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martedì 8 marzo 2011

Il Barbiere di Siviglia al teatro della Regina

Continua con successo la stagione teatrale alla Regina di Cattolica con la grande opera.
Il 26 marzo 2011 al teatro della Regina è la volta della maestosa opera lirica il Barbiera di Siviglia, melodramma buffo in due atti.
Gli appassionati del genere dunque possono cogliere l'occasione per ritagliarsi un soggiorno in città o trascorrere piacevoli vacanze Rimini grazie ai tanti last minute Rimini offerte propisti dagli hotel marina centro Rimini .
Oltre alla moltitudine di eventi, proposte e divertenti soluzioni che la Provincia di Rimini offre ai propri visitatori vi è anche una fitta programmazione culturale strutturata a regola d'arte.
E' il caso della grande opera rossiniana che porta con se un fascino e una magia secolare.
Scritta da Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, il Barbiere di Siviglia prese ispirazione dalla omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
Originariamente chiamata "Almaviva, o sia l'inutile precauzione" questa opera come spesso accade non ebbe un esordio felice.
Portata in scena nel 1782 da Giovanni Paisiello, nel 1815 da Francesco Morlacchi e il 20 febbraio del 1816 da Rossini, alla prima il Barbiere di Siviglia fu per tutti un grande insuccesso contornato da fischi e maldicenze.
L'unico che riuscì ad uscirne trionfante fu però Rossini che con le rappresentazioni successive riuscì a porre la sua opera tra le grandi immortali.
A Cattolica dunque la genialità Rossiniana va in scena con uno staff d'eccellenza: sotto la Regia di Massimo Pezzutti con Omar Camata, Simona Baldolini, Filippo Pina Castiglioni, Luca Galli con il Maestro concertatore e direttore: Aldo Salvano e prodotta da Associazione Musicale Praeludium.
Il teatro della Regina di Cattolica è uso a questo tipo di eventi musicali, soprattutto molto dedica all'opera, basti pensare che il primo direttore artistico del teatro fù la Signora Katia Ricciarelli, soprano italiano di fama mondiale, e questa scelta fu effettuata proprio per dimostrare l'attenzione del teatro verso la grande musica.

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