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lunedì 25 maggio 2020

Turismo: l’UE dà ragione a Konsumer: i viaggi annullati vanno rimborsati, non bastano i voucher.

["Alessandro Maola Comunicazione"]

I viaggi annullati per covid19 vanno rimborsati. UE conferma la posizione di Konsumer
No a voucher o cambi di data, o si rischiano sanzioni. La Commissione Europea impone quelle regole che da settimane invocava l'associazione di tutela dei consumatori Konsumer. Avv. Franchi "Non si può lasciar decidere ai vettori o ai tour operator, era necessario stabilire una linea di azione ufficiale e condivisa"
Chi aveva prenotato un viaggio e non è potuto partire a causa dell'emergenza da covid19 ha diritto ad avere indietro il denaro speso. Non voucher a scadenza o proposta di cambio di data, come molti vettori stavano proponendo, ma, se il cliente lo richiede, l'intero importo versato. Una posizione che già da diverse settimane portava avanti l'associazione di tutela dei consumatoriKonsumer, che si era schierata al fianco di moltissimi consumatori, e che ora è stata ufficializzata anche attraverso una lettera che la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano.
"Una decisione centrale che contribuisce a dare forza a quella che già da tempo era la nostra posizione. – Commenta l'avvocato Giovanni Franchi, esperto in diritto dei consumatori e Presidente per la Regione Emilia-Romagna dell'associazione Konsumer –Non era pensabile far perdere il denaro a migliaia di consumatori per un'emergenza sanitaria di cui non hanno assolutamente colpa. Non è possibile imporre ad una persona di riprogrammare il proprio viaggio nel prossimo anno. Alcuni potrebbero non aver voglia di partire o di lasciare il paese, c'è chi ha perso il lavoro o è stato mesi in cassaintegrazione, e non ha più la serenità economica per concedersi un viaggio in tranquillità, ci sono, poi, viaggi di nozze da diverse migliaia di euro di coppie che non sono riuscite a sposarsi. Parliamo di decine di migliaia di euro di prenotazioni per viaggi e servizi dei quali i clienti non hanno usufruito. Non si può lasciar decidere ai vettori o ai tour operator, era necessario stabilire una linea di azione ufficiale e condivisa."
Il nostro Governo ora ha tempo fino a giovedì 28 maggio per fornire una risposta, comunicando la volontà di consentire ai viaggiatori la scelta se chiedere il rimborso integrale della somma versata o usufruire di un voucher.
Ma, in realtà – chiarisce l'avv. Giovanni Franchi, a – non vi è alcun bisogno che l'Italia cambi la propri normativa, perché i turisti che hanno perso il loro viaggio abbiano il rimborso. Per la giurisprudenza italiana infatti – sempre per l'avv. Franchi – la violazione di norme comunitarie comporta la necessità di disapplicare la disciplina contraria alle stesse. Dal che discende, nei casi di in cui il passeggero o il turista non abbiano potuto fare uso del biglietto o del viaggio turistico, la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta e il suo diritto di ricevere la rifusione di quanto versato.
Si ritorna, di conseguenza, alle regole generali: chi non è andato in vacanza o non ha preso un volo a causa del decreto del 3 marzo 2020 ha diritto all'immediato rimborso e, se lo stesso verrà rifiutato, ci si potrà rivolgere al giudice.
Gli uffici Konsumer Emilia Romagna sono a disposizione di tutti i consumatori interessati.


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sabato 23 maggio 2020

Il turismo ai tempi del Covid-19: (l’incertezza) delle regole, traiettorie di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di business

Il turismo ai tempi del Covid-19: (l'incertezza) delle regole, traiettorie di sviluppo sostenibile e nuovi modelli di business.


Il primo Webinar sul Turismo che riunisce accademici,ricercatori, istituzioni e professionisti del settore. Sono intervenuti come relatori il Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli e il Presidente di ENIT, Giorgio Palmucci.


Roma, maggio 2020 - Come sarà il turismo dopo il Covid-19?Questo l'argomento principale del convegno virtuale organizzato dal corso di Laurea Turismo e valorizzazione del territorio dell'Università Europea di Roma. 

Un Webinar, quello di UER, primo di un ciclo dedicato al turismo e all'inclusione, che si pone l'obiettivo di creare un dialogo tra le parti, per riflettere sul futuro del turismo in Italia e in Europa. A moderare l'incontro è stato il Vicedirettore del TgLa7, Andrea Pancani che ha aperto il dibattito con una riflessione "Oggi tutto il paese riparte, ma ancora non sappiamo se riusciremo ad andare in vacanza". In questa ottica si aprono i lavori del primo Webinar che vede interagire tutti gli attori del comparto turismo.

Il primo a prendere la parola è stato il Magnifico Rettore Prof. Padre Pedro BarrajónL.C. che ha portato i suoi saluti e ha dichiarato"4-5 anni fa abbiamo istituito il corso di Laurea in Turismo perché da sempre consapevoli del ruolo primario del Turismo nel nostro paese; volontà e creatività sono sicuramente le parole chiave da cui ripartire". Queste le parole scelte dal Magnifico Rettore che nella giornata è stato coadiuvato dalla Coordinatrice del Corso di Laurea in Turismo e valorizzazione del Territorio, la professoressa Loredana Giani. Il convengo è stato suddiviso in due parti; nella prima sezione si è trattato il tema dell'incertezza delle regole del Turismo post Coronavirus e sono intervenuti: Marcella Gola, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso Università degli Studi di Bologna, Ruggiero Dipace, professore ordinario di Diritto Amministrativo dell'Università degli Studi del Molise e Giovanna Iacovone, professore associato Diritto Amministrativo Università degli Studi della Basilicata. Nella seconda sezione si è discusso sul tema delle traiettorie di sviluppo sostenibile e dei nuovi modelli di business hanno preso parte al dibattito il Presidente di ENIT, Giorgio Palmucci che ha posto l'accento sugli strumenti di supporto introdotti dell'Agenzia nazionale del Turismo: "ENIT ha creato un cruscotto di crisis management finalizzato ad aiutare tutti gli imprenditori e le associazioni ad avere un quadro realistico della situazione del turismo in Italia e in Europa. Stiamo, inoltre, lavorando sinergicamente con gli assessori regionali per realizzare una campagna di comunicazione che valorizzi il nostro territorio". È quindi intervenuta Marina LalliPresidente Federturismo Confindustria, che ha ribadito la necessità di un cambiamento nei modelli di business del settore e ha dichiarato: "I due principi fondamentali per arrivare ad un rinnovamento del settore sono il capitale umano e l'interazione tra le aziendedobbiamo, quindi, trovare nuovi metodi per far conoscere il nostro paese e andare incontro agli obiettivi di sostenibilità."  

All'evento hanno partecipato: Paolo Giuntarelli Direzione regionale Istruzione, Formazione e Ricerca alla Regione Lazio, Cristina Storti, Agenzia regionale del Turismo alla Regione LazioBarbara Casillo, Direttore regionale Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Valentina Castello, docente di reti e sistemi turistici locali e marketing del turismo all'Università Europea di Roma e, infine, Filippo Brunetti, Avvocato. Le conclusioni del convegno sono state formulate dalla Professoressa Loredana Giani che ha dichiarato: "Il dibattito sulle parole chiave della ripartenza del Turismo, condiviso con gli attori del sistema, ha fatto emergere anche la necessità di un'unitarietà delle regole, non nel senso di una sottrazione di competenze alle Regioni, ma nel senso di una univocità delle norme in favore dellacertezza. Una definizione condivisa di valori ed obiettivi; elementi su cui si fonda la fiducia dei cittadini-consumatori e delle imprese, essenziale per il sistema turistico, che ricopre un ruolo di primaria importanza per l'economia del paese". L'Università Europea di Roma è l'Ateneo che ha maggiormente investito nell'alta formazione per il management turistico il corso di Laurea in Scienze del Turismo e valorizzazione del Territorio costituisce, per la sua attenzione all'innovazione, ad oggi un unicum nel panorama accademico della capitale.

NOTA PER L'EDITORE L'Università Europea di Roma è un'Università italiana non statale che fa parte del sistemauniversitario pubblico e rilascia titoli di studio aventi valore legale. Offre Corsi di Studio in: Economia, Giurisprudenza,Psicologia, Scienze della Formazione Primaria e Turismo e Valorizzazione del territorio. Nel 2019 ha superato i 1500 studenti con una crescita annua del 25% ed è posizionata 1° a Roma tra le piccole università non statali nella classifica Censis 2019 della Università Italiane.



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giovedì 21 maggio 2020

Covid e turismo: ecco il primo protocollo di pulizia per il settore extra ricettivo firmato Property Managers e Properly


Coronavirus e turismo, Property Managers Italia e Properly sottoscrivono il protocollo di pulizia: è il primo del settore extra ricettivo

Il presidente di PMI Bettanin: "Standard di pulizia elevati per la sicurezza degli ospiti"


Milano, 21 maggio 2020 -  Case disinfettate, vacanze sicure, soggiorno senza rischi. Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale, e Properly,  piattaforma per la gestione della qualità e delle certificazioni, hanno sottoscritto un protocollo mirato alla corretta disinfezione degli appartamenti per garantire ai clienti che sceglieranno di alloggiare in uno dei 50.000 alloggi (appartamenti, ville, aparthotel, case galleggianti, ecc...) di Property Managers Italia, dislocati in tutto il territorio nazionale, vacanze sicure.


Su modello di quelli già adottati in Portogallo e Spagna dalle associazioni di tali Paesi, con cui Property Managers Italia collabora a livello europeo, il protocollo pulizie, il primo adottato nel settore extra ricettivo, permette di certificare l'igienizzazione degli alloggi a ogni check out, garantendo standard di pulizia ancora più elevati per gli ospiti.

"Nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus dobbiamo favorire la ripartenza mettendo in atto tutte le precauzioni possibile per assicurare l'igienizzazione degli alloggi, a garanzia sia degli ospiti sia dei proprietari", commenta Stefano Bettanin, presidente di Property Managars Italia. "Per questo abbiamo messo a punto un protocollo di pulizia sicuro, certificato e verificabile. Le struttura extraricettive, ancora di più in questo periodo, garantiscono pulizia, privacy e sicurezza". 


Le pulizie sono affidate a professionisti, le regole che gli addetti devono rispettare dopo ogni check out sono rigide e dettagliate, ambiente per ambiente.  Inoltre è prevista la possibilità di condividere informazioni con l'ospite dove si indica l'ora dell'ultima pulizia, persona che ha effettuato il lavoro e protocollo utilizzato. 

Gli operatori avranno a disposizione panni in cotone o microfibra, soluzioni alcoliche al 70%, tre secchi, uno spry igienizzante a prova di colore per i tessuti, dovranno lavarsi le mani, indossare guanti e disinfettare il proprio cellulare a ogni uso. Durante le pulizie dovranno igienizzare interruttori della luce, maniglie, ringhiere, termostati, tastiere, schermi touch screen, pulsanti degli elettrodomestici, chiavi, areare le stanze. In cucina particolare attenzione è rivolta a frigorifero, le suppellettili dovranno essere lavate in lavastoviglie, nel soggiorno non dovranno essere dimenticati cuscini, tappeti, poltrone, divani. In camera il letto dovrà essere fatto con lenzuola igienizzate, nel bagno ogni superficie andrà pulita accuratamente, dall'asciugacapelli ai rubinetti. Tra il check-out e il check-in sono previste almeno 4 o 5 ore, proprio per permettere l'igienizzazione completa della casa.

"Dallo scorso novembre stiamo lavorando con Booking.com in 33 paesi per migliorare la qualità delle pulizia e gli standard di salute e sicurezza nel settore extra-alberghiero" afferma Marco Italia, business development executive di Properly. "Questo protocollo studiato con Property Managers Italia permetterà di certificare e tracciare la pulizia delle strutture anche nel nostro Paese". L'idea è quella di mantenere i protocolli, se non del tutto, almeno in parte, anche dopo l'emergenza Coronavirus. 



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domenica 10 maggio 2020

Coronavirus e turismo. Arriva il bonus fino a 500 euro per quelli che hanno già i soldi

Coronavirus e turismo. Arriva il bonus fino a 500 euro per quelli che hanno già i soldi

 Un credito in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 35.000 per le vacanze. La misura e' contenuta nell'ultima bozza, non verificata, del dl Rilancio. Il credito e' utilizzabile dal primo luglio al 31 dicembre 2020, da un solo componente per nucleo familiare nella misura di 500 euro. 300 euro per le famiglie da 2 persone e di 150 euro per quelle da 1 sola persona. Sara' fruibile nella misura del 90% in forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 10% in forma di detrazione di imposta nella dichiarazione dei redditi.
Siamo quindi sulla direttiva d'arrivo per far fronte ad uno dei settori economici più flagellati dalla pandemia e che, nonostante tutte le buone volontà che potranno essere coinvolte e utilizzate, lo sarà ancora per molto tempo.

La famiglia, di una o più persone, potrà così andare in vacanza? Così spera chi ha deciso questo provvedimento e, sicuramente, lo sperano gli operatori del settore.

Noi, allo stato dei fatti, crediamo che sia un provvedimento che viene incontro solo a chi, nell'economia generale, è già "privilegiato" in questa pandemia: dipendenti dello Stato e della Pubblica Amministrazione prima di tutti, poi pensionati (non quelli con la pensione sociale, ovviamente), lavoratori di aziende private che hanno continuato ad erogare i propri prodotti e servizi perché ritenuti di primaria necessità. Tutto coloro, cioè, che a parte gli aspetti sanitari che innegabilmente hanno coinvolto tutti, non sono stati coinvolti nella crisi economica in atto e in fieri.
I coinvolti "privilegiati", infatti, sono quelli che hanno continuato ad avere soldi, più o meno della stessa quantità del periodo precedente la pandemia e, quindi, come facevano prima, potranno continuare ad andare in vacanza, anche se non potranno andare tanto lontano per motivi oggettivi, ma con un privilegio in più: potranno spendere meno soldi di prima per la loro vacanza!!

Non saranno coinvolte tutte le partite Iva, i lavoratori autonomi con diverse fiscalità e i dipendenti del privato che non producevano o vendevano servizi ritenuti primari, la maggior parte dei quali stanno ancora aspettando i soldi della cassa integrazione o i 600 euro del mese di marzo.
Ironia e tragicità dei fatti… in molte di queste aziende e lavoratori che non saranno coinvolti, ci sono la maggior parte degli operatori del turismo.
Per tutti questi, il "diritto" alla vacanza non è previsto.
Ovviamente chi opera nel turismo avrà un po' di soldi, oltre che dello Stato, anche dei privilegiati che potranno andare in vacanza. Una piccola boccata di ossigeno.

In base a questa fotografia di come sarà il domani col bonus-vacanze, allo stato dei fatti possiamo  trarre una conclusione: LO STATO HA DECISO DI AIUTARE CHI HA GIÀ SOLDI E CONTINUARE A NON AIUTARE CHI NON NE AVEVA ANCHE PRIMA (con la piccola bombola ad ossigeno per chi opera nel turismo).

A nostro avviso sono questi, e non potrebbero essere altrimenti, i risultati di provvedimenti di questo tipo. QUANDO CIOÈ LO STATO NON EROGA DIRETTAMENTE AGLI INTERESSATI (in questo caso gli operatori del turismo) MA LO FA, INDIRETTAMENTE, ATTRAVERSO I FUTURI PRESUNTI CONSUMATORI.
Uno Stato dove tutti sono uguali di fronte alla legge dovrebbe porsi questi problemi, evitando di ampliare di più le divisioni economiche che comunque persistono. Ma sembra che questo Stato presti più orecchio alle pressioni delle categorie che non ai disegni generali di rilancio dell'economia. Disegni generali che non sono fatti solo di soldi ma anche di fiducia e disponibilità che, se le cose stanno così, non potranno che venire meno, acuendo la lotta tra privilegiati e non.

Come ultimo tassello ricordiamo che questo Stato, con tanto di voto parlamentare (1), ha deciso anche che il settore del turismo vada sostenuto anche da parte di chi, avendo pagato un viaggio e non avendolo potuto fare per l'emergenza pandemica, è oggi costretto a donare questi soldi agli operatori turistici: i rimborsi vengono erogati non in soldi ma in voucher di uguale importo da utilizzare entro un anno…. in un Paese e un mondo che non sa cosa farà domani ma che dovrà essere comunque costretto a fare un viaggio….

1 . https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+viaggi+parlamento+nega+rimborsi_31089.php

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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