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domenica 7 luglio 2013

ESTATE: COLDIRETTI, VACANZE CON PRANZO AL SACCO PER 1 ITALIANO SU 3

Pranzo al sacco in vacanza per quasi un italiano in vacanza su tre (32
per cento) che rispetto al passato ha deciso di preparare da soli i
cibi da portare in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le
visite nelle città d'arte. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base
sui dati Ipr marketing nel sottolineare che nell'estate 2013 la
ricerca del risparmio spinge ad individuare soluzioni alternative. Il
pic nic è l'unica forma di ristorazione che cresce con la crisi anche
se si cerca di caratterizzarlo con i sapori tipici del luogo di
vacanza con salumi, formaggi e frutti tipici del luogo di vacanza,
magari – sottolinea la Coldiretti - acquistati nelle sagre o nei
mercati degli agricoltori di campagna amica che si moltiplicano
durante l'estate. C'è comunque un 28 per cento dei turisti italiani
che, all'opposto, complice anche un po' di pigrizia vacanziera,
preferisce - sottolinea la Coldiretti - mangiare nel ristorante del
posto dove alloggia, mentre il 23 per cento sceglie di andare in
trattoria o pizzeria. Una minoranza del 7 per cento - continua la
Coldiretti - si rifugia in bar e fast food per un pasto mordi e fuggi
mentre appena il 3 per cento può contare sull'ospitalità di parenti e
amici. Si tratta di risultati che - afferma la Coldiretti -
evidenziano il ritorno del pic nic, perché rispetta quei canoni di
sobrietà, libertà, risparmio, ma anche di desiderio di esprimere
creatività in cucina che sono propri degli anni della crisi. Una
opportunità che cresce nel consenso tra gli italiani che possono
risparmiare senza privarsi di prodotti sani, tipici e genuini facili
da trovare in tutte le località turistiche. Una alternativa valida in
un paese come l'Italia che può contare su 871 parchi e aree protette
oltre a chilometri e chilometri di spiagge", afferma la Coldiretti nel
sottolineare che si tratta di ben il 10 per cento del territorio
nazionale. Secondo l'indagine tra i cibi piu' gettonati per un pic nic
al mare figurano - precisa la Coldiretti - la frutta (77 per cento), i
panini (61 per cento), le verdure (19 per cento), i piatti pronti (17
per cento) come pasta e riso freddo, pasticcio e lasagne, ma non manca
chi sceglie altro come salumi, formaggi o la carne in scatola, il
prodotto simbolo delle gite degli anni 60.

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