Cambia il sistema di comunicazione all'autorità di pubblica sicurezza dell'arrivo dei nuovi ospiti alloggiati in strutture ricettive come alberghi e bed and breakfast. Non più la classica schedina d'albergo che doveva essere compilata ogni volta che si pernottava, ma d'ora in avanti la comunicazione avverrà per via telematica.
Entra, infatti, in vigore un decreto ad hoc del ministero dell'Interno, dopo aver ricevuto il via libera dal Garante della privacy, che modifica la disciplina precedente individuando significative modalità tecniche per le comunicazioni telematiche. A segnalarlo è Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" che sottolinea i benefici di queste nuove procedure sia in termini di tutela della privacy che della pubblica sicurezza.
D'ora in avanti, infatti, i gestori di alberghi e B&B dovranno comunicare i dati delle persone ospitate alle questure competenti entro ventiquattro ore dal loro arrivo per mezzo di un servizio dedicato attivato sul web dal centro elettronico nazionale (Cen) della polizia.
Non cambiano le informazioni sensibili da fornire che sono: generalità, estremi del documento di riconoscimento e numero dei giorni di permanenza. Al fine di garantire la riservatezza dei dati sono previste particolari procedure e misure di sicurezza per gli esercenti e per gli operatori di pubblica sicurezza.
In particolare, tutte le strutture ricettive dovranno adoperarsi per richiedere un apposito certificato elettronico per abilitarsi al servizio di trasmissione in rete. Nel caso di malfunzionamento del servizio i dati potranno essere inoltrati mediante fax o posta elettronica certificata.
Le informazioni inviate dovranno essere cancellate immediatamente dopo l'invio, mentre le ricevute di trasmissione conservate per cinque anni per consentire eventuali controlli.
I dati in questione verranno memorizzati presso una struttura informatica del Cen, in aree di memoria separate in base all'ufficio territoriale competente, in modo da consentire un accesso selettivo al personale della polizia espressamente autorizzato. Per quindici giorni i dati potranno essere consultati dai soli operatori incaricati per finalità di prevenzione, di accertamento e repressione dei reati oltre che di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. Decorso tale termine, le informazioni sulle persone ospitate potranno essere consultate esclusivamente dagli ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza addetti ai servizi investigativi con profilo di accesso a livello nazionale.
Trascorsi cinq
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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