“Il delitto è servito, messere”
Le
mura spesse di un antico castello, che nella notte appare più isolato e
tenebroso di quello che in effetti è, sono sempre state e rimangono
oggi uno teatri più suggestivi per mettere in atto congiure covate per
chissà quanto tempo o per favorire crimini e misfatti, che proprio
nell’atmosfera del luogo trovano il complice perfetto. “Dell’Invidia e delle liti” - che Sabato 11 aprile riporta al Castello di Gropparello - esempio
di maniero guelfo perfettamente conservato immerso nel Parco Naturale
delle Gole del Vezzeno, sulle colline piacentine e affacciato su un
orrido di grande interesse geologico e paesaggistico – la più classica
delle cene con delitto, ne è la prova più evidente.
Proprio dal panorama, dalle stanze e dalla ricchissima e torbida storia
che in esse aleggia, uno degli eventi più intriganti della primavera
trae gli elementi per una immersione nelle atmosfere del giallo e del
mistero. Per l’occasione, il soggetto della vicenda al centro della
quale si troveranno i commensali, chiamati a partecipare attivamente
alla soluzione del caso ha come premessa il banchetto organizzato dal
Conte Guglielmo. Fra gli invitati, madonna Amalasunta, la sorella del
Conte, una giovane e frivola ereditiera di nome Elisabetta accompagnata
dal tutore padre Anselmo, monaco decisamente poco ortodosso appartenente
alla Santa Inquisizione, e infine l’alchimista Mastro Giovanni da
Volterra. Durante la cena ecco scatenarsi contrasti, finché sentimenti
malevoli non finiscono per produrre il fattaccio. Che cosa è successo?
Chi ne è il colpevole? A sbrogliare la matassa saranno tutti i
commensali. Il prezzo è di 59 euro a persona per gli adulti e 46 euro per i bambini fino ai 10 anni e comprende vestizione in costume, animazione a tema e banchetto. Prenotazione obbligatoria.
Per informazioni: Castello di Gropparello
Via Roma 84, 20025 – Gropparello (PC)
Tel. 0523.855814
www.
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