Pagine

martedì 3 settembre 2013

Turismo enogastronomico: il 2013 si conferma positivo anche per la vendemmia

Quest’anno la produzione del vino in Toscana si prevede tra le migliori degli anni 2000: non solo abbondante ma anche di buona qualità, grazie ad un clima perfetto che ha favorito una lenta e costante maturazione perfetta per sviluppare appieno tutte le proprietà organolettiche dell’uva e le sostanze chimiche essenziali per un buon vino.

La produzione quest’anno sarà del 5% in più rispetto al 2012 come riportato dall'AGI e la vendemmia inizierà probabilmente con un paio di settimane di ritardo rispetto al dovuto, anche se per alcune qualità di uva come Pinot, Sauvignon, Chardonnay e Merlot la raccolta è iniziata o inizierà a tempo. Fine agosto le prime 10 settembre le altre.

In Toscana insieme al Merlot inizierà la raccolta anche nelle zone di Bolgheri e del Morellino di Scansano per le uve rosse ed a San Gimignano inizierà la vendemmia di uve bianche di Vernaccia.

L’Italia negli ultimi anni si è confermato come secondo produttore al mondo di vino dopo la Francia, in un podio che vede al terzo posto Spagna ed al quarto Stati Uniti e Cina, Paesi nei quali crescono la produzione ed il consumo anche se ovviamente la cultura enologica poco diffusa fa si che il pubblico più ambizioso si rivolga ai Paesi tradizionalmente produttori.

È anche per questo motivo che l’export italiano del vino è cresciuto nei 12 mesi passati del 10%, merito anche della Regione Toscana che da sola contribuisce con il 57% dei vini a produzione d’origine controllata (DOC): una realtà fatta di 26.000 aziende, 58 mila ettari in totale di vigneti, un fatturato superiore a 700 milioni con una crescita, per la sola Regione Toscana del 6,7% nel 2012.

Si spera che il raccolto quest’anno sia ricco e di qualità in tutta Italia sperando che la produzione del vino sia quella auspicata dagli enologi che addirittura parlano di una vendemmia straordinaria come non si vedeva da fine anni 90.

Se la produzione sarà all’altezza delle aspettative ed il clima non riserverà sorprese ottobre sarà un mese felice per tutti i coltivatori di uva e per i vinificatori ansiosi di provare il prodotto di quest’anno perfetto per l’uva.

A chi si occupa del commercio e del marketing del vino bisogna ricordare che ancora non si sta facendo abbastanza per spingere il prodotto di qualità italiano nel mercato internazionale e tanti piccoli produttori eccellenti non vendono quanto dovrebbero.

Saper coniugare coltivazione, vinificazione insieme alla comunicazione via internet e ad un accurato marketing del prodotto e del territorio significa non solo più vendite di bottiglie ma anche più turismo nei luoghi di produzione. Non è un caso che sempre di più tra gli addetti del settore si senta parlare di enoturismo o agricampeggio, modalità di vivere la vacanza che se da un lato puntano alla ricerca della qualità nel cibo con pacchetti vacanza e itinerari enogastronomici studiati ad hoc dall'altro richiedono anche una riscoperta del territorio legata alla pratica degli antichi mestieri, ai percorsi e alle escursioni del territorio.

Soprattutto tra i più giovani poi, vacanza e lavoro si uniscono in un connubio indissolubile dove la vendemmia diventa l'occasione offerta da agriturismi e aziende agricole per praticare l'antica arte della raccolta dei grappoli d'uva.

Nessun commento:

Posta un commento