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mercoledì 22 ottobre 2014

Presentato a SAIE 2014 il PopUp Hotel: la prima stanza di albergo nata da un container


Bologna, 22 ottobre 2014

Phoenix International e BOX4IT a SAIE 2014

BOX4IT lancia PopUpHotel: la prima stanza di albergo nata da un container

 

 

Dal 22 al 25 ottobre 2014, Phoenix International e BOX4IT tornano per il terzo anno consecutivo al SAIE e Salone della Ricostruzione di Bologna, fiera dedicata al mondo dell'edilizia e dell'architettura che quest'anno festeggia la 50esima edizione.


Il grande know how di Phoenix International, azienda specializzata nella commercializzazione di container marittimi e monoblocchi, ha permesso a BOX4IT di confermarsi «una risposta alle differenti esigenze del mercato  edile, in  grado di offrire una soluzione in  cui la  crescente attenzione  per l'ambiente sposa  le  limitate  disponibilità  di  budget», come sottolinea Alessandro Cocchi che di BOX4IT è ideatore e fondatore.

Ad un anno esatto dal lancio ufficiale di BOX4IT, a SAIE 2014 approdano grandi sorprese e innovazioni, prima tra tutte il PopUp Hotel, prototipo del primo concept italiano di stanza d'albergo realizzata con container riciclati, che rappresenta per BOX4IT una sfida ambiziosa nel campo della Container Architecture: anima green e design di tendenza per soluzioni confortevoli e innovative anche nel settore alberghiero.

Nel contesto di uno stand dal design moderno e accattivante, si parla anche d'arte con la mostra del pittore emiliano Davide Benati, ospitata in un container 8' appositamente allestito con l'intento di promuovere l'idea della "Mostra Itinerante".

Dopo un primo anno carico di soddisfazioni, BOX4IT può vantare collaborazioni con prestigiosi marchi come Hally Hansen, Bosh, Vans, Replay, Rina. Per ogni brand sono state progettate soluzioni ad hoc, da stand fieristici a shop itineranti, capaci di soddisfare le esigenze tecniche e garantire maneggevolezza e rapidità nelle operazioni di trasporto e allestimento, senza mai rinunciare all'estetica.

E poi Ducati, che ha scelto BOX4IT per il lancio della nuova Scrambler: il container giallo, rigorosamente marchiato, ha accompagnato la nuova nata dell'azienda emiliana in tutti gli eventi ufficiali di presentazione trasformandosi in un inseparabile involucro simbolo di un prodotto  "anticonformista, accessibile ed essenziale".

In parallelo, BOX4IT ha saputo distinguersi per la realizzazione dei primi progetti evoluti di Container Architecture mai realizzati in Italia. Primo fra tutti, il Centro Commerciale di Cavezzo, comune duramente colpito dal terremoto in Emilia, interamente composto da container abitativi riciclati.  

Cavezzo 5.9 Shopbox rappresenta un ottimo esempio di un progetto di ricostruzione capace di condensare in un'unica soluzione design, rapidità di realizzazione (solo 4 mesi), versatilità e sostenibilità in chiave low cost

Una grande soddisfazione, non solo dal punto di vista tecnico, ma dal grande risvolto umano, tutto racchiuso nelle parole di Giovanni Fattori, Presidente del Consorzio Cavezzo: «Il terremoto ci ha portato via la casa, il lavoro e molti amici. Per rientrare negli edifici che ospitavano le nostre attività, tutti palazzi gravemente danneggiati o addirittura demoliti, avremmo dovuto attendere anni. Grazie a BOX4IT dopo pochi mesi eravamo già tornati al lavoro».

Sempre in Emilia, l'altro fiore all'occhiello tra i progetti del 2014 è rappresentato dalla Polisportiva Casalgrandese: una complessa struttura realizzata in soli due mesi a partire da 16 container high cube in acciaio Cor-Ten riciclati a fine corsa da 40 piedi, distribuiti su 2 piani. Una grande sfida in termini di prestazioni data la natura sismica del territorio che ha sancito una perfetta sintesi tra performance elevate, ambiente confortevole e design moderno.

«Le strutture modulari di BOX4IT - racconta Alessandro Cocchi - sono studiate appositamente per resistere a situazioni limite che nessuna casa dovrà mai affrontare. Inoltre, possono essere unite a piacimento, proprio come quando da bambini si giocava con le costruzioni. Il principio è lo stesso».

Quindi spazio alla fantasia, in un settore ancora tutto da inventare!

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