatti, è l'unico antidoto alla crisi del settore.

"Il turismo è una economia delle relazioni", osserva Stefano CeciInnovation ManagerProfessore a contratto per la Laurea in Turismo, Management e Cultura dell'università IULM, co-fondatore dell'Associazione Startup Turismo, "che produce esperienza e che genera valore e ricchezza. Una tessitura che mette in rete luoghi, territori e imprese per la costante ri-generazione e valorizzazione della cultura.

                               

"Questa pandemia è certamente una piaga che ci sta martoriando nel più profondo ma diviene anche un'opportunità che ci permette di evolvere come seri professionisti dell'accoglienza", osserva Bernie GallottaChef Concierge & Guest Relations al Grand Visconti Palace di Milano e Patron ALPA Academy-Associazione Lombarda Portieri d'Albergo 'Les Clefs d'Or'. "Un'approfondita e necessaria formazione degli operatori li porterà ad adeguarsi a questa 'nuova normalità' nella miglior maniera, la tecnologia avrà certamente un ruolo importante nel sopperire alle esigenze dell'ospite, ma a fare sempre e comunque la differenza è il fattore umano, del quale non si potrà mai fare a meno.

Per diffondere e far comprendere il ruolo essenziale del fattore umano nel turismo, da cui dipendono sviluppo e crescita economica, e per sensibilizzare sull'importanza di investimenti nella formazione e nella valorizzazione, anche sui canali social, verrà adottato l'hashtag #fateviguidare.



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venerdì 18 settembre 2020

Restiamo a disposizione per qualsiasi necessario approfondimento. Grazie, Buon lavoro

Di seguito la nota di Global Blue sulla necessità di allineare le politiche fiscali per il turismo internazionale a quanto fatto dagli altri principali Paesi europei per non perdere competitività e attrattività, soprattutto in un momento storico nel quale il settore, rispetto allo scorso anno, ha registrato un calo del 90%.



Turismo internazionale, Global Blue: l'Italia rischia di perdere attrattività
Servono interventi immediati per allineare la normativa del Tax Free Shopping al resto d'Europa

Milano, 16 settembre 2020 - L'Italia rischia di rimanere il Paese europeo con la normativa fiscale meno attraente per i turisti internazionali che, non appena sarà possibile, decideranno di tornare a viaggiare nel Vecchio Continente.

 

L'Italia rimane immobile mentre gli altri "vicini-competitor" mettono in atto politiche fiscali sempre più attrattive. Che questo sia un ambito strategico per il rilancio dell'economia legata al turismo lo dimostra anche la recente decisione presa dalla Francia: il governo transalpino ha annunciato che dal 1° gennaio 2021 sarà possibile per i viaggiatori extra-UE chiedere il rimborso dell'Iva per acquisti personali da 100 euro in su, abbassando notevolmente la vecchia soglia ferma da anni a 175 euro. Un'importante svolta proveniente dal Paese che, finora, aveva il limite più alto di tutta Europa, "primato" che ora passa all'Italia.

 

Da noi, infatti, c'è ancora un livello stabilito nel 1993: per poter avere il rimborso dell'Iva i turisti devono spendere per ogni acquisto almeno 154,95 euro, le vecchie 300.000 lire. Situazione diametralmente opposta a quella di Germania e Spagna, dove da tempo è stata eliminata la soglia minima di spesa per il tax free shopping: in quei Paesi il rimborso è previsto spendendo qualsiasi cifra, anche pochi euro.

 

«L'Italia non può permettersi di non intervenire, soprattutto in un momento storico nel quale registriamo un crollo del settore del 90% rispetto allo scorso anno e nel quale lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha sottolineato come si pone, su diversi fronti, un serio problema di competitività tra ordinamenti giuridici dell'Unione Europea» dice Stefano Rizzi, Country Manager di Global Blue Italia, società leader nel settore del Tax Free Shopping e con una vocazione naturale nella consulenza in ambito di turismo e retail.

 

«Senza correttivi è molto probabile che il turista cinese, americano, australiano, quando tornerà a viaggiare e fare shopping in Europa, acquisterà la borsa, l'orologio, le scarpe tanto desiderate in Spagna, Francia o Germania, invece di farlo in Italia. Così facendo, il danno economico si ripercuoterà principalmente sui piccoli artigiani, già in grande difficoltà a causa della crisi che stiamo attraversando, i cui prodotti, eccellenza del made in Italy, avranno ancora meno possibilità di essere venduti» sottolinea Rizzi. «Lo shopping è diventato un elemento in grado di influenzare e indirizzare un viaggiatore a preferire un Paese piuttosto che un altro. Dove fare acquisti, cosa comprare, quanto spendere viene sempre più spesso pianificato prima della partenza, prevedendo di dedicare a questa attività diverse ore se non alcuni giorni del programma di viaggio: sono dinamiche cruciali per la competitività di un Paese che non possono più essere ignorate. Ancora una volta chiediamo a Parlamento e Governo, in particolare ai ministeri dell'economia e del turismo guidati da Roberto Gualtieri e Dario Franceschini, di non sottovalutare il peso e l'importanza del settore imprenditoriale legato al turismo internazionale».


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50 Top Pizza: le 20 migliori pizze in viaggio in Italia - da taglio e asporto - 2020

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50TOP_logo
UNA GRANDE NOVITÀ FIRMATA 50 TOP PIZZA

PIZZARIUM DI GABRIELE BONCI AL PRIMO POSTO
DELLE 20 MIGLIORI PIZZE IN VIAGGIO IN ITALIA
- DA TAGLIO E ASPORTO - 2020
SUL PODIO
OLIVA PIZZAMORE (ACRI - CS) E SANCHO (FIUMICINO - RM)

Il 29 settembre in diretta streaming la gran finale di 50 Top Pizza
per scoprire le migliori pizzerie d'Italia e del mondo del 2020
50top_pizzeinviaggio-newsletter
Per la sua quarta edizione 50 Top Pizza, la prestigiosa guida on-line delle migliori pizzerie italiane e del mondo, presenta una grande novità: la classifica de Le 20 Migliori Pizze in Viaggio in Italia - da taglio e asporto - 2020. Tutti quei locali dunque frequentati per un consumo di tipo veloce e specializzati nei servizi di take away e delivery, al contempo capaci di offrire un livello qualitativo altissimo.
E al primo posto di questo speciale e nuovo ranking non poteva che esserci lui, Gabriele Bonci con la sua Pizzarium (Roma), mecca mondiale della pizza in teglia. Secondo Oliva Pizzamore di Acri (CS), del maestro pizzaiolo Antonio Oliva, punto di riferimento della Calabria. Terzo Sancho, insegna storica di Fiumicino (RM) gestita da Franco Di Lelio e la sua famiglia.

Questa la classifica completa de Le 20 Migliori Pizze in Viaggio in Italia - da taglio e asporto - 2020
  1. Pizzarium – Roma, Lazio
  2. Oliva Pizzamore - Acri (CS), Calabria
  3. Sancho - Fiumicino (RM), Lazio
  4. 'O Fiore Mio Pizze di Strada – Bologna, Emilia Romagna
  5. Gina Pizza - Ercolano (NA), Campania
  6. – Brescia, Lombardia
  7. Lievito pizza, pane… - Roma, Lazio
  8. Antico Forno Roscioli - Roma, Lazio
  9. Piedigrotta 2 Express - Il Pizz'ino – Alessandria, Piemonte
  10. Pane e Tempesta – Roma, Lazio
  11. Pizzeria Campana dal 1990 - Corigliano Calabro (CS), Calabria
  12. Granocielo - Avezzano (AQ), Abruzzo
  13. 20 Pizza & Delicious in Teglia - Cava de' Tirreni, Campania
  14. Pizzeria Paco Linus & Luca Iannicelli – Napoli, Campania
  15. Scrocchia – Bergamo, Lombardia
  16. 1947 Pizza Fritta Napoli – Napoli, Campania
  17. Pistamentuccia – Bologna, Emilia Romagna
  18. Pizzeria Mary Rose – Napoli, Campania
  19. Pizzeria Pizzica – Cosenza, Calabria
  20. Il sole di Napoli – Padova, Veneto
"La pizza viaggia da quando è nata – sottolineano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, curatori di 50 Top Pizza – e l'emergenza sanitaria ce lo ha ricordato, riportandoci alle origini di questo cibo popolare, quando non esistevano ancora le bellissime pizzerie di cui parliamo ogni anno. Abbiamo scoperto allora che anche in questo settore la qualità e la proposta hanno fatto passi da gigante. E non ci riferiamo solo al vincitore di questa classifica, che ha contribuito alla rivoluzione della pizza in Italia, ma a un fenomeno generale che investe tutte le regioni e tutti gli stili".

Il metodo utilizzato per stilare la nuova graduatoria è lo stesso che caratterizza ormai da anni 50 Top Pizza, ovvero una prima selezione dei locali operata dagli ispettori sparsi su tutta la Penisola e successivamente le verifiche nelle pizzerie, in totale anonimato. A essere attentamente esaminate sono state in primis la qualità degli ingredienti, poi la puntualità nel servizio, la compatibilità ambientale e, ça va sans dire, la pulizia e il rispetto delle norme di sicurezza.

"La tendenza è chiara – concludono i tre curatori - questo settore del mondo pizza è destinato a crescere sempre di più con il cambiamento delle abitudini. Ciò che era un'antica tradizione è diventata moderna necessità: avere in ufficio o a casa, oppure per strada, un prodotto sano, digeribile e realizzato con le migliori materie prime".

Cresce l'attesa intanto per scoprire le migliori pizzerie d'Italia e del mondo del 2020, le quali saranno svelate, insieme ai diversi premi speciali di questa edizione, durante la grande serata finale di 50 Top Pizza, in programma martedì 29 settembre alle ore 18.30 e trasmessa in diretta streaming sui canali Facebook di 50 Top Pizza, 50 Top Italy, Luciano Pignataro Wine Blog, FineDiningLovers, Voce di Napoli e Food Napoli, e sul profilo Instagram di 50 Top Pizza.

Partner dell'iniziativa:
Olitalia, Birrificio Fratelli Perrella, Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, S.Pellegrino & Acqua Panna, D'Amico, Pastificio Di Martino, Solania, Latteria Sorrentina.
PizzeInViaggio2020_Podio
Da sinistra verso destra: Gabriele Bonci (Pizzarium), Antonio Oliva (Oliva Pizzamore), Franco Di Lelio (Sancho).



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