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giovedì 12 luglio 2012

Castelfidardo e Jesi: Festival Happy Museum, "Conversazioni in giardino”

Milano,12 luglio 2012 Nuovi appuntamenti per Happy Museum in provincia di Ancona: serate di musica, poesia, arte e confronto nei comuni di Castelfidardo e Jesi.
A Castelfidardo le tradizionali "conversazioni in giardino" dell'estate - organizzate Italia Nostra e dalla Fondazione Ferretti con il patrocinio del Comune di Castelfidardo e in collaborazione con la Civica scuola di musica "Paolo Soprani" e la rete Marche Musei – vedono nella natura la protagonista dell'appuntamento di mercoledì 11 luglio (ore 21.15 – Giardini di Palazzo Mordini.) "Da un salto nel buio…le grotte di Frasassi . La scoperta della Grotta Grande del Vento - l'emozione di esserci" è l'affascinante argomento di cui parleranno Mauro e Maurizio Bolognini.
  • Il 18 luglio (ore 21.15 – Giardini di Palazzo Mordini) si continuerà con un sentito omaggio al grande Tonino Guerra: "Il segno… del tempo" - Tonino Guerra a Castelfidardo: una serata sarà curata da Beniamino Bugiolacchi, profondo conoscitore del compianto Maestro.
  • Il 25 luglio la rassegna sarà itinerante. Infatti il trio Michelangelo 70, proporrà presso il Giardino di Villa Ferretti (ore 21.15) il concerto "Tango Nuevo. Musiche di Astor Piazzolla". Gli artisti saranno Emiliano Giaccaglia (pianoforte), Michele Torresetti (violino), Amin Zarrinchang (contrabbasso), voce recitante Moreno Giannattasio.  Al termine è prevista la visita guidata alla Collezione d'arte di Villa Ferretti. (Ingresso con prenotazione obbligatoria. Info: 071780156).
  • Grande conclusione con la poesia sabato 28 luglio (ore 21.15) presso la Fondazione Ferretti, Selva di Castelfidardo. "Spiragli"- Sospiri, Parole, Sussulti  e… Armonie nel  bosco sarà il filo conduttore che ispirerà i protagonisti della serata. E' prevista la partecipazione di Stefano Rosetti,  Janula  Malizia, Maria Lampa, Davide Bugari, Paola Mancinelli, Paola Frontini,  Moreno Giannattasio, Aura Lancioni, Eugenio Paoloni.
A Jesi, l'argomento principale delle "conversazioni in giardino" a cura di Rosella Simonari (storica della danza indipendente) - in collaborazione con la Pinacoteca Civica e Galleria di Arte Contemporanea – è il rapporto fra arte e danza: dove la danza è per definizione un'espressione transitoria del corpo e l'arte ha spesso, nel passato, rappresentato un residuo documentale di quello che la danza è stata. In altri casi, ha interagito con la danza in modi inusuali e a volte rivoluzionari. Le conversazioni, che si svolgeranno presso lo Studio per le Arti della Stampa - Palazzo Pianetti Vecchio in Via Valle 3  - sono state pensate per approfondire tre esempi significativi del rapporto fra questi due campi, seguendo un filone cronologico che parte dall'Ottocento per arrivare fino a dopo la metà del Novecento.
  • Mercoledì 1 agosto 2012: le ballerine di Edgar Degas. Nell'Ottocento nasce il balletto romantico e il pittore Edgar Degas (1834-1917) gli dedica un cospicuo numero di dipinti volti a tracciare su tela il senso del movimento delle ballerine, ritratte sul palco, a lezione, mentre si preparano per entrare in scena o si riposano.
  • Mercoledì 8 agosto 2012: il Futurismo e la danza. I primi decenni del Novecento vedono esplodere una straordinaria collaborazione fra artisti, coreografi e danzatori all'interno delle avanguardie artistiche come il surrealismo e il futurismo. In particolare, il futurismo, puntando sul movimento e la velocità come paradigmi della sua estetica, produce un'interessante riflessione sulla danza, con un manifesto redatto appositamente, delle performance in collaborazione con la danzatrice Giannina Censi (1913-1995) e un dibattito acceso con la danzatrice, coreografa e scrittrice Valentine de Saint-Point (1875-1953).
  • Mercoledì 22 agosto 2012: danza e scultura. Verso la metà del Novecento, negli Stati Uniti, il rapporto fra danza e arte si rivela secondo dettami diversi, ma altrettanto complessi con la collaborazione fra la danzatrice e coreografa Martha Graham (1894-1991) e lo scultore Isamu Noguchi (1904-1988). L'arte non è più solo la creazione di un costume ricco di orpelli o il dipinto di uno sfondo evocativo, bensì diviene parte integrante della partitura coreografica con delle sculture con le quali il danzatore si relaziona in modo attivo. 
Happy Museum è l'ampio progetto di "marketing museale" pensato dalla Regione Marche non solo per dare sostegno e maggiore visibilità ai musei marchigiani, ma per far incontrare generazioni e culture diverse alla scoperta del patrimonio culturale regionale con modalità diverse.

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